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Dopo essere tornata da Londra e aver vissuto in una realtà totalmente diversa da quella della Sardegna, ho preso la decisione di partire per frequentare una scuola di interpreti.
Mai avrei pensato che questa scelta avrebbe cambiato cosi tanto la mia vita.
Sono state varie le motivazioni che mi hanno portato a prendere questa decisione, alcune sono le stesse che mi hanno portato ad andare a Londra.
Prima di partire per Londra stavo insieme a un ragazzo, la classica relazione che sai che un giorno dovrà finire perché non abbastanza matura. Siamo stati insieme per poco tempo ma conosco Gabriele da tutta la mia vita, ho sempre avuto una cotta per lui da che avevo 12 anni.
Quando ci siamo lasciati lui continuava a scrivermi che voleva riprovarci, stavo pure per cadere nella sua trappola per l'ennesima volta quando ho scoperto che lui usciva con la mia (ora ex) migliore amica.
Sono stata male per molti mesi perché lei sapeva l'importanza che aveva lui per me, sapeva che mai sarei riuscita a superare la sua influenza su di me, lui è la mia più grande debolezza e sempre lo sarà. O almeno, cosi credevo. 
Cosi decisi di partire per Londra, sono stata li svariato tempo, quando pensavo di aver superato la cosa ho preso un aereo e sono tornata a casa.
Una volta tornata mi bastò una sua minima attenzione per capire che in realtà non era cosi.
So che scappare non aiuta, bisogna affrontare le difficoltà, ma fa troppo male! Cosi io e le mie due amiche, Mia e Jennifer, abbiamo preso la decisione di trasferirci a Roma.
Siamo ormai qui da 4 mesi, viviamo insieme in un piccolo appartamento, ognuna cerca di migliorare in modo da poter realizzare il proprio sogno, non appena arrivate ci siamo subito rese conto delle possibilità che Roma ci offriva, sapevamo di poter riniziare da capo. E cosi fu.

Ci stiamo preparando per andare ad una festa che ad essere del tutto onesti non so di chi sia.
Mia, colei che affronta tutto di pancia, ha incontrato un ragazzo poco dopo essere arrivate qui a Roma, si sono frequentati per un po' e lui ha deciso di invitarci alla festa di un suo amico.
E noi ovviamente ci andiamo!

-Ragazze il nostro uber ci sta aspettando, andiamo?- dice Mia.

Scendiamo le scale e ci dirigiamo verso l'uber.
Una volta arrivate alla festa ci rendiamo subito conto che non è la classica festa da gente povera, ci sono un sacco di palloncini, camerieri e chi più ne ha più ne metta.
-Mia, sicura che siamo nel posto giusto?- dico io.
-Si, sono sicura. Ma non mi aspettavo tutto questo lusso, sicuro avranno tutti la puzza sotto il naso.- dice Mia
-Vi prego non facciamoci rovinare la serata per questo, che si tengano la loro puzza sotto il naso. Io voglio ubriacarmi e lo farò, sarà ancora più bello se fatto a conto loro.- dice Jenny.
Ridiamo e ci dirigiamo dentro. Capiamo subito che è una festa di compleanno, ovviamente noi non abbiamo nessun regalo, perfetto.
-Ah guardate, si avvicina Julian.- dice Mia.
-Hey ciao piccola, siete arrivate finalmente.-dice Julian abbracciando Mia. Guarda poi noi con un gran sorriso e dice - ciao ragazze, come state?-
Julian è davvero un bravo ragazzo, ma ciò non m'impedisce di fargli notare il nostro disagio.
-Come state? J non ci avevi detto che era una festa di compleanno e soprattutto non ci avevi detto che era di gente ricca. Siamo venute senza un regalo e nemmeno conosciamo la festeggiata. Sei proprio un idiota.- dico io.
-Dai su non arrabbiarti, è talmente piena di regali che nemmeno se ne accorgerà. Venite vi porto a conoscere un po' di gente.- dice J.

Oggi lo ammazzo.

Inaspettato -Joaquin CorreaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora