Capitolo 2

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Quella notte Elia sentì il bisogno di uscire dall'infermeria.
Si avvicinò alla porta della stanza e l'aprì.
Si ritrovò in un corridoio illuminato. Alla sua destra c'era una porta buia e chiusa mentre alla sua sinistra c'erano delle sedie lungo al muro e, alla fine, una porta semichiusa da cui entravano freddi colpetti d'aria.
"Probabilmente a destra si entra nella scuola mentre a sinistra si andrà nel cortile." Decise di uscire all'aperto.
Aprì la porta e venne investito dall'aria gelida della notte.
La chiuse in fretta.
"Meglio coprirsi." Pensò.
Tornò nell'infermeria e rubò qualche coperta dallo stanzino e se le gettò addosso a mo' di mantelli.
Adesso era pronto.
Si chiuse la porta del corridoio alle spalle.

Si trovava sotto ad un portico che percorreva tutto il perimetro dell'edificio.
Il pavimento era formato da piccoli mattoncini rossi che risaltavano a contatto con il muro giallastro a macchie consumato dal tempo. Il soffitto del portico era caratterizzato dal susseguirsi di volte a crociera da cui penzolava a intervalli di due una minuscola lampadina.
Elia si guardò intorno.
"Non c'è nessuno. Bene, è il momento di esplorare il luogo." pensò. "Saranno circa le 2 di notte".
Osservò il paesaggio notturno.
A differenza del portico, il cortile era buio.
Emergevano ogni tanto delle ombre ad indicare la presenza di alberi, panchine e cespugli.
Una grossa figura scura si ergeva isolata in lontananza.
"Il refettorio" pensò.
Il cortile era coperto dalla neve. Vi regnava il silenzio.
Solo il respiro di Elia emetteva un sottilissimo sibilo insieme ad una nuvoletta di aria calda. Il cielo era plumbeo, non si vedeva neanche l'ombra di stelle. In fondo, gli alberi del parco avvolgevano il cortile come in un abbraccio.
Elia fece un passo nella neve.

Camminava nel cortile vuoto e silenzioso.
Vide una panchina. Con una mano spazzò la via la neve, buttò sopra una delle coperte e poi vi si sedette e si coprì con le altre due.
La panchina guardava una facciata dell'edificio piena di finestre che si sviluppavano su tre piani.
"Probabilmente i dormitori... è?" un particolare catturò la sua attenzione.
Osservò più attentamente una finestra al secondo piano: una fievole luce azzurrina lasciava intravedere una strana scatola quadrata.
"Un ragazzo sta lavorando al computer? Alle 2 di notte?"
La curiosità si stava insinuando nella testa di Elia come una biscia strisciante in un prato.
"Lavoro scolastico? No... qualche progetto segreto?"
Involontariamente mise una mano in tasca e, con sorpresa, sentì uno strano ogetto freddo. Lo tirò fuori. Era un piccolo cubetto di metallo grigio di lato si e no due centimetri, su un lato però, c'era un piccolo pulsante rosso che sporgeva di due millimetri.
"Eheheheheh! Come ho fatto a non pensarci prima. Questo è il computer allargabile di Timoty."

Flashback...

-ELIA!!!-
-Si Timoty?-
-COSA CI FAI NEL MIO LABORATORIO???!!!-
-Be'... ecco... io stavo solo...-
Un ragazzino alto quasi come Elia, con i capelli arancioni a porcospino e con indosso un camice da laboratorio si sistemò gli occhiali sul naso.
-Quante volte ti ho detto di non entrare nel mio laboratorio senza il mio permesso?-
-Ehm... forse... un pai...-
- TROPPE!!!-
Elia rimase un attimo frastornato dal tono della voce di Timoty.
-Comunque- si avvicinò ad Elia -Ho una cosina per te- gli porse uno strano cubetto di metallo.
-Che cos'è?- chiese Elia iniziando a lanciarselo di mano in mano e a giocarsi come fosse una pallina.
-Quello- rispose Timoty -è un computer di tredicesima generazione da me creato e aggiornato in modo da captare tutti i segnali esistenti, comprese le onde X.*-
-Wow!!!-
-Puoi dirlo forte. Ti aiuterà con la missione. Ho anche installato un paio di software che ti saranno utili, per esempio, la ricerca onde modello 13.13 livello 35TU779 matrice 44RFT66832E...-
-Si,si Timoty. Ho capito. È fortissimo!-
-E non finisce qui!- esclamò il genietto.
-Ho impostato personalmente le istruzioni e le guide programmi con una piccola sorpresa e poi, ho aggiunto un portaimmagini con le foto dei nostri momenti migliori in modo che ti ricorderai sempre di noi-
-Stai tranquillo Timoty. Non mi dimenticherò ma di voi-

...Fine Flashback

Con la curiosità a mille premette il bottone. In un lampo il cubo si allargò e si aprì formando un sistema a tre monitor con dei piccoli proiettori ed una tastiera che si legò al suo braccio sinistro. Si accese e selezionò il programma toccando la scritta "ricerca onde" le luci dei proiettori si abbassarono e comparve una figura digitale: era una ragazza non molto alta vestita esclusivamente di viola con i capelli lunghi, sempre viola, raccolti sulla testa a porcospino. Aveva una faccina tonda ed un piccolo nasino.
Elia pensò "Timoty. Hai sempre curato ogni minimo dettaglio."
La ragazza parlò -Ciao Elia.-
-Ciao Lucciola-
-Allora, cosa vuoi che faccia?-
"Anche se è solo un programma per computer, mi ha fatto piacere rivederti Lucciola. Grazie Timoty. Sei sempre il migliore."
Lucciola parlò di nuovo - allora, cosa vuoi che faccia?-
Elia si asciugò una lacrima. -Entra nella rete più vicina e cracca il codice, poi imposta una ricerca frequenze e mostrami la schermata.-
-Detto fatto.- uno degli schermi mostrò Lucciola che percorreva una enorme biblioteca per poi scegliere alla fine un libro.
La schermata comparve.
Vi era solo una voce attiva: Collegio Kadic, stanza numero 2, segnale: forte.
La selezionò.

Nella stanza del dormitorio...

Una scritta lampeggiò sul monitor del computer.
"NEGATIVO TROVARE FILE DI AGGANCIO"
Non era un problema per un genietto informatico come lui e a quell'ora, poi, nessuno rischiava di scoprirlo era solo o almeno così pensava.
"Ricerca operativa. Che file interessante. Menomale che ho trovato qualcosa in fretta così posso dormire di più" guardò l'orologio sul tavolo vicino al computer e strabuzzò gli occhi.
"Sono già le 2? Non è possibile! Ho passato un'altra notte a lavorare." pensò. "Affrettiamoci a fare questo download dati."
Cliccò sul pulsante download con il mouse.
Lo studente si tolse gli occhiali e si infilò nel letto.
"Domani avrà finito. Spero ne sia valsa la pena.".
Chiuse gli occhi.

Nel cortile...

L'ologramma di Lucciola parlò -Accesso consentito attivazione del collegamento di interfaccia multipla-
"Bene." -A che punto siamo con l'agganciamento dei dati?-
Lucciola -Caricamento al venti percento-
Elia -L'interfaccia è in azione, bene, sta effettuando un download... Scaricamento dati download al trenta percento... cinquanta percento... Sessanta... Settanta... Ottanta... Novanta percento...- il computer iniziò a rallentare -novantacinque, dai, dai!!- all'improvviso il computer lampeggiò di rosso. ALLARME INTRUSO!! "Accidenti! Mi ha scoperto!" pensò
Lucciola -Il download dati è stato annullato.-
Il computer di Elia si bloccò.
-Il caricamento si è fermato al novantanove percento, dannazione!- Elia alzò lo sguardo verso la finestra era letteralmente allibito
"Dannazione! Si è accorto di me! Ma come ha fatto?"
Si alzò in piedi, prese le coperte e come una furia, ritornò nell'infermeria e si infilò a letto.

Nella stanza del dormitorio...

Il ragazzo venne svegliato da una forte luce rossa lampeggiante.
-Ehi! Ma che succede?- si alzò, si mise gli occhiali e si avvicinò al computer.
"Download dati bloccato al 99%? Cavolo! Che diamine è successo?" fece qualche controllo.
"Qualcuno deve essersi intrufolato nel mio computer."
Si mise al lavoro e iniziò la ricerca del segnale dell'intruso.
"Chiunque sia, io, Jeremy Belpois, lo troverò. Qui al kadic sono probabilmente il migliore nell'uso dei computer. Non posso permettere che qualcuno scopra il nostro segreto per caso. Se necessario, lavorerò per 72 ore di fila."

In un luogo sconosciuto...

-Non credi di avere un po' esagerato?- chiese lei
-Non preoccuparti- rispose una voce metallica -era essenziale questo passaggio.-
-Stai attento, lui non ammette errori- disse lei.
-Sono una macchina! Io non commetto errori- ribatté la voce.
-Speriamo...-

Nota dell'autore:
Ciao a tutti, con questo secondo capitolo vorrei provare, e dico provare perché non so se ci riuscirò, a pubblicare un capitolo alla settimana. Non riesco ad accorciare i tempi a causa della scuola e potrà capitare che anziché una, impiegherò 2 settimane ma cercherò il più possibile di rispettare le scadenze.
Elia -voglio proprio vedere se ci riesce un pigro come te!-

Ed ora qualche dettaglio che potrebbe non essere stato capito:
* onde X: onde che nell'universo da me inventato dovrebbero costituire il filo conduttore tra le dimensioni. Ho preso spunto dalla radiazione cosmica di fondo per chi la conoscesse.
* segnale forte: immaginate le tacche del wi-fi.

Elia ed il medaglione del drago: Code LyokoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora