Capitolo 50: La neve

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                            Josephine

25 Dicembre

Io amo il Natale! È la mia festa preferita dell'anno in assoluto. Era l'unica volta in cui la mamma tornava a casa da noi in Australia. Era l'unica volta che potevo sperimentare di avere una famiglia completa. Anche se non avevamo molto, avevamo le nostre piccole tradizioni. Come assistere al servizio del giorno di Natale. Facevo parte del nostro coro della chiesa a casa ed ero sempre così entusiasta di mostrare a mamma e papà il mio assolo perché avevano sempre quello sguardo orgoglioso sui loro volti ogni volta.

Questo è il mio primo Natale senza né papà né mamma, ma ora ci sono Martha ed Hero. Sono la mia famiglia ora e non mancano mai di ricordarmi ogni giorno che ormai faccio parte della loro famiglia. All'inizio, ho pensato che Martha alla fine sarebbe cambiata, che forse ora che sa che io e Hero stiamo insieme, sarebbe diventata più critica nei miei confronti perché ammettiamolo; Hero è il suo unico erede e lo ama troppo. Ma lei mi ha dimostrato quanto sia grande il suo cuore. Ha continuato a trattarmi come sua figlia e le sono infinitamente grata per tutto. Assolutamente tutto.

E sono grata anche a questo bellissimo ragazzo che dorme proprio accanto a me. Dio, non riesco nemmeno a esprimere a parole quanto lo amo, quanto significhi per me e quanto penso al mio futuro con lui. Non credo sia salutare dire che il mio mondo gira intorno a lui ma, purtroppo, è la verità. Il mio mondo gira intorno a lui. Questo è il nostro primo Natale insieme e svegliarci con noi aggrovigliati sotto le lenzuola è pura felicità.

È ancora abbastanza presto e tutta la casa è tranquilla. Saremo solo noi tre oggi mentre il resto del personale si godrà il Natale con le proprie famiglie.

"Buon Natale, amore" sussurro contro il suo collo, facendo scorrere il naso lungo la sua mascella

Lui geme e le sue braccia si stringono intorno a me, quasi schiacciandomi contro il suo petto duro. Lo lascerò dormire perché la notte scorsa abbiamo dormito a malapena... e la notte prima... e la notte prima ancora. Non abbiamo dormito bene da quando è tornato a casa per le vacanze e, come diceva lui, stiamo solo recuperando il tempo perduto. Sì, la mia parte femminile è d'accordo mentre sento un getto di umidità tra le mie gambe quando i ricordi del passato tornano di corsa.

Su questo letto. Sul suo letto. Contro il muro. Piegata sul mio tavolo da studio. Appoggiata sopra il lavandino. Mentre facciamo un bagno caldo insieme. Durante la visione di un film nell'home theater. L'attico. La stanza dei giochi.

"Scoperemo in ogni stanza di questa villa, Jo. In ognuna di loro" ansima mentre mi immobilizza, china sul tavolo da biliardo. Non so nemmeno come siamo finiti a fare sesso quando mi stava insegnando a giocare poco fa.

"Hmmm..." Sono così delirante e le mie unghie graffiano la superficie del tavolo da biliardo. "E la stanza di tua madre?" Lo prendo in giro.

"Vuoi?" Rilancia la sfida a me.

"Ehi, no!" Arriccio il naso ma poi emetto un gemiti quando mi gira di lato, agganciandomi una gamba con il suo braccio mentre l'altra rimane piantata sul piano del biliardo. Mi sbatte contro, facendomi gemere in estasi.

"Invece lo faremo" Riesco a sentire il sorrisetto compiaciuto dalla sua voce, ma non riesco a vederlo di persona. I miei occhi sono chiusi e le mie labbra formano una "O" da quanto è profondo, da quanto sono tesa intorno a lui, dall'angolo del suo cazzo mentre mi massaggia le pareti oh così beatamente.

Stringo le cosce e sopprimere il mio bisogno di gemere, il mio corpo si inarca contro di lui. I miei capezzoli si stringono a punte dure mentre raschiano contro il suo petto e il bicipite, la mia pelle si increspa in modo incosapevole. Faccio un sussulto piacevolmente sorpreso quando lui si sistema e strofina la sua erezione mattutina contro la mia coscia.

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