Let's party

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La festa era esattamente come la immaginavo. Caotica, disordinata e noiosa. C’era tutto il gruppo dei tossici, il gruppo dei weed-lover, il gruppo degli alcolizzati, il gruppo dell’amore libero e gli scartati che si mischiavano un po’ qui ed un po’ lì.
Io e George stavamo insieme a dei suoi amici, molto simpatici. Stavamo scherzando sulla finale del Super
Bowl a cui nessuno era interessato quando partì la canzone YMCA, George allora batte le mani e disse: “ Questa la dobbiamo ballare! “ un grandissimo < No > uscì dalle nostre labbra, ma lui non era un tipo che si arrendeva facilmente così mi strinse il polso e fece per trascinarmi. “ Io ti ho promesso due ore, ma tu mi devi un ballo “ mi disse, così mi lasciai trascinare anche se controvoglia. La verità era che io e George adoravamo ballare assieme, ci divertivamo un mondo. Io una pessima ballerina, lui un ottimo ballerino, ci compensavamo. “ Visto che ti stai divertendo? “ mi chiese durante l’ultima battuta, io gli feci una linguaccia e gli risposi: “ Ma lo sai che con te mi diverto sempre e ovunque “, proprio in quel momento la canzone finì ed io per indietreggiare male andai a spintonare qualcuno.
Ridendo mi voltai per chiedere scusa, “ Hey che coincidenza! “ mi sorprese Krist, io sorrisi e sentii George
avvicinarsi, “ Anche tu qui! “ esclamai
“ Sì sì, ci siamo tutti! “ esclamò guardandosi intorno “ Lei è mia moglie Shelli “ io le strinsi la mano e lui disse: “ Lei è Rosemary, un’ex compagna di scuola di Kurt, coincidenza lavora alla Geffen “ lei allora sorrise e suo marito disse: “ Comunque gli altri? “
“ Hey ciao! “ salutò Dave all’improvviso, io ricambiai e due secondi dopo si sentì “ Hey, perché vi siete bloccati? “ tutti e due risero, Krist allora si girò e disse: “ Vedi un po’ chi c’è qua! “, allora si fece avanti Kurt che stringeva una ragazza super sorridente, lui allora sorrise e mi salutò, io ricambiai e lui disse: “ Anche tu alle feste quindi! “
“ Costretta! “ dissi, capii a cosa si riferiva, lui allora ridacchiò e disse: “ Comunque lei è Tracy, la mia ragazza “ noi ci presentammo e allora mi girai verso George e dissi: “ Lui è George, non so se Kurt lo ricorda “
“ Di vista! “ disse
“ Comunque - mi rivolsi a George - loro... “, lui invece si presentò da solo e giusto per farci quattro risate mi sfottè un po’. “ Beh... comunque semmai ci si bacca in giro “ esclamarono Shelli e Tracy.

Nonostante io fossi una semplice segretaria trovavo stimolante parlare con gli amici di George che erano tutti
degli eccellenti professionisti.
“ Come ambiente quello della Geffen è davvero stimolante, ti spinge a crescere “ mi disse Josh, il ragazzo che mi aveva fatto avere il lavoro, io annuì e dissi: “ Stiamo cercando un nuovo gruppo e il signor Goldberg mi ha tenuta veramente tanto in considerazione “
“ Te l’ho detto, fatti vedere e vedi che lì dentro puoi diventare qualcuno “ mi disse
“ Davvero ci sto credendo ora “
“ Lo so a sentirlo è incredibile! “ esclamò, George si avvicinò con due coca - cole e me ne porse una, “ Allora
conversazione stimolante? “ ci chiese, noi annuimmo e Josh all’improvviso chiese: “ State cercando un nuovo
gruppo?”
“ Sì “ confermai
“ Non lo credevo possibile! “ esclamò
“ Sono entrati i ‘90 quindi... “
“ Certo! “ confermò lui, io allora allargai le mani e George mi trascinò da parte, io lo guardai stupita e lui mi
disse: “ Lo so che ti avevo promesso due ore “ io guardai l’orologio e dissi: “ Beh... manca ancora un quarto
d’ora “
“ Sì è che... “ fece lui imbarazzato
“ Se vuoi stare di più ok “
“ Non è nemmeno questo “
“ Vuoi andare via adesso? Ok, non c’è problema “
“ Nemmeno, è che... “ disse poi mi girò un po’ e mi chiese: “ Lo vedi quel porcone lì? “ io mi voltai, ma lui mi riprese perché l’avevo fatto troppo rapidamente e con calma mi fece capire di che stava parlando, io lo guardai e lui disse: “ Ho seria intenzione di provarci solo che... “
“ Senti chiamo un taxi e vado via, così tu... “ dissi
“ Non lo dire nemmeno per scherzo, non ti lascio andare sola “
“ Fermo un taxi o lo chiamo prima “
“ E se il tassista è un pervertito? “ chiese
“ George dai... “
“ Non ti faccio tornare sola a casa “ sentenziò fissando di tanto in tanto quel ragazzo, io lo guardai con sguardo allusivo e lui disse: “ Smettila non sono così puttana! “ io risi e chiesi: “ Quindi cosa vuoi? Quale essere tua richiesta? “
“ Beh... se magari mi puoi concedere... più di due ore? “
“ Tipo una mezz’oretta? “
“ È indefinito “ mi rispose, io alzai gli occhi al cielo e lui prendendomi le mani mi disse: “ Mi piace tanto e
non era previsto, non so nemmeno chi sia “
“ Non è una bugia giusto? “
“ Giusto “
“ Giura “ gli dissi, lui mi strinse il mignolo e disse: “ Giuro “, era stato troppo deciso e sicuro quindi non
mentiva. Io non gli risposi e lui allora mi abbracciò e mi chiese: “ Non ti secca se per un po’ ti abbandono? “
“ No “ risposi sospirando, lui sorrise, mi abbracciò, mi diede un bacio sulla guancia e disse: “ Ti voglio un
mondo di bene! "
“ Sì, lo so. Anche io “ dissi sorridendo e lo osservai allontanarsi.
Anche tutti gli altri erano occupati in altro e qualcuno era anche andato via. Mi avvicinai al tavolo del buffet,
mi riempii una ciotola di schifezze varie e prendendo una bottiglietta di coca cola in cui infilai giusto per
sfizio una cannuccia, mi rifugiai in terrazza dove occupai una poltroncina da piscina, la cui presenza era inspiegabile. Mi sistemai la ciotola, poggiai la coca cola sul tavolino e aprii la borsa da cui estrassi il tascabile
di Cime Tempestose e mi misi a leggere fino a che però non venni distratta da una piccola scaramuccia da dentro che mi impedì di trovare nuovamente la concentrazione, quindi posai il libro in borsa, mangiai alcune patatine riprendendo in mano la mia coca cola.
La sorseggiavo lentamente osservando il paesaggio quando sentii la vetrata aprirsi ed un ragazzo imprecante uscirne. Con la punta dell’occhio lo vidi poggiarsi alla ringhiera visibilmente nervoso. Mi sembrò di riconoscere Kurt ed osservandolo meglio era proprio lui. Quindi sorrisi e con la cannuccia iniziai a fare le bolle più rumorose della storia delle bolle. Lui allora si voltò ed io scoppiai a ridere di cuore. Il mio modo per attirare l’attenzione, originale no?

This Is My Kurt CobainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora