I 28esimi Hunger Games

Gli allenamenti

Un suono di onde che si infrangono sulla spiaggia mi sveglia, ma quando apro gli occhi mi ritrovo nella mia camera, nel palazzo d'Addestramento, e dei raggi di luce filtrano tra le tende. Quel dolce suono mi rallegra un po' la giornata. Le sveglie di Capitol City mi piacciono sempre di più.

Dopo essere uscita dal letto mi faccio una doccia veloce e quando torno in camera mia mi accorgo che sopra le coperte è stata messa una tuta che prima non c'era, probabilmente la dovrò indossare per gli allenamenti. Il fatto non mi sorprende. Siamo a Capitol City, no? La tuta è piuttosto semplice: un paio di leggins neri con a lato una fascia rossa e una canottiera, anche quella nera e rossa, con il simbolo del mio distretto sulla destra. Indossata è molto comoda e, dato che mi permette di svolgere qualsiasi movimento, è perfetto per gli allenamenti di questi prossimi giorni .

Dopo essermi legata i capelli in una morbida coda esco da camera mia e vado in salone: lì ci sono già Violet e David. I due stanno facendo colazione e si interrompono vedendomi arrivare.

-Buongiorno Ali!- Violet mi sorride allegramente e David mi fa un cenno con la testa -Buongiorno.
Anche io mi siedo a tavola, nello stesso posto della sera precedente, e inizio a bere una spremuta versatami da una senza-voce.

In quel momento entra in sala da pranzo anche Dylan, non sembra abbia dormito molto questa notte e ha uno sguardo piuttosto irritato. Si siede a tavola, accanto a me, senza nemmeno dare il buongiorno e poco dopo inizia a mangiare.

Violet sembra quasi offesa dal suo comportamento, al contrario David lo ignora e, come se niente fosse, inizia a parlare -Oggi dovrete dimostrare a tutti gli altri tributi di che pasta sono fatti i favoriti! Tra mezz'ora scenderete insieme ad Arya e Ian nel salone degli allenamenti e lì dovrete spaventare quei bambinetti. Dovrete fare in modo che vi tremano ancora prima di entrare nell'arena e per fare ciò dovrete mostrare tutte le vostre capacità, dovrete usare solo le armi che conoscete bene, non vi dovrete mostrare deboli in alcun modo. Avete capito?

-Ma non ha senso...- intervengo subito -uno non dovrebbe esercitarsi in ciò in cui non è bravo?

-Si. In teoria si.- ammette David -ma non riuscireste a spaventarli se vi mostraste deboli. Quindi...- David viene improvvisamente interrotto dal rumore prodotto dalle porte dell'ascensore che si aprono. Ian e Arya si fanno strada nel salone e ci raggiungono al tavolo.

-È un po' presto lo so... ma Edgar ha insistito affinché fossimo puntuali.- dice Ian rivolgendosi a David.

-Va benissimo. Abbiamo già finito di fare colazione, ora Dyaln e Alison scenderanno con voi.

Io e Dylan ubbidiamo senza nemmeno discutere e ci alziamo da tavola.

-Ricordatevi quello che vi ho detto...- dice sottovoce.

Le porte dell'ascensore si chiudono e Ian preme il pulsante -2. Tutti restiamo in silenzio e all'apertura delle porte si mostra davanti a noi un'enorme palestra, con ogni genere di attrezzo ed arma. Nel centro della sala è radunata una piccola folla con al centro una donna, alta e muscolosa, e tutto attorno ci sono almeno sedici tributi che si girano verso di noi appena il nostro gruppo di "favoriti" esce dell'ascensore. Vedo apparire sui visi di Dylan e Ian uno sguardo minaccioso e cerco di fare lo stesso. Se devo spaventarli meglio iniziare subito...

-Io sono Cora, il capo istruttori.- inizia la donna -Bene, quaggiù le regole sono semplici. Per prima cosa sono vietati gli scontri tra tributi, se volete fare pratica potrete disporre di un assistente. Ci sono varie postazioni, in alcune gli esperti vi spiegheranno tecniche di sopravvivenza, in altre tecniche di combattimento. Voi sarete liberi di cambiare postazione a vostro piacimento.

-Wow, che onore...- commenta qualcuno sottovoce, penso sia il ragazzo del Distretto 7.

Quando Cora inizia a leggere l'elenco delle varie postazioni, non riesco ad evitare di far scorrere lo sguardo su tutti gli altri tributi. Ci sono almeno tre ragazzini di dodici o tredici anni, alcuni sono molto malnutriti, specialmente i due ragazzi del 8. Altri, al contrario sono molto più grossi di me, come, per esempio, i due ragazzi del 11 e il ragazzo del 7, lo stesso che aveva parlato prima.