Capitolo 20

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Serena

"Ciao stellina"

"Ciao tenore bello"

"Sei bellissima"

"Grazie. È meraviglioso il vestito io non so come sei riuscito a trovare questo colore però è veramente fantastico. Le scarpe poi, una meraviglia. Piero sei stato fantastico e non so davvero come ringraziarti..."

"Sere non devi nemmeno pensare di ringraziarmi perché l'ho fatto con il cuore. Voglio farti sentire speciale perché è questo che sei per me. Sono felice di vederti così spensierata"

"Tutto ciò mi sembra ancora assurdo" dico nascondendo il mio viso fra le mani

"Non rovinare il trucco" Piero afferra le mie mani per toglierle dal viso mentre mi accarezza i polsi.

Io lo guardo intensamente per poi osservarlo per bene.

Ha una camicia bianca con un papillon giallo, un gilè sopra, dei pantaloni eleganti, le scarpe nere e una camicia.

Gli occhiali neri rotondi, l'orologio elegante e due bracciali tennis.

"Sei così elegante Piero, sei uno splendore"

"Grazie stellina mia. Solo per te"

"Ovvio Piero"

"Gelosa sei bellissima"

"Io non sono gelosa"

"Noooo ti sta solo crescendo il naso" annuncia Piero toccando il mio viso

"Giù le mani. Non è vero che dico le bugie io"

"Quanto sei bella..." mi guarda incantato mentre fa scorrere un dito sulle mie guance e poi annulla le distanze baciandomi.

Mi erano mancate un sacco le sue labbra perché sono già dipendente da questo ragazzo e da tutte le attenzioni che mi riserva.

"Mamma mia quanto mi sei mancata in queste ore, io non riesco più a stare senza di te"

"Nemmeno io. Come faremo a separarci?"

"Nessuno ha detto questo. Noi non ci separeremo mai"

"Dici?"

"Certamente, sennò come farò io senza la mia stellina?"

"Ti voglio così tanto bene Piero" dico guardandolo negli occhi. Anche se non sono esattamente queste le parole che vorrei dirgli -Ti amo- queste sono giuste, però non me la sento di affrettare così le cose perché ok che ci baciamo e dormiamo insieme però non siamo fidanzati.

"Anche io Sere... tanto... tantissimo. Andiamo adesso?"

"Si"

Prendo la borsa che avevo già preparato con dentro il cellulare, il borsellino, la chiave della camera, fazzoletti, il rossetto ed usciamo.

Piero mi prende per mano mentre mi sorride.

"Non dire niente perché io non ho paura o vergogna a farmi vedere così con te"

"Non ho detto niente io"

"Però lo hai pensato e non devi farlo perché io ci tengo tanto a te"

"Va bene. Quando i tuoi due amici dicono che sei autoritario adesso ho capito il perché"

"Ehi non è vero. Io lo sono solo nel lavoro, voglio che le cose siano perfette e noi due siamo perfetti"

"Stavo scherzando tenore bello. Lo so che sei una persona meravigliosa"

Un sogno ad occhi apertiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora