<<Si può sapere perché devi fare sempre come ti pare!?>>
<<Perché sennò non sarei io!>>
<<LUPINNNN!!!>>
Jigen e Lupin in questo momento si trovano a correre su dei tetti seguiti da Zenigata, tutta colpa dell'uomo con la giacca rossa che ha cercato di rubare una collana in un museo non poco distante dal villaggio in cui si trovano a sostare.
<<Tu e le tue maledette idee!>> urla Jigen mentre spara all'indietro
<<Ti ho già chiesto scusa! Attento a non colpire Zazá!>>
<<Ma se lo colpisco almeno alla gamb->>
<<No!>>
Il sicario si gira verso l'amico, i suoi occhi neri incontrano quelli color nocciola dell'altro che gli dicono chiaramente in modo serio di non sparare all'ispettore, sbuffa rimettendo la pistola apposto, sul volto di Lupin si riforma un sorriso prima di prendere il compare e buttarsi di sotto.
<<LUPIN! JIGEN!>> urla Zenigata da sopra al tetto con un filo di preoccupazione nella voce
I due ruzzolano giù per una discesa di un boschetto prima di cadere in un lago o forse stagno, sbattono entrambi le teste e ben presto il lago inizia a colorarsi di rosso.
Actarus guarda Gallauco trasportare delle casse.
<<Ehi Gallauco è quello il figlio della tua fidanzata?>> chiede un suo amico
<<Si>> risponde felicemente l'altro guardando il bambino
Oggi l'uomo aveva deciso di portare con sé Actarus al lavoro con grande disapprovazione della madre, quando il bambino ha saputo che i due si sarebbero sposati diciamo che non era preparato, non ha mai avuto una figura paterna accanto ma solo il nonno; nonostante questo ha deciso di dare una possibilità a Gallauco tanto nel caso non gli piace può sempre fare in tempo a cacciarlo. In questo posto ci sono tantissime persone e sembrano tutte contente di sapere che Gallauco si è finalmente sistemato, da come il bambino è riuscito ad intuire l'uomo era un don Giovanni prima di conoscere la madre.
<<Ehi Actarus vieni qui>> Giuliano lo chiama, uno degli amici fidati di Gallauco...bhe in realtà sono tutti amici fidati qui
Il bambino si alza dalla cassa dove era seduto e si avvicina all'uomo
<<Riesci a portare questa piccola cassa?>> chiede sorridendo ed indicando una piccola cassa di legno quadrata contente quattro/cinque bottigliette di acqua
Actarus lo guarda <<Certo>> dice per poi alzare la cassa e trasportarla verso il furgone
Tutti quanti lo guardano sorridendo, una volta che il bambino appoggia la piccola cassa di legno sopra il furgone Gallauco lo prende in braccio.
<<Guardate mio figlio quanto è forzuto!>> lo elogia davanti ai suoi amici che applaudono e gli danno ragione
"Mio...figlio?..." Pensa il bambino, nessuno oltre a sua madre l'ha mai chiamato figlio, non che non gli piaccia ma non è abituato, Gallauco lo guarda e Actarus lo abbraccia.
<<Ehi da dove viene tutto questo affetto?>> chiede l'uomo scherzosamente
<<Io non ho mai avuto un papà>> ammette il bambino
A quelle parole tutti gli uomini si bloccano sorridendo, ma non dei sorrisi finti oppure forzati, no, dei sorrisi genuini e gioiosi. Possono sembrare un branco di idioti che puzzano di sudore ma sono le persone con più cuore che Actarus abbia mai conosciuto (oltre alla madre e al nonno ovvio).
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My pain, my problem! ~🖤Jigoe💙
FanfictionLupin ha in mente di rubare un oggetto che vale milioni, questo viaggio sarà come una vacanza-lavoro fino in Giappone e Jigen sente delle strane fitte al petto ogni volta che Goemon rimane da solo con Fujiko... Non so scrivere le trame delle mie sto...