Stay High

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Riferimenti a "Habits (Stay High)" Tove Lo. La canzone è bellissima.

Non mi sorpresi delle occhiaie sotto i miei occhi quando mi appoggiai al lavandino del bagno e guardai il mio riflesso allo specchio.

Ero preoccupata e nervosa, avevo mandato dei messaggi a Luke per sapere dove fosse e se stesse bene. Non mi rispose, ma non mi sorpresi neanche di quello.

Dopo aver detto una scusa banale a mia madre sul perchè Luke non fosse con me quella mattina del tipo "Voleva vedere la sua famiglia.", uscii di casa e mi diressi verso l'abitazione degli Hemmings. Magari era andato davvero li.

Mentre sistemai la borsa nera sopra la mia spalla, continuavo a pensare a cosa dirgli, non avevo mai avuto un desiderio così forte di parlargli. Non ero mai stata neanche da giovane una ragazza di tante parole, preferivo ascoltare cosa la gente dicesse,ma anche per questo alcune mie compagne mi prendevano di mira. I miei ricordi si posizionarono subito su Crystal, pensai a come fosse diventata adesso e se fosse cambiata.

Ormai non provavo più rancore per lei, andando via da Baltimora mi ero lasciata alle spalle quasi tutto. A volte lasciavo indietro anche Luke, e per colpa di questo adesso non mi rivolgeva la parola.

Sospirai e abbassai lo sguardo quando arrivai a sfiorare il cancello di metallo della casa grande. Avevo la stessa ansia che provai la prima volta. Gli stessi pensieri della quattordicenne spaventata che viveva ancora dentro di me.

Suonai il campanello, spostai subito gli occhi sugli alberi innevati quando la tenda della cucina si scostò per osservarmi. Uno scatto metallico mi fece sospirare, entrai nel piccolo viale e mi incamminai verso la porta socchiusa.

-Ciao.- mi salutò Liz quando fui all'entrata.

-Salve.-ricambiai. Lei mi fece un sorriso -C'è Luke?.-

Lei arricciò le labbra, lui era li.

-Lo so che non mi vuole vedere, ma devo parlargli. La prego.- dissi, sembravo così disperata.

Liz dopo qualche minuto si scostò e mi fece entrare, sembrava tranquilla ma leggermente preoccupata.

-È in camera sua, io adesso esco a fare delle commissioni e le gemelle sono a scuola.- annuii, quando mi avvicinai alle scale mi fermò -Non so cos'è successo ieri, ma so che sei una brava ragazza Hayley. Fallo ragionare.-

Annuii ancora e mi fece un segno di saluto prima di chiudere la porta principale dopo essersi messa la giacca. Salii le scale e subito ricordai dove fosse la sua stanza, come dimenticarlo?

Quel posto era così pieno di ricordi per me. Ricordai quando mi portò qui dopo che aveva avuto uno scontro con Ashton, ricordai un immagine di me nuda stesa sul suo letto, ricordai quanta felicità riuscivo a provare solo con il suo tocco.

Bussai alla porta, aspettai ma non successe niente. Con l'agitazione che mi fece muovere ancora le nocche contro il legno riusciva tutto più facile.

Mi immobilizzai quando sentii dei rumori oltre la lastra di legno, trettenni il fiato quando la porta si spalancò.

Luke mi fissò come se in realtà non ci fossi, i suoi occhi erano spessi e i suoi capelli spettinati. Portava una maglietta da maniche corte e dei pantaloni della tuta. Pensai che fosse bellissimo.

Chiuse la porta violentemente. Fece male.

-Luke.- lo chiamai, iniziai a sbattere le mani contro la porta. -Luke, ti prego!-

Dopo minuti interminabili, aprì di nuovo la porta.

-Cosa vuoi?- sbottò.

Feci un passo indietro, cercai di respirare ma vederlo con il fuoco negli occhi mi fece paura.

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