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Dal capitolo precedente:
"Berna per favore, ora ti ci metti anche tu."

"Sono affianco a te, era inevitabile che avrei ascoltato la vostra conversazione. Siamo in 2 a dirlo e siamo più che sicuri che tu debba andare da lei, tanto cosa hai da perdere?"



Oltre lei? Nulla.
Non avevo nulla da perdere.
Questo avrei voluto dire.

Ma sarebbe stato esagerato, alla fine ci conoscevamo appena da una serata, ma che è bastata per far accelerare il mio cuore ogni volta che i suoi occhi si scontravano con i miei.

Era possibile?
Provare qualcosa di così forte in così poco tempo?

Perché non riuscivo a spiegarmelo, ma era la sensazione più bella che avessi mai provato con una donna.

Non che ne avessi avute tante in vita mia, anzi, il contrario.

Sono sempre stato molto difficile come ragazzo, non volevo quello che potevano avere tutti, ma qualcosa di speciale, difficile da trovare.

E lei mi ha fatto sentire così, solo in una semplice serata.
Mi sono sentito felice, il mio cuore era felice dopo tanto tempo.
Il sorriso non riusciva ad abbandonare le mie labbra.

Volevo però che lo fosse anche lei, ma non solo per una giornata, ma per sempre.

Peccato per il suo di sorriso, ho notato che non lo fa spesso, ma gliel'avrei fatto tornare, qualsiasi problema l'avremmo potuto risolvere insieme, se solo cercasse di aprirsi con me.

Non avrei voluto che anche lei passasse quello che ho passato io.
Se mi avesse dato la possibilità, l'avrei aiutata.

Se i miei amici mi avessero potuto sentire mi avrebbero ucciso per essere così avventato.

"Fede te lo dico sinceramente, o ti dai una mossa ad andare da lei ora, oppure ci andrà Jorg, lo vedo che vuole andare a controllare se va tutto bene. Quindi ti direi di sbrigarti amico, altrimenti gli darai solo una possibilità in più, e non ne avrai altre poi."

Questo mi diede una grande carica e non ci pensai due volte ad alzarmi prima di lui e a raggiungere velocemente le scale.

"Questo si che è il mio amico."- sentii dire in lontananza.

Scusa Jorg, niente di personale, ma avrei fatto di tutto pur di non farmela scappare.

Io l'ho vista per prima, ed è la prima volta che sono tanto sicuro di una cosa in vita mia e giuro, non la lascerò a nessun altro.

Non sono mai stato così tanto convinto di volere una cosa così tanto come adesso.
E io l'avrò.

                    /////

La sua stanza era quella più vicina alle scale, quindi non ci misi molto ad arrivare da lei.

Bene, ora si che non sapevo se bussare o meno.

La mano era rimasta in aria, come se non trovassi il coraggio necessario per farlo.

Se qualcuno fosse passato di lì mi avrebbe preso per uno scemo che se ne stava lì con la mano alzata.

La mia rinascita // Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora