Chiese spiegazioni inutilmente, la zittii con un semplice "scusa", lei sorrise ed allora capii il senso di tutti gli sforzi che avevo fatto per lei....
Daniel
Le spiegai che non volevo fare lo stronzo con lei, che ero stato un idiota e senza troppe parole lei mi perdonò. Io la guardai confuso, bastava così poco per lei? Era davvero così buona?
Lei mi raccontò un po' di se, del suo amore per i viaggi e di una sua strana tradizione legata ai libri. Era una ragazza particolare, da troppo tempo non frequentavo una ragazza a cui piacesse leggere, anche perché erano sempre meno...
Notai in lei una certa curiosità riguardo la mia vita ed istintivamente iniziai a sollevare un muro tra noi, lei sembrò accorgersene e rimase in silenzio per un po'. Ricordai a me stesso che quella era un'opportunità, forse la mia unica, per chiederle scusa e cercai di "recuperare" la serata. Ordinammo e chiacchierammo un po', ma non con la stessa leggerezza di prima. Mi rimproverai e pensai ancora una volta di essere un idiota. Dimenticai lo scorrere del tempo ma dall'aria seccata della cameriera capii che doveva essersi fatto tardi. Ci alzammo e decisi che era ora di andare, non volevo che il giorno dopo fosse arrivata a lavoro a pezzi.
Non capivo neanch'io, perché tutte queste preoccupazioni, era solo una ragazza conosciuta da poco ma che mi aveva bruciato il cervello. La salutai e lei mi ringraziò tipo 100 volte, mentre continuavo a ripeterle che per me era stato un piacere.
Uscii dall'hotel e l'aria pungente mi risvegliò dal mio vortice di pensieri, non volevo ancora tornare a casa, passeggiai e pensai un po' alla serata ma soprattutto a lei, nonostante cercassi di non ammetterlo a me stesso lei mi aveva colpito ...Cris
Presto il locale si svuotò e rimasi sola fino a quando vidi venire verso di me lui, quel ragazzo! Pensai per un secondo di avere le allucinazioni ma poi sentii un'ondata di profumo travolgermi e capii che era davvero lui. Cosa ci faceva qui? Perché aveva quell'aria sognante mentre mi guardava? Ero confusa ma continuai ad osservarlo quasi come se volessi la conferma di averlo davanti e nel frattempo cercai di "decidere" se essere felice di vedere quel ragazzo oppure no. Ebbi la risposta alle mie domande quando lui disse "scusami" e iniziò a darsi dello stronzo e dell'idiota, fu allora che capii. Daniel(finalmente sapevo il suo nome) era un bravo ragazzo, ma uno di quelli che si rifugiano dietro la loro maschera da duro. Iniziammo a parlare e presa dalla curiosità inizia a fargli alcune domande senza però rendermi conto del fatto che lui aveva cambiato atteggiamento, adesso era più freddo, non voleva parlare di sé... Rimasi zitta per un po' con l'entusiasmo che oramai era solo un ricordo.
Notai che anche lui si era accorto dell'atmosfera pesante e stranamente fu lui a riaprire la conversazione che comunque non era più la stessa di prima. Era tardi, quindi uscimmo dal ristorante dell'hotel e tornammo alla reception.
Ci salutammo e lo ringraziai, avevo capito che non era proprio il tipo adatto a queste cose. Salii in camera,misi il pigiama e mi precipitai tra le coperte. Ero stanca e presto mi addormentai, ancora una volta pensando a Daniel...._______________________________________
Buonasera a tutti,ecco un nuovo capitolo. Spero vi piaccia, fatemi sapere! 😘
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Gli anni vissuti con te
RomanceAmare e viaggiare sono due cose compatibili? Due persone possono stare insieme e lottare veramente ogni giorno per difendere il proprio rapporto? Il dolore può unire e separare le persone ma, l'unico modo per scoprire come finirà é lanciarsi contro...