10. "Chloe, sono davvero il diavolo"

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Pov's Chloe

Sono appena rientrata dal lavoro sono stremata.
La prima cosa che faccio è chiamare Lucifer, ma non risponde.
<< Ok Lucifer Morningstar mi vuoi fare davvero preoccupare>> penso nella mia testa all'ennesima chiamata senza risposta.
Decido di andare nel suo attico.

Appena le porte dell'ascensore si aprono vedo un uomo disteso a terra privo di vita e Lucifer tutto sporco di sangue.
Resto pietrificata per un paio di secondi
Poi decido di parlare

C<< Lucifer>>

Lui si gira verso di me in una valle di lacrime.
Sono sempre più confusa. Non posso credere che Lucifer abbia ucciso quell'uomo.

C<< Lucifer, ti prego dimmi che è successo>> cerco di farlo parlare

L:<< Chloe.... Ho....ho... >>
C:<< hai??>> Lo incito
L:<< ho ucciso mio fratello>> dice per poi crollare a piangere

Mi pietrifico, i miei sospetti sono veri. Lui continua a piangere ininterrottamente. Dentro di me sentimenti contrastanti si fanno strada. Ma poi decido di abbracciarlo e dirgli quello che veramente penso

C:<< so che ci sarà una spiegazione a tutto questo, adesso calmati e poi mi spieghi...ok??>> Dico guardandolo negli occhi pieni di lacrime
L:<< ok>>

Prende il telefono e si allontana con una bottiglia di whisky tra le mani.
Dopo un paio di minuti spunta Amenadiel
Lucifer lo abbraccia implorando perdono per ciò che ha fatto, Amenadiel lo consola.
A:<< Luci, non ti preoccupare ci penso io>> dice
Poi avvolge il corpo del fratello in un lenzuolo e lo porta via.

Lucifer prende un'altra bottiglia di whisky dal suo bar e poi si siede vicino a me.
L:<< Chloe, meriti una spiegazione>> dice guardandomi
C:<< ok, però magari questa la posiamo>> dico togliendogli la bottiglia
L:<< inizio dal principio... All'alba dei tempi mio padre mi cacciò di casa perché mi ribellai a lui e mi mandó a governare l'inferno, mia madre non ha smosso un dito per difendermi e da quel giorno iniziai ad odiare entrambi.
All'inferno non facevo altro che torturare le anime nei loop infernali formatosi dai loro sensi di colpa.
Le anime non facevano altro che urlare o piangere e a me questa cosa non piaceva tanto, mi sentivo un mostro.
Un giorno mio padre lasciò mia madre e spedisce anche lei lì.
Nel 2011 decido di ribellarmi nuovamente a mio padre e venire qui sulla terra per prendermi una vacanza.
Fino a quando quella sera non sei venuta qui a Lux e mi hai fatto perdere letteralmente la testa.
Mio fratello Amenadiel ha cercato in tutti i modi di riportarmi a casa, ma io non ho ceduto.
Adesso mia madre vuole riallacciare i rapporti, così gli ho permesso di rimare qui.
E Uriel voleva riportarla a casa oppure avrebbe ucciso te, per impedire ciò ho dovuto uccidere lui.
Ma io non volevo... Chloe...non volevo.>> Dice iniziando a piangere
Io non sto capendo niente con tutte queste metafore
C:<< Lucifer da quello che ho capito hai dei seri problemi in famiglia, però ti prego per farmi capire qualcosa adesso devi mettere di lato tutte le metafore sul diavolo>>
L:<< Chloe non sono metafore>>
Inizio ad agitarmi
C:<< Lucifer ti prego ho bisogno della verità, ti prego>> urlo
L:<< Chloe te l'ho appena detto>> agitato
C:<< ma come faccio a credere a tutta sta storia? A tutte queste metafore, come posso credere a ciò?>> Urlo ancora
L:<< va bene, tu mostrerò la verità allora>> dice lui

Il suo viso inizia a diventare rosso, come ustionato, io resto di sasso, non riesco a muovermi, né tanto meno a parlare.
L:<< Adesso mi credi?>> Dice lui
C:<< è.... è .... è tutto vero>>
L:<< si, Chloe io sono davvero il diavolo>> dice

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