11~ Non lasciatemi...

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<<Tu sei Actarus?>>

Il bambino alza gli occhi annacquati di lacrime vedendo una donna dal fisico robusto con una sigaretta tra le labbra e dai capelli rossi.

<<Dalle lacrime deduco di sì...>> sospira allungando una mano verso il piccolo che trema dal freddo

<<Perché dovrei fidarmi di te? Neanche ti conosco, vattene!>>

Actarus si alza di scatto guardandola male e stringendo la cinghia del borsone tra le mani

<<Tesoruccio se volevo rapirti o farti del male già l'avrei fatto fidati>> ammette la donna buttando fuori dalla sua bocca del fumo <<Mi chiamo Angeline e sono una vecchia amica di tuo nonno>>

<<Ora capisco perché sei vecchia, hai la sua stessa età>>

Neanche il tempo di fare qualcosa che la guancia di Actarus viene colpita da una delle mani, precisamente quella con gli anelli, della donna.

<<AHIA PERCHÉ L'HAI FATTO!?>> per il dolore i suoi occhi aumentano il numero di lacrime

<<Hai finito di piagnucolare? Sei il nipote di Mike davvero!? Lui non avrebbe mai insegnato ad un uomo che porta il suo stesso cognome a piangere!>> lo rimprovera guardandolo male

<<TU NON SAI NIENTE DI LUI! NON SAI NIENTE DI ME!>> Actarus urla con rabbia mentre si tocca la guancia

<<Di te non saprò niente ma di tuo nonno so quanto basta anzi troppo, e porta più rispetto per una persona più grande>>

Angeline lo prende per il braccio trascinandolo in una macchina vintage, dopo una mezz'oretta arrivano davanti ad una casa color rosa confetto.

<<Allora ragazzino questa d'ora in poi sarà la tua nuova casa, ci sono molte persone che non vedono l'ora di conoscerti, molti bambini della tua stessa età e->>

<<Io voglio la mia mamma>>

Il silenzio cala nel veicolo, la donna riesce a vedere il volto spento senza emozioni di Actarus, diversissimo del bambino allegro di cui il migliore amico gli descriveva nelle lettere che gli mandava ogni mese.

<<...Actarus...non fare il finto tonto, io non sono come tuo nonno, non ti tratterò come un bambino ma come un adulto...>>

<<Perché mi hanno abbandonato?>> rieccole...le lacrime che quella donna e lo steso Actarus tanto detestano sono tornate all'attacco intrappolando gli occhi di quest'ultimo <<Avevano promesso che sarebbero rimasti sempre al mio fianco>>

Angeline stavolta non schiaffeggia il bambino, tantomeno lo rimprovera, lei è sempre stata orfana (come il nonno di Actarus dopotutto) non è mai stata adottata per colpa del suo carattere peperino come si suol dire quindi non sa cosa si prova perdere le persone che si amano (o meglio prima che il migliore amico  morisse per colpa di una pistola) ma sa esattamente cosa si prova a rimanere da soli.
La donna scende dal macchina andandosi a sedere ai posti dietro vicino al bambino, quest' ultimo si sposta subito e gira la testa cercando di nascondere le lacrime invano.

<<Actarus...guardami>> Angeline prende il suo viso tra le mani asciugandogli la lacrima appena scesa <<Tua madre non vorrebbe vederti così neache tuo nonno, tantomeno Gallauco>>

<<Io voglio solo riaverli qui con me>> riesce a dire tra i singhiozzi

<<Lo so amore...>>

My pain, my problem! ~🖤Jigoe💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora