2.

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Julian ci ha presentato alcune persone presenti alla festa, praticamente tutti giocatori!
Immobile, Insigne, Verratti e via dicendo. Direi che è il caso di andare a bere per sentirci più a nostro agio.
Non è il caso di Jenny, lei è già a suo agio.
-Vi giuro che sono cosi felice che mi toglierei il vestito e ballerei nuda. Ma avete visto quanto sono belli? Non c'è uno a cui non la darei.- dice Jenny.
Ridiamo.
-Jenny, tesoro, ti sei resa conto che sono tutti sposati e con figli?- dico io.
-È il caso allora di cercarne uno single- risponde mentre si allontana.
Questa ragazza è incredibile.
-Penso che andrò a cercare Julian, magari riusciamo a concludere qualcosa, ci sono tante camere da letto in questa casa.- dice Mia.
-A dopo bebee, divertiti e proteggiti perché non sono pronta a dividere l'appartamento con pannolini e biberon.- dico io ridendo.
Mi manda un bacio mentre si allontana ed eccomi nuovamente seduta al tavolino sola. E mo cosa faccio?
Inizio con l'andare a fare pipì, vado quindi alla ricerca del bagno.
Mentre cammino un genio viene a sbattermi sopra sporcandomi capelli e vestito di alcol. In condizioni normali avrei chiesto scusa (nonostante fosse colpa sua), ma la sua arroganza mi fa perdere le staffe.
-Ora vai e mi prendi un nuovo cocktail e tra l'altro mi hai sporcato tutta la maglia bianca.- dice con tono di ordine.
-Si certo vado, aspettami qui torno subito.- dico seria.
Col cazzo che ci vado, stai pure li ad aspettare il tuo cocktail stronzo.
Quando finalmente trovo il bagno vado a guardare le condizioni del mio vestito, tra il mio cocktail e il suo è totalmente fradicio, se rimango cosi mi viene sicuro una broncopolmonite.
Decido quindi di togliere il vestito, sciacquarlo, strizzarlo e asciugarlo con l'asciugacapelli.
Starò in bagno per un po', ne avrà altri questa casa, no?
Nel momento in cui sono piegata prendendo dal mobile l'asciugacapelli qualcuno entra dalla porta, mi sollevo subito e girandomi vedo che è lo stesso tipo che ha creato il danno.
-Esci subito depravato.- dico.
-Non ci penso proprio, devo togliere questa roba dalla maglia prima che si macchi e l'altro bagno è troppo lontano. E poi ho già perso abbastanza tempo aspettando il mio cocktail.- dice lui.
OPS. Ignoro la sua ultima frase e continuo.
-Ho detto esci.- dico io
-Ho detto no.- dice lui imitando il mio tono di voce.
Stupido bambino.
-D'accordo, allora vado via io.- dico prendendo il vestito ancora bagnato e dirigendomi alla porta.
Mi prende a un braccio fermandomi.
-Non ci penso nemmeno a farti uscire cosi davanti a tutta la squadra di calcio. Non mi stai simpatica ma non passerai per la spogliarellista di turno.- dice serio.
-Ma cosa ti interessa? Io non ci voglio stare nella stessa stanza con te, o vai via tu o vado via io.- dico incrociando le braccia come una bambina.
-Senti farò in fretta, Ciro mi ha prestato una sua maglia. La mia ha solo una piccola macchia e asciugherà molto più in fretta della tua, puoi mettere quella se vuoi. A giudicare dalle condizioni del tuo vestito ci metterai almeno due ore ad asciugarlo.- dice ed effettivamente non ha tutti i torti.
-Non voglio la tua maglia. Voglio che tu esca da questo bagno.- rispondo acida.
Ma lui si era già tolto la maglia per poterla pulire.
C'è da dire che, a prescindere dalla sua arroganza, è un bellissimo ragazzo, ma credetemi quando vi dico che senza maglia è un dio greco.
-Rimettiti la maglia, non è che siccome hai due addominali scolpiti devi farli vedere al mondo intero. Non mi affascini, gioia.- dico
-Disse quella in mutande e reggiseno.- ouch, ha fatto male. Continua con - e poi tesoro, affascinarti non è mia intenzione, c'è di molto meglio. Joaquin Correa può avere di molto meglio.-
Ecco, non dico che prima mi stava simpatico, ma questo è il momento in cui veramente ho iniziato ad odiarlo.
Sono stata giudicata per anni per il mio aspetto fisico, ci ho messo tanto a migliorarmi e a iniziare a piacermi. Lui, con una sola parola, ha buttato via pure il briciolo di autostima che avevo.

Inaspettato -Joaquin CorreaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora