1.Un nuovo inizio.....

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Ero seduta su un prato con Harry e Adrien, i miei 2 fratelli, e mi chiedevo cosa fosse successo se mio padre non si fosse sacrificato per me durante l'avventura del portale.
Sono io la regina della Disney, sono io quella che si doveva sacrificare. Insomma se non so proteggere mio padre come posso pensare di proteggere un regno.
Mi sentivo enormemente in colpa.
Lui mi ha cresciuta, mi ha amata e io l'ho ripagato abbandonandolo in un portale magico. Avrei potuto salvarlo, avrei potuto fare qualcosa per cambiare il suo destino.
Appoggiai la testa sulla spalla di mio fratello e lui capì subito che c'era qualcosa che non andava.

Harry:"Marti, che hai?"

Martina:"Nulla......"

Harry:"Non dire cretinate, avanti. Sai che di me ti puoi fidare"

Martina:"So che mi posso fidare di te, ma......."

Adrien:"Coraggio Marti, spara. Qual'è il problema?"

Martina:"Ok ok..."
Presi un bel respiro e....
Martina"Papà è morto per colpa mia"

Harry:"Ancora con questa storia? Finiscila, non è colpa tua. Hai fatto il possibile per salvarci tutti. Purtroppo lui ha avuto il destino più orribile di tutti, ma tu ce l'hai messa tutta"

Martina:"Harry, papà è morto per salvare me. Se io non ci fossi avresti ancora un padre"

Harry:"Ma non avrei mia sorella"

Adrien:"Dovresti smetterla di darti colpe inutili. Le persone non tornano dal regno dei morti, ma tu puoi smettere di pensarci"

Harry:"Lui vorrebbe questo. Che tu tornassi a vivere"

Martina:"Se lo dici tu"

Vi ricordate l'avventura del portale magico?
Bene, da quella era passato esattamente un anno, lungo e triste.
Per i pirati e Harry ci sono voluti pochi mesi, ma si sono ripreso dalla morte di papà.
Io no.
Era come un veleno che si diffonde lentamente e non se ne va, non c'è antidoto, non c'è via di fuga.
L'avevo perso per sempre.
Nessun incantesimo puó ridare la vita, tranne la magia nera e io non userò mai quel tipo di magia perchè richiede sempre uno scambio, una vita per una vita. E poi lo sanno tutti, anche se volessi servirebbe il corpo e il suo è scomparso in una nube di fumo nero. Mi manca molto, anzi moltissimo. Come farò ad andare avanti.
Una voce mi fece dimenticare all'improvviso i miei pensieri.

"È pronto" urlò una voce al di là del portale dietro di noi, che collegava il mondo della Fantasia e quello umano. Era la voce di mia madre umana, Francesca.

Avevo deciso di dire tutto alla mia famiglia umana. Non mi sembrava giusto che vivessero all'ombra della mia "seconda vita", se così la posso chiamare.

Harry:"È tua madre?"

Martina:"Sì, quindi meglio andare se non vuoi che ti rincorra con una ciabatta in mano per tutta la Disney"

Adrien:"Sì, meglio andare"
Harry di alzò e mi allungo il braccio, io gli presi la mano e mi tirai su da terra.
Attraversammo il portale e arrivammo nella mia camera, dove rinchiusi il portale dietro di me.
La mia cameretta ha un letto a castello e tanti armadi che riempiono il contorno della stanza.
Sul letto in alto ci sono tanti poster Disney e alcuni pupazzi, mentre in quello sotto ci sono pochi poster e altri pupazzi e bambole vicino al cuscino.
Lì ci stavano aspettando Spaventapasseri, Uomo di Latta e Leone.

Spaventapasseri:"Era ora che ritornaste"

Uomo di Latta:"Di cosa avete parlato tutto il tempo?"

Martina:"Di nulla....."
Dissi cercando di svagare.

Harry:"Sì da la colpa per la morte di papà"

Martina:"Ma ti stai zitto una buona volta!"
Dissi arrabbiata.

Uomo di Latta:"Non puoi darti la colpa per una cosa che era inevitabile"

Leone:"È poi è stata una sua scelta"

Adrien:"Altri commenti stupidi per farla stare peggio?"

Leone:"Che ho detto di male?"

Adrien:"Non mi sembrava un commento adatto all'occasione"

Dopo intervenne Spaventapasseri per tentare di risolvere la situazione.
Spaventapasseri:"Si è sacrificato per te"

Martina:"Esatto, si è sacrificato PER ME"

Leone:"Però metti troppi puntini sulle i"

Feci una faccia seccata, ma Harry provo lo stesso a farmi sorridere. Mi strinse a sé in un abbraccio dolce e sincero, come quelli di papà. Era tanto tempo che non provavo questa sensazione, sensazione di casa.

In quel momento entrò in camera mia madre umana con una faccia non molto allegra.
Francesca:"Vi ho chiamati almeno 30 volte"

Spaventapasseri:"Scusaci Francesca, è che non riescono ad arrivare in tempo"
Disse guardandoci con sguardo di rimprovero.

Mamma fece un cenno con la testa e tornò in salotto dove c'era il tavolo da pranzo.
Velocemente, io e i ragazzi, ci lavammo le mani e andammo verso la tavola.
Appena ci sedemmo mio padre, Ivan, iniziò dicendo:
Ivan:"Non c'è mai una volta in cui arrivi quando ti chiamiamo"
Io non gli risposi neanche, infatti fu mia sorella umana, Aurora ad aiutarmi.

Aurora:"Tranquillo papà, Harry mi aveva detto che sarebbero arrivati più tardi"

Ivan:"Va bene, ma la prossima volta avvisa me non Aurora"
Disse rivolto a Harry e lui annuì sorridendo nervosamente.
La mamma poi portò un piatto con la cotoletta e l'insalata. Noi mangiamo molto velocemente perchè dopo cena avremmo voluto giocare a nascondino. Finito di mangiare aiutammo a sparecchiare la tavola e andammo verso il giardino.
Stavamo per uscire quando Ad disse:
Adrien:"Mi sa che fa freddo fuori"

Harry:"Hai ragione. Vai tu a prendere le felpe per tutti"

Adrien:"Ma perchè io?"

Spaventapasseri:"Dai vengo io con te"

Non facemmo neanche in tempo ad uscire che sentimmo le loro urla dalla camera che dicevano:"CHI DIAVOLO SEI TU!"
Senza perdere tempo corsi in camera con i ragazzi dietro che mi seguivano a ruota.

Un legame che non si spezza (Martina Disney 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora