Alzati principe Harry

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Harry's POV

Appena aprii gli occhi un raggio di luce attraversò la finestra illuminando la camera da letto. Esaminai la stanza ancora confuso dalla sera precedente. Mi alzai per sedermi sul letto, ma appena lo feci una fitta mi colpì alla testa, costringendomi a poggiarmi al cuscino. Neanche il tempo di provare ad alzarmi che subito Gemma e Luke entrarono nella mia camera.

"Ehi tu signorino, rimetti quelle tue chiappe su quel letto se non voi che ti costringa a farlo" Mi intimò Luke puntandomi il dito contro. Alzai le braccia in segno di resa e feci come mi aveva detto. Gemma aveva in mano un vassoio con la colazione che mi porse subito dopo.

"Har prima di mangiare ricordati di prendere queste" Mi disse per poi allungarmi un'ampolla con un liquido alquanto bizzarro. La presi e ne misi una goccia sulla mia lingua e poi deglutii.

"Oh cazzo, ma brucia. Datemi dell'acqua!" Luke corse subito in cucina e mi portò un bicchiere di acqua che scolai in meno di due secondi.

"Miseriaccia, ma cosa diavolo era?!"

"Il dottore ha detto che era estratto di lavanda con peperoncino, non chiedermi il perché" Scrollai le spalle e feci colazione in compagnia degli altri. Poi decisi di alzarmi, con il dissenso di Gemma, perché di sicuro non sarei rimasto ventiquattro ore seduto su quel dannatissimo letto. Mi incamminai per le vie del castello girovagando qua e là. Poi incontrai Simon che probabilmente si dirigeva dai re.

"Salve Simon, felice di vederla" All'inizio parve non notarmi, aveva una mano sulla testa coperta da un cappello alquanto strano.

"Salve anche a voi Harry, ho saputo della disgrazia. Come state?"

"Datemi pure del tu. Per quanto riguarda ieri, sto abbastanza bene non mi lamento. C'è qualcosa che non va?" Chiesi appena vidi Simon fare una smorfia di dolore.

"Oh no niente, solo che ieri ho accidentalmente battuto la testa e mi sono procurato un bel livido, ma niente di che"

"Mi dispiace molto, vedo che è di fretta. Le auguro una buona giornata"

"Altrettanto" Disse con un tono che mi sembrò un po' seccato. Probabilmente era solo per il livido. Continuai la mia passeggiata e mi ritrovai poco dopo al balcone in cui mi aveva portato Niall. Osservai quel paesaggio e presi veloce il mio taccuino dove scrissi tutto quello che provavo e vedevo, per non dimenticare mai. Solo quando sentii un rumore tornai alla realtà. Sollevai la testa e mi accorsi solo in quel momento che Zayn si trovava poco più giù rispetto a me. Mi avvicinai cautamente per cercare di non farmi notare e osservare cosa stesse facendo. Lui era lì, di fronte ad un cavalletto da pittore, che osservava con molta minuziosità il paesaggio intorno a se riportandolo sulla tela. Aveva un pennello tra le dita, uno tra le labbra e nell'altra mano teneva una tavolozza con dei colori.

"Per quanto avrai intenzione di rimanere lì a fissarmi?" Chiese senza distogliere lo sguardo da cosa stesse facendo spaventandomi un pochino.

"Scusami" dissi ridacchiando. "È solo che a volte preferisco il silenzio e osservare piuttosto che parlare"

"Anche io amo il silenzio. Amo anche la solitudine per questo sono venuto qui"

"Perdonami allora io vado"

"No tranquillo, puoi restare. Non mi dai fastidio" Quando mi disse quelle parole tirai un sospiro di sollievo, non avevo voglia di andarmene. Trovai una sedia e mi accomodai vicino a Zayn.

"Come mai eri qui da solo?" Chiesi incuriosito.

"Ehm, diciamo che... avevo problemi di cuore. Se capisci che intendo"

"Oh mi dispiace molto. Vuoi parlarmene? Sai dicono che so dare buoni consigli"

"Non vorrei annoiarti con delle stupide preoccupazioni"

I wish you were here with meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora