Drag me down

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"If I didn't have you there would be nothing left,
the shell of a man that could never be his best."

Mi era sempre piaciuta la neve, ricordavo che quando ero piccola rimanevo a guardare fuori dalla finestra per ore quello spettacolo bianco e lento. Così lento che credevo che sarei rimasta bambina per sempre, che non sarei mai invecchiata.

Per un secondo misi a fuoco il mio riflesso, ero davanti alla finestra della cucina di casa di Luke, persone, parenti e bambini facevano da sfondo alla mia faccia praticamente appiccicata al vetro. Adoravo la neve, e anche a 20 anni non avevo perso questa caratteristica. Ero felice del fatto che nevicasse la vigilia di Natale, stare con persone che mi volevano bene, che mi conoscevano.

Mi spostai riluttante quando Liz, la madre di Luke, richiamò la mia attenzione. Mosse i capelli dello stesso colore di due dei suoi tre figli per spostarli da un lato ed essere più comoda a lavare i piatti.

-Per favore andresti a portare queste tazze di la, cara?- mi chiese gentilmente.

Subito feci un sorriso e cercai di destreggiarmi con quattro tazze in mano per il salotto degli Hemmings, risi quando la prima cosa che vidi fu Calum che tirava i capelli di Luke per infastidirlo.

Quest'ultimo gli diede una gomitata che fece cadere Calum dal divano in modo teatrale e massaggiarsi la scapola mentre si avvicinava a Mavis, seduta sul tappeto. Mi piegai per posare le tazze sul piccolo tavolino, quando ebbi le mani libere una presa leggera ma ferma trovò posto sui miei fianchi, tirò il mio corpo verso di se e mi fece sedere sulle proprie gambe.

Girai il viso solo per vedere la faccia serena di Luke che aspettava solo di vedere la mia, posò una mano sotto al mio mento e mi avvicinò ancora di più prima di baciarmi.

Strofinai il naso contro la sua guancia e mi sistemai in modo d'avere l'albero di Natale come principale vista, anche Liz entrò nella stanza.

Parlammo tutti insieme il tempo necessario per far si che arrivasse la mezzanotte.

-Buon Natale.- mormorò Luke contro al mio orecchio.

-Buon Natale.- ripetei.

Trovai che quel Natale fosse ancora più particolare e speciale visto che era il primo con Luke. Ci alzammo per fare gli auguri a tutti i parenti, anche Zora me li fece e fui felice di quello. Quando strinsi la mano della nonna di Luke sorrisi.

Quella donna mi stava simpatica e non aveva perso occasione di mostrare la sua disinvoltura, come il nipote.

Accarezzò il dorso della mia mano, sorrise.

-Auguri, Hayley, spero che mio nipote non ti faccia uscire di testa.- ridacchiò.

-Semmai il contrario.- risposi.

-Sono sicura che anche lui fa del suo meglio per farti impazzire.-

Andò a sedersi vicino al marito.

Io ritornai alla mia postazione, sopra le gambe di Luke, mentre iniziarono ad aprire i regali.

Mi girai a guardare il ragazzo dietro di me, infondo, era vero. Ero pazza di lui, ero così coinvolta che non ne sarei mai uscita. Era una mia certezza, dipendevo da lui. Quasi riflettevo la sua persona. Lui non si accorse del mio sguardo, iniziò ad accarezzarmi le punte dei capelli che avevo legato in una coda.

-Devo darti il mio regalo.- gli ricordai.

Si voltò, -Anche io devo dartelo.-

Alzai gli occhi al cielo.

-Non lo volevo.- parlai, altre voci riempivano le stanza intorno a noi.

-Se insisti posso anche tenermelo.- rise.

Gli diedi una leggera spinta e lui strinse la presa sui miei fianchi.

-L'ho lasciato di sopra, quando saliamo te lo do.- mi informò.

Annuii distratta mentre cercai di concentrarmi sulla famiglia Hemmings intenta a scambiarsi regali. Sentii uno zio fare un commento sarcastico sul nuovo piercing di Zora che le avevamo regalato io e Luke, lei alzò gli occhi.

Poco dopo scoprii che Luke aveva regalato a Mavis un cofanetto intero di uno dei suoi gruppi preferiti, di cui il nome era illeggibile, i suoi occhi azzurri si illuminarono e venne ad abbracciare me e il fratello ripetendo dieci volte la parola "Grazie".

Quasi rimasi scioccata quando Liz si avvicinò alla mia persona con un pacchetto in mano.

-Spero ti piaccia.-

-Non doveva, davvero.- scossi la testa, feci un piccolo sorriso.

-Sciocchezze.- mi interruppe -Mi fa piacere Hayley.-

Dopo ancora qualche parola per cercare di convincermi, presi il pacchetto. Luke appoggiò il mento sulla mia spalla per osservare.

Aprii con cautela la carta sottile e toccai il cofanetto blu notte, tirai su il coperchietto e schiusi le labbra alla vista di due orecchini, erano d'argento ed erano a forma di piccole tazze da caffè.

-Luke mi ha detto che lavori in un bar da tanto tempo, mi sembrava un idea carina.- spiegò Liz.

Guardai sia lei che Luke, -Sono bellissimi, grazie. A Jackson piaceranno sicuramente.- ridacchiai.

Liz mi guardò con gioia, sollevata che il regalo mi fosse piaciuto.

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-Sono le 2am.- mi rispose Luke, dopo che gli chiesi che ore fossero.

Annuii e passai davanti alla finestra.

-Sta ancora nevicando.- notai spensierata.

-Spero che puliscano le strade perchè devo andare a prendere Connor e Alexis all'aeroporto domani.- commentò.

Non accese le luci della stanza, chiuse la porta lentamente, non volendo creare rumore che avrebbe potuto svegliare qualcuno. C'eravamo offerti di mettere a posto e gli altri erano andati a dormire già da un po'.

Posai il regalo di Liz sulla scrivania.

-Tu.- chiamò Luke, mi girai confusa -Vieni qui.- mi fece segno.

Sorrisi, camminai a carponi sopra al letto e arrivai fino alla parte opposta, dove Luke si stava avvicinando.

Quando fu abbastanza vicino tirai su le braccia, restando in ginocchio sul letto, e circondai il suo collo. Iniziai a baciargli la mascella quando mi spinse leggermente indietro, facendomi finire sotto di lui e con la schiena premuta contro il materasso.

Iniziò a baciarmi, posando le mani sul mio ventre, sotto il maglione rosso. Pensai che quello non fosse un brutto modo per passare la notte di Natale.

-Devo darti il tuo regalo.- parlò, staccandosi poco da me. Feci un gemito di ribellione quando si alzò e andò a prendere una piccola scatola.
Volevo toccarlo, sentirlo, fargli sentire quanto lo volevo.

Si coricò poi a pancia in giù di fianco a me.

Mi passò il regalo e sorrisi di più quando vidi che sulla carta che lo avvolgeva c'erano stampati piccoli cagnolini.

-Al supermercato avevano finito quella con i fiocchi o con Santa Claus.- parlò imbarazzato.

-Va benissimo questa.- mi girai su un fianco e gli diedi un bacio sulle labbra.

Lui mi spostò contro di lui e appoggiò le labbra sopra la mia fronte, iniziai a scartare il regalo.

-Vorrei solo che sapessi che se non avessi te non rimarrebbe più niente.- mormorò -Sarei lo scheletro di un uomo che non potrebbe mai essere migliore.-

Alzai il viso, posai la mano libera contro la sua mascella e gli feci posare lo sguardo su di me.

-Non pensare che per me sia diverso.- parlai seriamente -Tu non hai idea di quanto io sia legata a te, il mio amore non riuscirebbe mai a svanire tanto facilmente.-

I suoi occhi cambiarono, il suo viso si fece più vicino e la sua stretta intorno a me più forte.

-Hayley,- era come se non riuscisse più a respirare - mi ami?-

Disconnect 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora