They call it friendship

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They call it friendship

It's hard to face, but the fact remains that this is nothing new

Non ho chiuso occhio per tutta la notte, ci sono stati spari di continuo e non sapevo che diavolo fare se non mettere la testa sotto al cuscino e sperare che questa guerra tra gang finisca presto, non posso continuare a vivere nel terrore.
Mi sveglio poco dopo mezzogiorno, devo andare al supermercato per comprare qualcosa da mangiare e devo ricordarmi anche di prendere la pasta per la signora Darcey e il sale per me.
Mi vesto solita maniera, jeans neri e maglietta di qualche band a caso che ho pescato dall'armadio, faccio un sospiro profondo e mi preparo ad affrontare questa giornata.
Esco dal portone del condominio e intravedo cinque ragazzi che non ho mai visto prima e stanno animatamente discutendo tra di loro,saranno arrivati da poco.
Ci passo accanto, quando uno di loro mi ferma prendendomi per il polso.Sento il mio battito cardiaco accelerare come se fosse impazzito, il cuore sta per uscirmi dal petto, mi volto cautamente già consapevole che, o sarei morta in pieno giorno con una pallottola conficcata nel cervello e nascosta in un qualche cassonetto o, prima stuprata e poi gettata sempre nel cassonetto.
«Scusa, sapresti dirci dove trovare un supermercato. Ci siamo trasferiti pochi giorni fa e siamo un po' preoccupati perché non conosciamo nessuno» mi chiede il ragazzo dagli occhi nocciola, lo stesso ragazzo che avevo incontrato la mattina precedente
Mi divincolo dalla morsa e incrocio le mani al petto
«Ma che modi sono!» urlo contrariata
«Oh perdonaci, non sapevamo come fermarti, tutti quelli a cui abbiamo detto "mi scusi" sono scappati via a gambe levate» mi disse il ragazzo affianco a lui dalle splendide iridi verdi e un sorriso magnifico, ne rimasi affascinata.
Scrutai i cinque ragazzi e capii perché i poveri abitanti sventurati, come me, di Bloodsquare li avevano evitati: giubbotti in pelle borchiati, occhiali da sole, vestiti completamente di nero e con bandane avvolte attorno alla testa poste sotto il berretto da baseball.«Infatti non sembrate molto raccomandabili, comunque il supermercato è da quella parte» indico con l'indice e mi stringo nel giubbino
«Neanche tu sei molto raccomandabile dato che vivi qui, comunque grazie» mi risponde a tono il ragazzo con gli occhi nocciola e i capelli neri sparati in aria
«Siamo nella stessa barca, amico. Comunque scusatemi, ma sono di fretta» taglio corto e riprendo per la mia strada. Troppi incontri in troppo poco tempo.
Ho fatto quel poco di spesa, mi dirigo verso la cassa e incontro nuovamente due dei ragazzi di questa mattina, quello con gli occhi magnifici e il suo amico più alto di lui dagli occhi azzurri e i capelli scuri.
«Hey, il mondo è piccolo» mi fa quest'ultimo attirando la mia attenzione mentre si passa una bacchetta da batteria tra le dita
«Ebbene sì» dico voltandomi, accennando ad un sorriso che entrambi ricambiano senza scomporsi troppo.
«Vuoi un passaggio per tornare a Bloodsquare?» mi chiede il secondo dopo qualche istante, ci penso su un attimo e poi decido di accettare, sarebbe una buona occasione per fare amicizia, almeno per una volta la vita mi sorride ed è meglio che non sprechi questa occasione
«Matt vedi anche tu quello che vedo io?» dice il ragazzo con gli occhi azzurri indicandomi con espressione a dir poco sorpresa. Così il ragazzo figo si chiama Matt, buono a sapersi.Quest' ultimo annuisce, io li guardo interrogativa senza capirci niente su quello che mi sta accadendo
«Ehm, c'è qualcosa che non va?» chiedo
«Hai la maglia dei Pantera, uno dei nostri gruppi preferiti!» dichiara Matt ancora sorpreso «Dobbiamo farti conoscere agli altri, assolutamente» continua l'altro
«Anche voi ascoltate i Pantera? Non posso crederci!» dico stupefatta
«Potrebbe andare molto d'accordo con Fortune, non trovi Jimmy?»
Così la novellina è amica di questi figaccioni
«Assolutamente... ehm» si interrompe Jimmy
«Brooklyn» dico presentandomi
«Perfetto, ti va di pranzare da noi?» chiede ansioso
«Se per voi non creo troppo scompiglio mi piacerebbe molto» accetto volentieri.
«Figurati, nessun disturbo, anzi sarebbe una buona occasione per fare amicizia con qualcuno di nuovo» conclude Matt

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