"Allora Lily, voglio assolutamente sapere qualcosa di te adesso." Sarah balzò e si sedette a gambe incrociate. Non smetteva di fissarmi con quel suo meraviglioso sorriso stampato costantemente in faccia ed io non facevo altro che guardarla incantata. I suoi occhi scuri mi avevano catturata, quasi mi imbarazzava il suo sguardo. "Non c'è molto da sapere su di me.." risposi. "Sono appena arrivata a Parigi per cercare lavoro, per cambiare qualcosa della mia vita..sai, dopo un pò diventa seccante vivere sempre allo stesso modo.." "Sei in cerca di nuove emozioni quindi mhm..vedi Lily, io sono una che la vita se la vive a pieno, senza dar conto a nessuno. Non mi importa della gente, non mi importa del giudizio di nessuno. Ne ho fatte di cazzate nella mia vita, ne faccio ancora, ma non perdo mai il controllo sul mio essere" le sue parole erano talmente rassicuranti che avrei voluto abbandonarmi completamente a lei. Io ero l'esatto opposto, ma tutto quello che Sarah mi raccontava mi affascinava, mi trasportava in un altro mondo e mi piaceva, Dio se mi piaceva. Si accese una sigaretta e la diede a me. "Vuoi che fumi insomma..eh?" Dissi con tono scherzoso. "Ti prego, fallo." rispose. Lo feci. Era una delle mie trasgressioni più grandi dato che non riuscivo neanche a prendermi una sbronza. Sentivo che Sarah avrebbe potuto cambiarmi, lei aveva qualcosa che anche io volevo. O forse volevo lei. "Sei bellissima anche quando fumi, cazzo Lily" disse togliendomi la sigaretta dalle dita. La posò sulle sue labbra e tirò. Si avvicinò lentamente al mio viso, alle mie labbra. "Apri la bocca" sussurrò. E lasciò andare il fumo nella mia bocca. Le nostre labbra erano vicine, sentivo il suo respiro, così caldo..il mio corpo tremava, non riuscivo a muovere un muscolo. I suoi occhi fissi su di me mi rilassavano, quanto avrei voluto che quell'attimo durasse per sempre. Si allontanò da me e gettò la sigaretta. "Non ti lascerò vedere il mio disegno" disse con un sorriso malizioso. Allungò la sua mano verso di me, prese la mia e mi alzò. "Vieni con me ora" continuò. Dove voleva portarmi? Quella ragazza era un continuo mistero ma io mi abbandonavo a lei senza tener conto di nulla.
Percorremmo il lungo viale alberato. "Dove stiamo andando?" Chiesi perplessa. "Ovunque o forse da nessuna parte" rispose. "Mi stai dicendo che non sai dove stiamo andando?" Dissi ridendo. "Non importa" abbassò lo sguardo, mise le mani in tasca e si mise di fronte a me. Mi fermai all'improvviso e indietreggiai. "Che c'è? Non ti fidi di me?" Mi chiese. Mi fidavo di lei, nonostante la conoscessi da poco..ma ero disposta a fare qualsiasi cosa per lei. "Mi fido di te" risposi con tono alquanto basso. Si avvicinò al mio viso, al mio corpo, senza toccarmi. "Sei fottuta allora piccola" sussurrò, poi continuò a camminare davanti a me. Ero sbalordita dal modo in cui il mio animo reagiva quando la sentivo vicino, a volte mi imbarazzava ma non volevo allontanarmi da lei neanche di un millimetro. La raggiunsi dopo un pò. "Perché ti fidi di me? Ti prego, non farlo Lily" disse senza guardarmi. "Tu non mi fai paura" risposi quasi urlando. "Perché fai così ora?" Continuai imperterrita. "Domani voglio rivederti Lily" cambiò discorso. "Perché vuoi rivedermi? Hai appena detto che devo starti lontana" rivedermi? Soffriva di bipolarismo o era semplicemente strana? Era davvero troppo. "Non sopporterei l'idea di non vederti più. Scusami Lily, non riesco ad essere cattiva con te. Promettimi che ci vedremo anche domani" disse nervosamente prendendomi la mano. Avvicinò le sue labbra alle mie ma ad un tratto si fermò. "Cosa mi stai facendo Lily.." sussurrò a testa bassa, indietreggiando. Poi corse via.
Rimasi sola, impietrita. "Cosa stai facendo tu a me" dissi tra me e me.
La mia attrazione per Sarah cresceva sempre di più, la desideravo ed era una ragazza come me. Cercavo di convincermi del fatto che doveva essere solo una semplice amicizia, ma il mio cuore non voleva questo, voleva di più, molto di più. Voleva lei e nessun altro. Sarah era quello che la mia vita aspettava da sempre.
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Strange Birds.
RomanceEra maledettamente strafottente e sgarbata, e mi piaceva ogni secondo di più. Era semplicemente Lei.