Capitolo 4

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Domenica 20 Febbraio. Ore 8:48, infermeria del collegio Kadic

Le tende vennero aperte di nuovo.
La luce del sole invase la stanza svegliando Elia che si mise a sedere.
-Mamma mia! Di nuovo queste tende! Costa tanto venirmi vicino e scrollarmi leggermente la spalla?-
Si stiracchiò ed aprì gli occhi e rimase stupito.
Davanti a lui stavano due ragazze: una era alta con capelli neri e lisci, gli occhi a mandorla e indossava indumenti neri a cui Elia non fece caso mentre l'altra, più bassa, aveva i capelli rosso fiamma e vestiva con un completino di varie sfumature rosa e viola che sfociava in una gonna fino al ginocchio.
Entrambe stavano ridacchiando per quello che aveva appena detto.
-Chi siete?- chiese alle ragazze.
-Io sono Yumi Ishiyama- rispose la mora.
-Io invece sono Aelita Stones- rispose la rossa.
"Stones? " pensò Elia. "Che strano."
-Siete le prime studentesse che incontro da quando sono qui. Tu per caso sei giapponese Yumi?-
-Si io sono giapponese mentre la mia amica è canadese- rispose lei.
-Si.- confermò Aelita. -Siamo state incaricate dal preside di farti fare il giro della scuola.-

Flashback...

Toc! Toc!
-Avanti- disse una voce bassa e profonda.
Aelita e Yumi entrarono nell'ufficio del preside.
L'ufficio era una normale stanza non troppo ampia con una finestra sul lato destro rispetto alla porta. Davanti alla finestra vi era la scrivania piena di fogli, foglietti e fogliettini vari che ospitava un computer nella parte sinistra più ordinata e pulita.
Nella parte sinistra della stanza, invece, c'era un appendiabiti, un mobile con alcuni cassetti e delle sedie. Per il resto, la stanza, era abbastanza spoglia
Seduto alla scrivania c'era il preside.
Era un uomo sulla cinquantina con la barba, i baffi e i capelli folti e ingrigiti dalla vecchiaia e un naso a patata un po' più grande del normale. Indossava un completo da ufficio marrone con la cravatta dello stesso colore del vestito.
Sulla scrivania, una piccola targhetta recitava: preside del collegio Kadic Jean Pierre Delmas.
Il preside accolse le due studentesse.
-Signorina Ishiyama, signorina Stones, come posso aiutarvi?-
-Signore- iniziò Yumi -vorremmo conoscere la situazione riguardo il ragazzo che Aelita ha trovato qualche giorno fa se non le dispiace-
Il preside mantenne un tono formale -Allora. L'infermiera Jolanda mi ha riferito che il ragazzo si sta riprendendo. Ho contattato di persona le autorità e sono alla ricerca di un suo parente. Martedì verrà un agente a fargli qualche domanda ma nel frattempo il ragazzo ha fatto richiesta formale di inscriversi al collegio.-
Aelita e Yumi si guardarono.
-C'è altro?-
Aelita -Ecco... Noi vorremmo fargli da guida nel collegio visto che è domenica così inizierà ad ambientarsi con i ragazzi in attesa che comincino le lezioni.-
Il preside rimase pensieroso un attimo ma alla fine si convinse.
-Si, mi avete convinto, avete il mio permesso. Ora però vi prego di uscire perché ho del lavoro da sbrigare. Inscrivere un ragazzo a metà anno non è facile ci sono tutte le pratiche e...- ma Yumi e Aelita erano già alla porta.
-La ringraziamo, arrivederci.-
-Arrivederci.- rispose il preside.

Fine Flashback

-Capisco.- disse Elia.
-Ora, se ti vesti, andiamo a fare colazione in refettorio e a cominciamo il tour del collegio.-
"Effettivamente ho un po' di fame" pensò.
-D'accordo! Però... non vi dispiacerebbe voltarvi mentre mi cambio?-
Entrambe arrossirono come peperoni ed uscirono dall'infermeria alla velocità della luce.
Elia sorrise un attimo poi tornò serio
"Sicuramente hanno ottenuto il permesso dal preside ma il vero motivo secondo me è un altro. Sarà perché sono sempre sospettoso ma può essere che qualcuno voglia tenermi d'occhio, d'altronde, non succede quasi mai che due studenti si avvicinino di loro spontanea volontà ad un ragazzo sconosciuto. Specialmente poi se sono ragazze. Cercherò di stare attento... Però c'è anche la possibilità che una di loro mi abbia portato qui e che fosse preoccupata e... Mah!"
Scrollò la testa.
"Con solo le mie informazioni non posso dire nulla. Devo conoscerle meglio e la colazione non è una cattiva idea"
Dopo essersi vestito, Elia aprì la porta dell'infermeria
-Ho finito, allora andiamo?-
Yumi e Aelita -Subito!-

Nel cortile...

La voce che un ragazzo nuovo stesse in infermeria si era diffusa velocemente ed ormai quasi nessuno parlava d'altro. Mentre camminavano infatti, molti studenti si fermavano a guardare quello strano ragazzo con i capelli di un giallo intenso a porcospino. Elia non poté fare ameno di notare le occhiatacce di alcuni mentre giravano per la scuola ed Aelita e Yumi gli illustravano tutti i luoghi principali.
"Probabilmente sono accompagnato da quelle belle della scuola. Sarà fortuna o sfortuna?" Pensò.
Arrivati davanti al refettorio Aelita indicò un foglio.
-La cuoca si chiama Rosa e ogni giorno prepara piatti diversi a seconda del programma scritto qui- spiegò.
-Invece a colazione ci sono sempre i croissant con latte, te, caffellatte più frutta e altre cose di contorno.-
-Bene, allora entriamo?- propose Elia aprendo la porta gentilmente.
Si servirono il cibo, presero un tavolo e cominciarono a mangiare intanto parlavano del più e del meno.
-Io nel tempo libero mi esercito nel pencak silat con un mio amico. È un tipo di arte marziale. Tu invece cosa fai?- chiese Yumi.
-Anche io so combattere e non me la cavo affatto male però preferisco dedicarmi alla lettura e agli esercizi mentali.-
-Perché non fissate un incontro oggi pomeriggio alle 15 in palestra? Tanto è domenica e non c'è lezione, e poi, può essere un modo per conoscersi meglio.- propose Aelita.
-Perché no! Allora alle 15 in palestra.- confermò lui.
-Verranno anche dei nostri amici, è un problema?- chiese Yumi.
Elia -No, affatto! Anzi, mi piacerebbe conoscere alcuni dei vostri amici.-
"Adesso la probabilità che qualcuno voglia tenermi d'occhio sale al 60% e se è così, sicuramente ci sarà anche lui ed avrò l'occasione di fargli vedere con chi ha a che fare. Bene non vedo l'ora. Intanto però tentiamo qualcosa con queste."
-Per caso, Aelita, sai chi mi ha portato qui?-
Aelita guardò Yumi e sorrise.
-Sono io che ti ho trovato. Eri svenuto nel parco della scuola.-
Elia fece anche lui un sorriso.
-Capisco. Be', grazie mille!-
"Sta mentendo! È palese. Anche se lo nasconde bene. Purtroppo io mi fido solo dei miei ricordi e del mio ragionamento ed in quel momento non ero in un parco ma tanto non importa adesso, ho ottenuto la reazione che volevo. Avrò la prossima occasione oggi pomeriggio."
Uscirono dalla mensa e si diressero verso la palazzina amministrativa per continuare il tour.

Elia ed il medaglione del drago: Code LyokoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora