Capitolo trentuno

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Era già da due ore che camminavamo verso la destinazione indicata da Nicholas, e sinceramente, anche se non mi stanco a camminare (e del resto anche a nuotare) non mi piace per niente, lo trovo noioso. Preferisco correre, mi piace la sensazione del vento che s'infrange sul mio corpo e mi scompiglia i capelli, mi piace la velocità, mi da un'incredibile scarica di adrenalina. -Luuke! Possiamo correre? Ti prego non ce la faccio più- dissi lamentandomi. -Jess, mel'hai chiesto circa due minuti fa, e io ti risponderò allo stesso modo: qui c'è gente, dobbiamo aspettare che non ci sia nessuno.- mi rispose anche lui un pò annoiato. Nicholas invece sembrava felice, magari di rivedere la sua amica che non vede da un bel pò. Un pomeriggio me ne aveva parlato. Mi aveva detto che era la ragazza più dolce e gentile che aveva mai incontrato. Però non mi aveva detto se era la sua fidanzata o no, ne parlava troppo bene per non essere innamorato di lei. Nick aveva quel sorriso stampato sul volto da sta mattina, ero felice di vederlo sereno. L'unica cosa che mi dispiaceva di più sarebbe stata il non sapere se l'avrei mai più rivisto. Si, la vita è lunga, anche troppo nel nostro caso, ma non si sa mai, potrebbe succedere qualcosa a me o a lui nel frattempo, ma speravo di rincontrarlo un giorno. Luke mi picchiettò con un dito la spalla ricevendo la mia attenzione. -guarda cos'ho qui- disse rivolgendomi un dolce sorriso. Portai lo sguardo verso la sua mano, stringeva due biglietti di carta arancioni per sola andata verso l'Australia. -oddio!- strillai saltando addosso a Luke cingendogli il collo, se fosse stato umano non avrebbe più neanche un osso intatto. Ero davvero felice che aveva pensato a noi procurandosi due biglietti aerei, e grazie al cielo non dovevamo nuotare -grazie, grazie e ancora grazie, dico davvero.- sussurrai, lui emise una risata, ma Nick come al solito rovinò il nostro momento -ragazzi- si schiarì la voce -ci stanno guardando tutti, se non la finite faccio finta di non conoscervi neh...- disse visibilmente imbarazzato dai passanti che ci osservavano incuriositi. Mi voltai e rivolsi uno sguardo assassino al ragazzo che ci aveva interrotto, che in risposta alzò le mani in segno di resa. Era vero ci guardavano tutti. Ma qui nessuno sa farsi gli affari propri? Mi chiesi mentalmente , mentre scatenai la risata di Luke.
Arrivammo davanti ad un condominio in mattoni rossi circondato da un piccolo giardino pieno di piccole margherite rosa e bianche. Mi piaceva molto questo posto, mi trasmetteva calma. Nicholas andò all'entrata per suonare il campanello. Schiacciò il pulsante vicino al nome Ana Wellington, che si trovava al terzo piano. Nick era agitato, si notava da come si torturava le mani e continuava a fare avanti ed indietro sul vialetto in cemento. La porta di vetro dai bordi in acciaio si aprì, mostrando la figura di una ragazza bella e slanciata, per le strade probabilmente l'avrebbero scambiata per una modella. -Nicholas!- gridò al ragazzo -Ana- rispose lui in un sussurro. Gli occhi di Nick alla vista della ragazza si illuminarono. Il tramonto risaltava gli occhi verdi con sfumature castane di Ana, erano stupendi. I due si avvicinarono a passo svelto abbracciandosi così forte da non capire chi era Nicholas e chi era Ana. Lei si allontanò leggermente da lui per lasciargli un bacio passionale sulle labbra, che ricambiò immediatamente. Sapevo che non erano semplici amici, e dovevo ammettere che insieme stavano davvero bene. Luke mi abbracciò da dietro mentre io, ancora immobile, osservavo la scena. -gelosa?- mi sussurrò all'orecchio -io? Ma di che cosa?- chiesi non sapendo a cosa si riferisse -Jess, non fare la finta scema, intendevo dire che secondo me vorresti baciarmi così vero?- disse ovvio. -Luke, ascolta, io non so che cavolo ti è preso l'altro giorno, cioè io non volevo fare quello che tu pensavi, magari in un altro momento quando quando non c'era Nick, ma io non riesco a capire perché hai reagito così, cioè boh. Se vuoi ancora un pò di tempo per pensare a tutto questo io te lo concedo tranquil- -ehi ehi ehi, frena frena. Ma cosa cavolo stai blaterando? Io mi ero solo confuso sulle tue intenzioni, le avevo interpretate male, scusa, ho avuto una reazione troppo esagerata.- si spiegò lui -capito- dissi continuando ad osservare i due intenti a risucchiarsi la faccia. -tranquilla, tra poco saremo soli.- mi sussurrò con fare seducente. -mmh interessante- sussurrai anch'io stando al suo gioco. Nel frattempo la cozza e lo scoglio si erano staccate e mano nella mano venivano verso di noi. Luke si spostò al mio fianco, mentre la coppia ormai si era fermata davanti a noi. -ragazzi lei è Ana, loro sono Jessica e Luke- spiegò Nicholas cingendole la vita con un braccio. -piacere- disse Ana stringendoci le mani. Luke si schiarì la voce -piccola, tra mezz'ora abbiamo l'aereo, dovremmo iniziare ad avviarci- disse -okay- dissi annuendo. -Nick mi mancherai- dissi abbracciandolo -anche tu Jess, fatti sentire, o vienici a trovare, noi siamo sempre qui, o quasi- disse ridacchiando e osservando Ana. Si staccò da me per dare un veloce saluto anche a Luke. -ciao ragazzi, mi ha fatto piacere incontrarvi, spero di rivedervi!- disse dolcemente dandoci un veloce abbraccio. -okay, ci si rivede- disse Luke prima di prendermi per mano e iniziare ad incamminarsi.
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Okay ho fatto un capitolo un pò più lungo, spero vi piaccia❤
Virgy××

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 19, 2015 ⏰

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