Capitolo 15- "nel passato"

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Capitolo 15:
•nel passato•

Shimizu's POV:
Ore: ---

Quel ricordo svanisce.
È ancora buio qui.
Sono ancora bloccata nei miei ricordi.
Sapevo che sarebbe successo di nuovo.
Sapevo a cosa sarei andata in contro usando così il mio quirk.
Ma io non posso controllarlo.

Eccomi.

Riesco a vedermi.
Sono piccola. Sono arrivata da poco all'orfanotrofio.
Ho già fatto troppe volte questo sogno. Lo so. Me lo ricordo. So come finirà. Lo so, perché l'ho vissuto. Non è un sogno. È un ricordo.
Vedo la signora Shiki avvicinarsi a me. Io sono nascosta. Sono seduta a terra dietro il mio letto, accovacciata mentre spero di scomparire all'improvviso. Ma la vedo davanti a me. Mi porge una mano, mi chiede dolcemente perché avessi paura. Sono ingenua, stupida, piccola, troppo piccola. Sono terribilmente sola. Mi fido di lei. La seguo ma non parlo, mi porta da un signore. Alto, molto alto, esile, occhiali, occhi seri, uno sguardo che incuteva timore. Aveva un volto triste, cupo, privo di emozioni.

 La signora Shiki me lo presenta

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La signora Shiki me lo presenta.

"Lui è il dottor. Oitoshi...ti aiuterà con il tuo quirk"

Ricordo che mi spaventai nell'udire quelle parole, io non avevo un quirk.

-Sono totalmente priva di sensi attualmente, eppure riesco a percepire il dolore in tutto il corpo.-

E poi la mia mente mi porta a quel momento. Legata ad un lettino. Quel freddo ago di una siringa che mi buca la pelle. L'ago è freddo,ma dentro di me brucia tutto. Sento qualcosa entrare nel mio corpo, quella sostanza.

BRUCIA. MI BRUCIA DA DENTRO.

"SENTO CHE MORIRÒ" pensai.

Ma purtroppo non fu così. Riuscii a sopravvivere.

Da quel momento, è inziata una serie di eventi che mi hanno portata ad oggi: a un passo dalla morte, eppure tanto lontana da essa stessa.

Ancora buio.

E ancora un altro ricordo di fa strada nella mia mente.

Sono in una stanza. Le pareti sono grigie. C'era solo un letto.

"Starai qui finché non saremo sicuri delle tue condizioni di salute."
Mi dice la signora Shiki mentre mi accompagna in questa stanza.

Non riesco a reggermi in piedi. Tremo. Ho male ovunque. Sento esplodere tutto dentro di me. Le fiamme mi divorano dall'interno, e io sono ancora viva.

È una tortura.

Sono rimasta qui sola chiusa in questa stanza per una settimana e mezza.

Piangevo, urlavo, volevo fuggire, stavo male,mi sentivo morire e a nessuno importava.

Ma improvvisamente, sento una mano stringere la mia.

Questo non fa parte del ricordo.

Non- non so chi sia, non riesco a svegliarmi, ma questa mano sta cacciando il ricordo di me in quella stanza.
Riesce a portarmi via da lì.

È la prima volta che riesco a fuggire dai miei ricordi.

Aspettavo qualcuno che mi tirasse via di lì da troppo, mi sarebbe davvero servita una mano che mi salvasse all'epoca...

E ora, non c'è più il buio. Ci sono solo le sue braccia. Poco prima dell'esplosione. Le sue braccia che mi stringevano forte. Un abbraccio che aspettavo da anni, quell'abbraccio, sapevo che sarebbe arrivato prima o poi. Malgrado tutto, Katsuki mi ha fatto sentire a casa, e io non ho mai avuto una casa.

L'unico che si è interessato a me è stato Aizawa, e ora anche quelle braccia che mi fanno sentire al sicuro potranno essere la mia casa.

Quella mano, lo so. So chi è. Quel dannato biondino mi farà andare fuori di testa, ma non posso ignorare che Shoto significa qualcosa per me.

Katsuki's POV:

Le tengo stretta la mano finché posso. Ho una fottuta paura di perderla.

Lei deve restare qui. Deve restare con me.

Ho bisogno di risvegliarmi ancora al suo fianco abbracciati, ho bisogno di quelle incazzature, ho bisogno di qualsiasi cosa avessi con lei: di quei baci rubati, di quegli sguardi, ogni cosa.

Lei non può andarsene.

Non posso immaginare di vederla di nuovo accanto a quel bastardo a metà, ma preferisco non averla che vederla morire. Senza di lei, morirò io probabilmente, ma non lei.

Voglio solo rivedere quei suoi dolcissimi occhi aperti, voglio dirle che le sue bruciature solo l'imperfezione più bella che abbia mai visto, vorrei dirle che è bella, vorrei fare tante cose, ma prima deve svegliarsi.

"Quindi svegliati, ti prego Rossa, svegliati. Se dormi ancora sei una stronza" penso io mentre ridacchio per conto mio e una lacrima mi bagna la guancia.

Quella notte arrivò Aizawa. Mi comunicó che le fiamme erano state spente, gli studenti erano stati portati al sicuro, e mi ha chiesto di lei.

Gli ho detto ciò che Recovery Girl mi aveva comunicato,ma in fretta: Aizawa doveva informare il preside dell'accaduto, solo dopo si sarebbe potuto occupare di Shimizu. Non era ciò che voleva, ma se non lo avesse fatto avrebbe peggiorato la situazione di Shimizu qui a scuola.

La mia mano stringe ancora la sua, siamo di nuovo soli.
Ma ecco che un'altra visita indesiderata arriva: il bastardo a metà.
Sembra essere in forma... Recovery Girl lo avrà curato.

Appena entrato sta in silenzio, si avvicina a lei e la osserva, poi guarda le nostre mani.

«Bakugo... Tu la ami?» mi chiede.

«Perché vuoi saperlo bastardo a metà?»

«TU- LA- AMI?» insiste serio.

«NON LO SO, MA ADESSO TACI! STAI PARLANDO TROPPO PER I MIEI GUSTI»

«Lei ti ama?» insiste.

«IDIOTA CHIEDILO A LEI NON A ME NO?»

«Tu, meglio di me conosci la risposta a entrambe le domande. Non mentiró a me stesso, e non dovreste farlo neanche voi. Ma, -Bakugo- , non farla soffrire. Ne ha passate tante, lo leggo nei suoi occhi»

"Se solo sapesse cosa so io, quell'imbecille!"

Io annuisco e lui va via lasciandole un piccolo biglietto sul comodino accanto al letto.

Non lo leggerò.

Lui ha rinunciato a lei, ma io non lo farò.

Lotterò per averla.

FANCULO L'ORGOGLIO- (Bakugo x Oc) •My Hero Academia Fanfiction ita• [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora