Peace or war?

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Dopo il matrimonio di Kurt con George eravamo stati cinque giorni a New York e dopo due giorni dal rientro iniziai con il nuovo incarico.
I Guns erano molto più affermati dei Nirvana ed erano persone anche molto più particolari, ma cercai di non badare a tutto ciò che dicevano su di loroper farmi influenzare. Non riuscivo a non pensare all'ultima chiamata di Kurt però, al modo in cui si era interrotta. Mi chiedevo cosa potesse essere successo, perché non aveva richiamato? < Ho la sensazione di... > e il vuoto. Evitai di
parlarne con George, sapevo già cosa mi avrebbe detto quindi potevo solo arrovellarmi da sola. Mi dovevo
proprio decidere a non farlo però, d'altro canto lui non aveva avuto alcuna remora a sposarsi... ma poi perché l'avrebbe dovuta avere? Era chiaro che lui per me non provava nulla ed io da parte mia nè avevo mai confessato e nè ero stata mai capace di fargli capire i miei sentimenti; per non parlare dell'incapacità di farlo
innamorare di me. Ma del resto George mi aveva sempre detto che la mia più grande pecca era questa. Non sapevo lasciarmi andare, anche se con Kurt... no, non era vero! Ad ogni modo mi sarebbe servito da lezione! Più ottimismo Rosemary!
Nonostante era domenica mi ero alzata presto, volevo fare pulizie, lavoro nuovo, vita nuova, armadio nuovo. Presi tre sedie, le sistemai davanti l'armadio e misi su ognuna di esse un foglio con su scritto < da buttare > - < per casa > - < possono ancora andare bene > era terapeutico per me questo lavoro. Mi faceva veramente bene, come tagliare i capelli. Cosa che avevo fatto. Li tenevo ad altezza quasi spalle e avevo cambiato anche colore, li portavo rosso mogano.
Nonostante l'ora suonarono il campanello, non avevo idea di chi fosse. George aveva dormito fuori casa, ma
aveva le chiavi con sè. Misi la vestaglietta, dato che ero in pigiama, e legai i capelli con una matita. Attraversai il corridoio ed aprii. Mi ritrovai Kurt che mi sorrise e mi mostrò una scatola rosa. " Donuts e cappuccino! Offerta di pace! " mi disse, io sospirai e guardai a terra. " Kurt! " dissi dolcemente
" Colazione assieme come degli amici! " disse, io cercai di sorridere e allora dissi di nuovo " Kurt io... "
" Donuts, cappuccino, succo di frutta, una banana " fece lui sorridendomi
" Sei lucido o è solo un'allucinazione data da qualcosa? " gli chiesi, lui abbassò le braccia e rispose: " Ho fumato solo un po' d'erba, ma ci sono "
" Kurt " feci
" Lo so che... ma davvero, è solo un po' d'erba nulla di più " rispose, io non sapevo d'avvero cosa fare, lui allora sorrise e chiese: " Colazione già fatta? "
" No " risposi, lui allora mosse lo scatolo e a me non restò che aprire di più la porta.
Sistemai il tavolo e preparai la macedonia mattutina. In realtà facemmo colazione in silenzio, non parlammo
molto, io non sapevo davvero cosa dire mi veniva solo da piangere però mi trattenni. " Comunque... auguri "
dissi di punto in bianco, lui mi guardò e disse: " Rosy... "
" No, tranquillo. Certo saperlo per via televisione... " dissi io
" Rosy... " disse
" Dici che sono tua amica e poi... poi mi dici quelle cose, mi allontanarmi, mi ignori, poi mi lasci messaggi a metà, poi ti sposi e non dici nemmeno, io... "
" Rosy... io... è difficile, non sai... quanto sia difficile la mia vita " disse
" Una volta mi dicevi tutto " dissi
" Una volta tu per me c'eri sempre " disse
" Kurt io ci sono per te, tu mi hai allontanato, ti ho chiesto di passare del tempo con me e tu... tu... mi hai detto che non stava bene, mi hai detto di starti lontano, io l'ho fatto, me lo hai chiesto tu " gli dissi
" Non era quello che... che volevo " disse
" Allora cosa vuoi? " chiesi
" Non lo so... non so nemmeno io più cosa voglio " rispose " Niente è come lo immaginavo, io... io so solo che a te tengo da morire e che non voglio perderti. E so che tu... io mi sono sposato e tu...tu non c'eri... non c'eri. Il giorno più importante della mia vita e tu? Tu non eri con me "
" Kurt nemmeno lo sapevo " dissi
" È colpa tua " accusò lui, io allora lo guardai e chiesi: " Colpa mia? "
" Sì, tu hai smesso di venire con noi " mi rispose con tono pedante
" Avevo da svolgere un altro tipo di lavoro " dissi
" No, tu hai deciso di sparire dalla mia vita " dissi
" No, tu mi hai detto di farlo ed io ti ho accontentato " gli dissi " Io ti ho detto che la mia porta è sempre aperta, tu mi hai tolto anche il saluto. Poi una mattina ti svegli, decidi e... e fai sempre sentire in colpa me. Mi hai quasi supplicato di starti lontana ed io ti ho accontentato, ora non puoi prendertela se non c'ero al tuo matrimonio, poi se volevi potevi chiararmi prima "
" In realtà ce la siamo pensata e l'abbiamo fatto, la sera prima per l'indomani. Una fuga romantica. Non ricordo praticamente nulla se non che penso ( sono sicuro veramente ) di essermi divertito e di aver passato la
luna di miele più spassosa delle lune di miele " disse
" Sono contenta per te! " gli dissi alzandomi per sparecchiare
" Non essere accondiscendente! " esclamò
" Non lo sono infatti " ribattei
" Comunque mi sono sposato e tu e Krist non c'eravate " disse, io lo guardai e chiese: " Krist e Shelli non non
c'erano? "
" No, no, solo Dave, non lo sapevi? " rispose
" No " risposi ed era la verità
" I miei due migliori amici in assoluto sulla terra, non c'erano " disse con tono triste
" Beh non posso giustificare Krist, io... come già detto, non ne avevo idea e anche quando non avrei fatto in
tempo ad arrivare " insistetti
" Comunque ti ragguaglio, fra qualche mese diventerò anche papà " mi disse, io allora restai di sasso. Con loro le voci di corridoio erano davvero vere! Lui mi guardò e io allora dissi: " Doppi auguri allora oggi! " poi non riuscendo a trattenermi chiesi: " Non avete perso tempo vedo, vero? "
" In realtà è venuto prima, Courtney è incinta da tipo due mesi " rispose, io non sapevo davvero cosa dire, pensai solo che tutti e due fossero dei pazzi. Tuttavia cercai di restare indifferente così dissi: " Beh... una moglie ed un figlio è... è grandioso "
" Sì, ma c'è qualcosa che lo è meno " disse mangiando un donuts
" Cosa? " chiesi simulando indifferenza
" Il fatto che tu non lavori più con noi " disse, io lo guardai e lui disse: " Me l'ha detto Goldberg ieri. Devo dire che hai fatto le cose per bene... i Guns'n'Roses! Proprio un pungo in faccia " era calmo ma si capiva che la cosa gli rodeva da impazzire, io allora guardai in basso e dissi: " Dio Kurt non... ho chiesto di essere riassegnata solo per fare carriera e per arricchire il curriculum e c'erano solo loro e... ci ho riflettuto... ma è stata
una decisione puramente professionale. E comunque non penso di dover giustificare le mie decisioni lavorative come tu non lo devi fare con quelle sentimentali " poi per addolcire un po' aggiunsi: " E comunque sono stata in vacanza te ne avrei parlato prima possibile. ", lui non rispose e allora io mi sedetti. Restammo solo in silenzio. Lui allora sbuffò e fece: " Tu dici che la tua porta è aperta, ma poi non mi accetti per quel che sono "
" Come scusa? Io ti accetto per come sei e per chi sei. Ti accetto se ti vesti da femmina, se ti tingi i capelli di fucsia, se ti metti lo smalto sulle unghia delle mani, ti accetto se ti vesti male, ti accetto se mangi schifezze, se non vuoi vedere Axl Rose, se critichi gli Aerosmith. Accetto il tuo perenne malumore, il tuo umorismo, le tue idee... " gli risposi
" Non accetti... " fece, io allora lo interruppi e dissi: " Cosa non accetto? I tuoi vizi? " lui non mi rispose e quindi continuai: " Non posso accettare i tuoi vizi. Stai diventando schiavo di quella merda. Mi spaventa, mi terrorizza. Lo capisci il male che ti fa? Lo capisci che ti può uccidere? Lo capisci o no che ne puoi morire? Non posso accettarlo "
" Mi dai già per morto! Per tua informazione stiamo avviando un processo di disintossicazione " disse nervoso
" Ne sono contenta " dissi con sincerità
" E non è l'unica cosa che non accetti " continuò
" Cos'altro non accetterei? " chiesi
" Non accetti Courtney " rispose, io allora sorrisi per l'assurdità della situazione e dissi: " Cosa? Ma davvero? Non me l'hai mai nemmeno presentata " lui allora si rese conto di cosa aveva detto e io dissi: " Non ho motivo di non accettarla "
" Non è vero! " esclamò " So bene che tu sei tra quelli che... "
" Kurt io sono dalla tua parte. Lo vuoi capire o no? Ma se devo essere sincera... non ho un'impressione proprio positiva di lei, ma tranquillo non tenterò di < aprirti gli occhi >, sei grande a sufficenza per rendertene conto da solo " dissi
" Visto? Lei non sta con me solo per interesse, abbiamo veramente tante cose in comune " sbottò
" Me le hai già dette queste cose " dissi " Quando mi hai detto che non era il caso... anzi che non stava bene che ti frequentavi con un'altra donna dato che eri impegnato, nemmeno in amicizia. Ora però sta bene lasciare tua moglie incinta di tuo figlio per andare a fare colazione con un'altra ragazza anche se in amicizia? Ora sta bene? "
" Oddio, ti ho già detto... "
" No, non l'hai fatto perché non hai mai nemmeno finito un messaggio in segreteria. Li ho ascoltati e ora
dimmi che non te ne ricordi "
" Sono venuto per fare pace non per litigare " disse
" Ma vedi Kurt noi ultimamente litighiamo soltanto " dissi io
" Sei tu... sei tu che hai smesso di ascoltarmi " disse
" No, sei tu che hai smesso di parlarmi " dissi poi respirai " Ma è giusto così, ora hai una moglie. Deve essere lei ad ascoltarti, ad accoglierti, non io "
" No " fece lui avvicinandosi a me, io mi allontanai e lui disse: " No, Rosy ho bisogno di te, Dio solo sa quanto! ", io allora sospirai e dissi: " Kurt hai ciò che volevi, io... io non ti servo "
" Rosy... non sei un oggetto! Non mi servi? Si dice di una cosa non di una persona. E poi... e poi io non ti ho
mai cercata solo per il comodo. Ti voglio bene e non cerco per il comodo chi voglio bene. Per chi cazzo mi
hai preso? "
" Per un ragazzo che penso di non conoscere più. Cosa devo pensare? Mi ignori, poi ci ripensi ed eccoti qui
da me. Mi sono sentita rifiutata, mi sono sentita male e sono anche adesso confusa, non ti capisco, mi prendi
in giro? Per la miseria Kurt! Mi hai voltato le spalle, nemmeno più un saluto. Mi hai detto di starti lontano... "
" Beh non ce la faccio! " salto su
" E invece forse è meglio se ci riesci. Io mi sto sforzando " dissi, lui fece per ribattere quando si sentì " Kurt
forse è meglio che vai via " noi ci voltammo e vedemmo George, io allora voltai il viso dall'altro lato e Kurt
fece: " Rosy " ma io mi nascosi il viso fra le mani e sentii George raggiungermi. " Per piacere Kurt... vai " lo sentii dire mentre cercavo di mantenere la calma, io allora vidi Kurt muoversi con imbarazzo e tirare fuori qualcosa dalla tasca ( sicuramente sigarette pensai ), era un pacchetto allegro e vivace, lo poggiò sul tavolo e disse: " Per quel che vale " e poi andò via.

Angolo autrice
Rosy è proprio incavolata

This Is My Kurt CobainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora