Capitolo 8

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Piccola nota per evitare incomprensioni sul linguaggio che utilizzerò:
virtualizzare - portare dalla Terra a Lyoko (tramite il supercomputer)
devirtualizzare - portare da Lyoko alla Terra (solitamente ad opera di William o dei mostri o comunque venendo attaccati a Lyoko)
materializzare - portare da Lyoko alla Terra (tramite il supercomputer)
Buona lettura!

Domenica 20 Febbraio. Ore 21:40 settore montagna, Lyoko.

Ulrich e Odd, nelle loro uniformi di Lyoko, erano seduti sopra ad un grosso masso situato al centro di una piattaforma circolare rocciosa molto ampia da cui partivano quattro sentieri uno per ogni punto cardinale. Sotto la piattaforma regnava una fitta bruma che ostruiva la visuale e che, probabilmente, nascondeva il temibile mare digitale in cui colore che avevano la disgrazia di caderci dentro non avrebbero potuto fare ritorno. Tutto il panorama era caratterizzato da enormi banchi di nebbia e alcuni spuntoni di roccia che facevano capolino qua e là.
Non c'erano dubbi.
Si trovavano nel settore montagna.
Improvvisamente dal cielo iniziò a comporsi la figura digitale di una ragazza e, bit dopo bit, il suo corpo prese forma e colore: non era molto alta ma aveva una bellezza magnetica. I suoi interminabili capelli violacei fluivano delicatamente lungo le sue soffici spallette. Le orecchie erano spontaneamente a punta e gli occhi, di un viola stelleggiante, completavano il quadro. La tunica, anch'essa viola (ma più scura dei capelli), le cadeva a pennello fino ai piedi e sulla schiena era posato un massiccio spadone nero a due mani che misurava tutta la sua altezza e in più da sopra la testa spuntava il manicone dell'arma anch'esso nero come la pece.
La ragazza atterrò in piedi quasi il movimento le fosse familiare e si guardò intorno. Vide i due ragazzi. Sorrise malignamente.
-Jeremy? Chi è questa ragazza?- chiese Odd visibilmente stupito.
-Ragazza hai detto? Non lo so. Fino a poco fa c'era Elia nello scanner.- rispose il genietto altrettanto stupito.
-Il computer, però, mi dà un altro nome. C'è scritto... Edera, mi sembra. Ma non preoccupatevi, stanno per arrivare Yumi ed Aelita.-
Appena sentite le parole di Jeremy, la ragazza in viola scoppiò a ridere. Era una risata ambigua. Il tono cristallino che rifletteva la sua bellezza e la sua femminilità si confondeva con un nota di malvagio e pericoloso.
-Si, si.- disse. -Edera sono io.- rise ancora. -E così finalmente sono a Lyoko.- ammirò il paesaggio.
Nel frattempo un elfa rosa ed una geisha giapponese atterrarono poco lontano.
-Dove è finto Elia?- domandò Yumi immediatamente consapevole del pericolo.
Edera rise. -Quel buono a nulla è rimasto svenuto nelle fogne. E indovinate chi l'ha messo KO? Io!!!- Altra risata - E dire che voleva davvero aiutarvi! Ora però non ho tempo per voi. È il momento di andare.-
Alzò una mano verso Aelita e comparvero delle catene che partivano dalle dita di Edera e legavano i polsi, le caviglie e il collo della povera elfa. Gli occhi di Aelita diventarono viola e le catene tornarono invisibili.
-Jeremy ma cosa sta succedendo?- esclamò Ulrich preoccupato.
-C'è un problema! Non riesco a materializzare ne Edera ne Aelita!-
-Certo che non ci riesci, il vostro amico XANA ve lo sta impedendo. Ma ora basta, andiamo piccola Aelita.- sghignazzò.
-Non così in fretta cara!- si intromise Odd.
-Non hai chiesto il permesso ad Einstein per prendere Aelita.-
Edera diventò pensierosa.
-Einstein?- chiese. Poi capì. -Ah si!- rise un'altra volta
-Jeremy mi dispiace. La prendo solo in prestito ok?- disse ironicamente.
Ulrich, Yumi e Odd si misero in posizione di combattimento.
-Idioti- sussurrò lei.
In un nanosecondo Yumi venne trafitta dallo spadone di Edera e si scompose in miriadi di scintille azzurrine, poi con un solo rapidissimo movimento laterale trapassò Odd che venne devirtualizzato all'istante.
-Jeremy! Cosa faccio?- chiese disperatamente Ulrich.
-Uhm... Non so... Devi assolutamente bloccare il primo attacco! Non permetterle di devirtualizzarti!- Edera attaccò Ulrich con una mezza-giravolta rapidissima da sinistra ma il suo spadone si fermò a pochi centimetri dal viso del samurai.
-Sei stato bravo ad estrarre le katane dal fodero sulla tua schiena così in fretta però, purtroppo per te, a parità di velocità io sono più forte!- Edera iniziò a spingere Ulrich verso lo strapiombo nebbioso.
-Jeremy!!! Cosa devo fare?!-
-Devirtualizza Aelita! In fretta!!!-
-Cosa?- esclamò Edera sorpresa. Ma si distrasse un attimo di troppo e Ulrich ne approfittò.
-Super sprint!- Spiccò un salto seguito da un bagliore arancione e affondò entrambe le sue lame nel ventre dell'elfa che perse tutti i punti vita e sparì in una nuvola di scintille.
Appena atterrato però Ulrich vide la punta di quel micidiale spadone nero aprirsi la via attraverso il suo petto. Anche lui sparì in uno scintillio di bit digitali. Una voce famigliare si fece sentire a Lyoko
-Sono riuscito di nuovo a sventare i tuoi piani. Colpiscimi più forte la prossima volta se vuoi che resti svenuto per più tempo.-
Edera sogghignò.
-Sei un bastardo Elia.- urlò ormai sola in quel mondo virtuale.

Elia ed il medaglione del drago: Code LyokoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora