Suonò l'ultima ora e uscii dall'aula di musica notando subito Nick che beveva da una bottiglia d'acqua,dopo qualche secondo a fissarlo distolsi lo sguardo dopo aver incrociato il suo e andai verso l'uscita
Nick: ancora non mi hai detto qual è il problema
Sbuffai
Ginevra:io e Luke..non stiamo più insieme
Nick:come non state più insieme??
Mi pizzicarono gli occhi
Ginevra:non stiamo più insieme,punto.
Si mise di fianco a me mentre uscivamo
Nick:cos'è successo?
Mi fermai e lo guardai con gli occhi lucidi un po incerta se dirglielo
Ginevra:mi ha..mi ha tradita
Abbassò lo sguardo
Nick:che stronzo
Ricominciai a camminare e vidi Lucy prendere per il braccio Nick baciandolo
Arrivata a metà strada da casa sentii una goccia sulla testa e poi una sulla guancia e poco dopo mi ritrovai tra migliaia di gocce così alzai il cappuccio e cominciai a correre verso casa,ma fu comunque inutile perché arrivata davanti alla porta di casa ero fradicia
Marta:Oddio sei tutta bagnata!
Ginevra:davvero?Non l'avevo notato
Dissi sarcastica e lei sbuffò tornando in cucina e capendo che ancora ce l'avevo un po con lei
Giovanni:hei bellissima è meglio che ti asciughi
Ginevra:ciao papà
Dissi alzando gli occhi al cielo e salii in camera prendendo dei vestiti per poi fiondarmi nell'acqua calda della doccia e con la canzon "determinate" a tutto volume uscii dalla doccia,mi asciugai e indossai i pantacollant neri e il maglione largo che avevo preso.
Consumai tutto il pomeriggio,per una volta senza compiti,a guardare alcuni dei miei telefilm preferiti finché i miei non andarono via per cena e mi preparai la cena arrangiandomi con un po di insalataDriiin driiin driiin
Cominciò a suonare il telefono di casa e risposi quasi subito dopo aver finito l'insalata
Ginevra:pronto?
Nick:ciao..
Ginevra:Nick?
Nick:si
Ginevra:che c'è?
Nick:ehm..forse oggi invece di pensare solo a quanto Luke sia stato stronzo avrei dovuto anche pensare a te,a come stavi e con questo volevo solo dirti che mi dispiace e che se ne hai bisogno puoi venire a cercarmi ci sarò sempre..per te
Sorrisi per le sue parole,ma sentii come una pugnalata al cuore e mi irrigidii un po
Ginevra:ok,adesso vado ciao
Forse un po troppo rigida?
Gli attaccai prima che potesse parlare,forse quella "pugnalata al cuore" era una specie di allarme per avvertirmi di non fidarmi troppo di lui dopo tutto quello che ha fatto e non mi spiegai neanche come facesse a conoscere il numero di casa mia
I giorni passarono così veloci che ormai avevo perso il conto e mi ritrovai in ospedale,niente di grave..è solo che in quel periodo non mangiavo molto ma non per depressione o cose così,solo questione di tempo infatti mi mancava il tempo per fare le cose..la mia routine era:scuola,studio,doccia,cena(non sempre),letto.
STAI LEGGENDO
Pel di carota
Roman pour AdolescentsGinevra aveva quindici anni, sin da piccola era presa di mira dai bulli della sua scuola soffrendoci molto fino a quando non partì per Bristol, dove la sua vita cambiò radicalmente. La storia sarà in revisione per un po', perché la sto aggiornando m...