Capitolo 10

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Lunedì 21 febbraio. Ore 1:00, dormitorio maschile del collegio Kadic.

Il dormitorio maschile si era svegliato: un branco di studenti mezzi addormentati si stava riversando nel corridoio ormai illuminato producendo suoni informi e strani mugugniti chiaramente riconducibili a sbadigli, stiracchiamenti e frasi di stupore e fastidio. Il professore di ginnastica, non che sorvegliante, si precipitò immediatamente ma, non riuscendo a capire l'origine di quel trambusto, invitò tutti, con sonora risolutezza, a tornare nelle proprie camere a dormire annotandosi mentalmente di riferire il tutto al preside l'indomani.
Mentre la calca si sparpagliava, una piccola figura, con un movimento quasi impercettibile, si nascose dietro una parete e attese che le luci si spegnessero. "Questa è l'occasione che aspettavo." pensò.
"Finalmente scoprirò cosa stai combinando Jeremy." un ghigno si formò sulla sua faccia mentre gli occhi rimanevano fissi sulle uniche due porte rimaste chiuse.

Appena Elia sentì che le luci si erano spente tirò un sospiro di sollievo.
-Scampato pericolo- disse Odd muovendosi per accendere la luce
-Aspetta!- sussurrò Elia
-Cosa dovremmo aspettare?- domandò Odd stupito.
-Come cosa? E se qualcuno ci stesse spiando?- gli altri ridacchiarono
-stai tranquillo.- disse Jeremy. -Nel nostro... "mondo" e in particolare in questo posto è altamente improbabile che qualcuno ci stia spiando a quest'ora.-
"Hai detto altamente improbabile non impossibile"
-Ragazzi è tardissimo!- esclamò Yumi. -È quasi l'una. Devo tornare a casa. A domani.- salutò piano ed uscì.
-A domani.- riposero tutti.
-Odd. Se non vai a letto ora non ti sveglierai più domani e io non ho voglia di coprirti con qualche scusa.- disse Ulrich severo.
-Va bene, papà.- sbuffò. -A domani Einstein. A domani principessa. Ciao alieno.- salutò scherzando. Ulrich invece fece un cenno con la mano e anche loro due uscirono.
-Tu non vai a dormire Elia?- chiese Aelita.
-Non so... Aspetterò ancora un attimo. Tu invece?-
-Io rimango qui con Jeremy-
-Sicura Aelita?-
-Si,si. Tanto tu ti metti a lavorare giusto?-
-Veramente non posso lavorare adesso in quanto tutti i miei strumenti sono inutilizzabili per il momento.-
-Anche il portatile?-
-Inutilizzabile anche quello.-
-Ma non ci hai neanche guardato.-
-Non ne ha bisogno- si intromise Elia
-XANA non è stupido. Ha messo fuori gioco anche quello.-
Aelita prese il computer di Jeremy dal suo zaino, lo aprì e vide il simbolo di XANA.
-Come dicevamo.- disse Elia sconsolato.
-Vai a riposare Aelita. Ci penseremo domani.- disse dolcemente Jeremy
-Va bene- acconsentì.
Aprì la porta.
-Buonanotte.-
-Buonanotte.- risposero in coro.
Come la porta si chiuse, Jeremy si sedette sulla sedia della scrivania mentre Elia si sedette per terra con la schiena contro la porta.
-Non sono ancora riuscito a decidere se tu sia una minaccia oppure una fortuna.-
-Usa la filosofia dell'utile per decidere.- rispose tranquillo. -A me non interessa cosa pensi di me o se mi volete nel gruppo. Siete simpatici ma se mi ostacolerete dovrò scavalcarvi, anche io ho una missione da portare a termine.-
-Allora perché non ci racconti tutta la verità.-
-Lo potrei fare se avessimo tempo, ma non mi sembra proprio.-
-Sei stato tu a introdurti nel mio computer l'altra notte?-
-E così era il tuo il computer ancora acceso, però te ne sei accorto in tempo per impedirmi di copiare i dati del tuo download. Tentativo stupido quello di farmi tenere d'occhio dalle ragazze.-
-Veramente no.- rispose Jeremy stupito ignorando l'ultimo commento.
-Come no? Vuol dire forse che...-
-C'era un terzo che ha bloccato i dati.-
-E quindi alla fine volevano metterci uno contro l'altro.-
-Oppure hai architettato tutta questa messinscena con un programma di blocco.-
-Ma se vi ho aiutato contro Edera prima, alla fabbrica?-
-Si ma hai seguito i suoi spostamenti sul supercomputer senza dirci niente, è stata colpa tua se XANA ha potuto impedirmi di impostare un localizzatore.-
-Vero, mi dispiace per quello ma senza di me Aelita sarebbe nelle mani di XANA.-
-Avresti potuto usarla come garanzia per entrare nel gruppo.-
-Balle!- esclamò Elia offeso. -Se vuoi contrastare le mie argomentazioni almeno credi in quello che dici! Questa ipotesi è impossibile, lo sai anche tu. XANA, da quello che mi hai detto è un'intelligenza artificiale. Pensi che si sarebbe lasciato scappare un'occasione del genere?-
Jeremy tacque. Aveva ragione Elia. Ma non gli piaceva.
-L'informatica non è il mio forte ma posso aiutarvi e voi potete aiutare me. Quindi o collaboriamo o non ci mettiamo i bastoni fra le ruote a vicenda.-
-Però puoi comunque essere in combutta con Edera. E sai perfettamente di cosa è capace.-
-Fammi capire bene, ti riesce difficile credere che io possa utilizzare la magia per aiutarti ma non hai problemi a riconoscere la maga di Edera? Hai visto anche tu quello che ha fatto ad Aelita. Se non avessi det...-
-A proposito di Aelita.- lo interruppe Jeremy. -Dovresti andarci piano con lei, non prenderti tutta quella confidenza.-
-Paura di una probabile concorrenza? Tranquillo, ho altro a cui pensare in questo momento, anche se devo ammetterlo, lei mi ha incuriosito fin dal primo incontro.-
-Spero tu sia davvero dalla nostra parte.-
-Se di dicessi di si? Comunque, Edera cercherà di prendere di nuovo Aelita con se adesso che è d'accordo con XANA. Io farei attenzione.-
Jeremy si limitò a guardare Elia negli occhi.
-Ho una domanda per te, il programma di download era per trovare i supercomputer nel mondo?-
-Si, noi le chiamiamo repliche.-
-Distruggerle una a una sembra faticoso, se ti servisse qualche consiglio di strategia puoi farmi un fischio. Anche se l'informatica non è il mio campo me la cavo bene in procedimenti e tattiche varie.-
-Buono a sapersi. Intanto vediamo di rispedire Edera fuori dal nostro mondo, poi si vedrà.-
-Ben detto Jeremy!- Elia si alzò in piedi ed aprì la porta. -E sappi che io mi fido di te anche se tu non fai altrettanto. Ciao.- ed uscì.
Jeremy rimase solo con le sue emozioni. Si sentiva strano dentro. Da una parte era spinto da un io interiore, stranamente simile ad Odd, che lo spingeva a fidarsi mentre dall'altra parte stava una Yumi in miniatura che si ostinava a essere diffidente e in mezzo a tutto provava uno strano sentimento di nostalgia, legato a cosa, però, non lo sapeva.
"Che situazione pensò." Ruotò con la sedia verso il computer e stette qualche momento a riflettere poi, senza pensarci, aprì il programma di materializzazione che aveva completato l'anno prima e iniziò a ricordare la prima volta che aveva acceso il supercomputer, quando aveva virtualizzato Odd al posto del suo cane Kiwi, gli attacchi di XANA, Aelita sulla terra, Franz Hopper, l'antivirus, il nucleo di Lyoko, William, la skid, la mamma di Aelita ancora dispersa...

Elia si era chiuso la porta alle spalle.
Fece per andare nella sua stanza ma, improvvisamente, si fermò dopo quattro passi esattamente all'incrocio fra i due corridoi.
-Sai.- disse.
-Hai fatto male a non origliare.- si girò verso l'altro corridoio totalmente buio.
-Hai visto uscire prima Yumi, poi Odd e Ulrich ed infine Aelita ed hai pensato che Jremy fosse da solo ma non eri sicuro, poiché hai sentito rispondere "buonanotte" a due persone è corretto?-
Silenzio. Elia sorrise.
-La prossima volta non sarai così fortunato-. Riprese la strada per la camera.
L'ombra nascosta nel buio cadde in ginocchio ansimando
"Come è possibile" pensò "Come è possibile che abbia avvertito questa paura. Come può un essere umano riuscisse ad esercitare una pressione tale?" si rialzò tremando come una foglia
"Incredibile... Provo... Paura..." fece un respiro profondo e la tensione sembrò scivolare via a poco a poco.
"Devo analizzare i dati in mio possesso." e scappò via di corsa.

Luogo sconosciuto

Edera era arrivata in una stanza con al centro un tavolo e due sedie. Lei sogghignò -Lo sai che non ho bisogno di certi formalismi.-
Una voce metallica rimbombò dappertutto.
-Non farti pregare. Accomodati.- Edera si sedette su una delle sedie.
-Ha funzionato?- chiese la voce.
-Perfettamente- rispose lei.
-Ne sei sicura?- chiese insistente la voce.
-Assolutamente-
-Bene. Allora possiamo procedere con la fase due.-
Edera sorrise.
-Mi domando solo per chi possa essere questa seconda sedia.-

Camera di Jeremy

Si svegliò bruscamente.
Ci mise un attimo a focalizzare la situazione e si accorse di essersi addormentato sulla scrivania mentre lavorava al computer alla ricerca delle repliche.
Guardò la sveglia, segnava l'una e trentanove minuti.
Iniziò a digitare sulla tastiera quando ad un tratto si svegliò del tutto.
"Ma il computer non era... bloccato?"la domanda gli suonava strana. Chi poteva aver bloccato il suo computer? E, sopratutto, perché?
Non riusciva a trovare le risposte a queste domande. Da che ricordava, dopo essere tornati al Kadic, ognuno era andato nella rispettiva stanza, o casa (Yumi) e lui era rimasto a parlare, o meglio, combattere a suon di parole con Elia.
Eppure aveva un moscerino di pensiero che insisteva nel dire che il computer era bloccato.
Lo ignorò. Si svestì e si mise il pigiama.
Si addormentò non appena sfiorò il cuscino.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 27, 2015 ⏰

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Elia ed il medaglione del drago: Code LyokoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora