5~ Quello che non sai

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Una mano viene sbattuta con forza sul tavolo facendo cadere il piccolo barattolo di penne che vi era posizionato sopra, Jigen apre un occhio notando la figura di Lupin pensierosa e imprecando mentalmente decide di impicciarsi dei suoi affari.

<<Qual'è il problema?>>

<<Non riesco a trovare un modo per entrare in quel posto senza essere aggredito dalle guardie!>>

<<Prova a chiedere aiuto a papà>> Fujiko ridacchia alla sua stessa affermazione continuando a colorarsi le unghie con il suo lucente smalto rosso

Lupin alza lo sguardo con un misto di rassegnazione e "rabbia" <<Hai idea di quello che hai appena detto Fujiko!? Quello non ci aiuterà mai...>>

Il sicario alza gli occhi al cielo grattandosi la testa è riposizionando il suo capello sulla nuca facendogli coprire gli occhi come sempre dopo tutto. Da una pacca sulla spalla all'amico e poi si siede accanto a lui.

<<Potremmo provare con un imboscata>>

<<Non credo funzionerà>> il ladro riguarda la cartina <<Qui intorno al "palazzo" è ricoperto di guardie e Zazá le ha aumentate da quando quella ser- quella mattina mi ha beccato lì...>>

<<Certo che sei stupido Lupin caro>> la bellissima donna, che ha appena finito di mettersi lo smalto, gli tira un giornale arrotolato in testa e Lupin geme di dolore per un secondo per poi lasciarsi cadere di testa sul tavolino

<<Sarà più complicato del previsto>> ammette infine continuando a rimanere con il volto rivolto verso il tavolino di legno

<<E questo caldo non aiuta>> aggiunge Fujiko tirando fuori quattro ghiaccioli dal concelatore <<Tenete li ho comprati qualche giorno fa>>

Lupin alza la testa di scatto rubando subito il ghiacciolo all'amarena, per un attimo la donna lo rimprovera decendogli che quello era il suo gusto preferito ma quando vede che l'uomo già ha iniziato a mangiarlo si arrende prendendo quello all'arancia. Jigen prende gli ultimi due rimasti, si alza ed esce fuori notando la figura di Goemon meditare in mezzo al giardino, esce lasciando Fujiko e Lupin ad insultarsi come due bambini delle elementari.

<<Ehi samurai>> chiama il sicario paggiamdogli un amano sulla spalla

Goemon si limita ad aprire un occhio che poi ricade sui ghiaccioli ormai gocciolanti.

<<Ti ho portato qualcosa di rinfrescante>> dice sedendosi accanto a lui <<Che gusto vuoi?>>

Il samurai ricontrolla i ghiaccioli che il compagno gli ha messo davanti agli occhi, passa lo sguardo più volte da uno all'altro.

<<Se non ti dispiace io prendo questo viola...anche se non so quale gusto sia>>

Jigen ride <<È al martillo>> l'altro annuisce <<Comunque meglio mi hai lasciato quello al limone, sai è il mio gusto preferito>>

Goemon sorride iniziando a mangiare il suo ghiacciolo, il compagno rimane bloccato per qualche secondo mentre il suo cervello iniziava a creare diverse immagini, si può dire, non adatte ad un pubblico -18. Quando il samurai si gira verso di lui Jigen sente che le sue guance stanno emanando troppo calore e che sia abbastanza visibile ai suoi occhi.

<<Non lo mangi? Guarda che si stava sciogliendo>>

<<Eh?- si- io- mangio>> riuscì ad uscire dalla sua bocca voltandosi dando le spalle all'altro

Girandosi nota gli occhi di Nana che lo fissano, la donna si limita a ridacchiare senza farsi sentire e a fargli un occhiolino. Lei sa qualcosa che Jigen sembra non capire...

My pain, my problem! ~🖤Jigoe💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora