~23~

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E così pure noi finalmente riuscimmo a stare insieme.
Non eravamo una coppia normale, come tutte le altre, ma questo a noi non importava.
Il nostro amore era al di fuori della normalità, era infinito ed eterno.
Passò circa un anno da quel giorno in cui mi fece a tutti gli effetti sua e dopo vari ostacoli che la vita aveva in serbo per noi, finalmente Alex mi chiese di sposarlo.
Ovviamente scoppiai a piangere, ma annuì con la testa per farli capire che la mia risposta era un sì!
Il giorno del mio matrimonio me lo ricordo perfettamente.

*flashback*
Era mattina e io mi svegliai con un sorriso a trentadue denti.
Avevo dormito a casa di mio padre quel giorno, così io potevo prepararmi, mentre Alex si preparava a casa sua.
Non sapevo se era più agitata io o mio padre, perché anche dopo quello che è successo, lui accettò il fatto che Alex era l'uomo che volevo affianco per tutta la mia vita.
Avevo delle cugine con cui andavo veramente d'accordo, infatti vennero a casa mia ad aiutarmi a prepararmi, dato che io di amiche femmine non ne avevo.

Arrivò anche il momento di indossare il mio abito bianco.
Era semplice ma a dir poco divino.
La gonna era in tulle, da principessa, come voleva mio padre, ma non troppo sfarzoso.
Aveva uno scollo profondo a V, ma non faceva intravedere molto e tutto il corpetto era ricoperto in pizzo che ricadeva poi sulla gonna.
*(non so spiegarlo bene, perciò ecco a voi una foto: )*

Invece i miei capelli erano raccolti dietro in uno chignon basso ed elaborato, con delle trecce ai lati della mia testa che finivano sempre dentro lo chignon e delle ciocche le lasciai libere, in modotale che incorniciassero il mio viso non troppo...

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Invece i miei capelli erano raccolti dietro in uno chignon basso ed elaborato, con delle trecce ai lati della mia testa che finivano sempre dentro lo chignon e delle ciocche le lasciai libere, in modotale che incorniciassero il mio viso non troppo truccato e con fiorellini bianchi messi qua e la tra i capelli.
Le scarpe erano rigorosamente bianche con il tacco e il bouquet di fiori, aveva delle rose bianche, cioè i miei fiori preferiti, che ricadevano all'ingiù.

Stavo per salire in macchina accompagnata dalle mie cugine, nonché anche damigelle, mio fratello che sarebbe stato uno dei testimoni e mio padre.
Lui aveva un completo con un papillon e un fazzolettino bianco ripiegato nella tascachina della giacca.
Le damigelle erano tutte vestite con l'abito dello stesso colore, cioè bordeaux e con un bracciale di perle che anch'esso aveva delle piccole roselline bianche.
I vestiti erano semplici, leggeri e gli ricadevano sulle loro curve valorizzandole.
Mio fratello era un vero e proprio figaccione!!
Un completo nero, camicia bianca, una rosellina sul taschino, i pantaloni che gli fasciavano perfettamente le gambe e i capelli tirati all'indietro.
Sicuramente si sarebbe trovato una bella ragazza un giorno, con cui avrebbe condiviso il resto dei suoi giorni.

Da pagetto lo avrebbe fatto il figlio di una mia cugina che ormai aveva cinque anni.
L'auto lussuosa ci portò fino ad una grande chiesa.

Ero abbastanza calma, ma quando le porte finalmente si aprirono per farmi vedere il mio futuro marito, tutta la tranquillità che avevo svanì nel nulla, per essere poi accompagnata fino all'altare da mio padre che le sue gambe non smettevano di tremare.

Arrivai difronte ad Alex che non avevo smesso di guardare da quando mi trovavo dall'altra parte della chiesa.
Incastrai per bene i miei occhi sui suoi e vidi che pure lui era abbastanza agitato.
Dall'emozione non mi ero nemmeno accorta di quanta gente ci fosse.
C'era tutta l'organizzazione mia e sua, più altri parenti.
Ci facemmo le promesse che avevamo scritto.
Prima iniziò lui dicendomi:

~ Perché tu sei la mia droga ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora