Erano le cinque del pomeriggio ed essendo in pieno autunno il sole stava calando. Iniziavo ad avvertire un leggero tremolio a causa del freddo quindi decisi di prendere un taxi e tornare in hotel prima che questo peggiorasse e nel mentre non potevo fare a meno di pensare a quanto appena successo con Jimin e al fatto che avrei dovuto, immediatamente, raccontare tutto a mia cugina Kendall in quanto anche lei conosce i BTS e pensa che abbiano del talento, sarà sicuramente al settimo cielo. Mia cugina è di un'anno più piccola, ma vivendo molto vicine è come se fossimo cresciute insieme. Siamo molto legate e costudisco dei bellissimi ricordi con lei, come ad esempio quando da bambine sedevamo dietro le scrivanie dei nostri genitori e fingevamo di comandare l'intero universo oppure quando durante i pranzi familiari a casa di nostra nonna ci intrufolavamo nella sua enorme cabina armadio ed iniziavamo ad indossare i suoi indumenti, i suoi enormi cappelli e i suoi gioielli successivamente passavamo al trucco per poi sfilare dinanzi i nostri parenti strappando indimenticabili sorrisi e regalando infiniti momenti di spensieratezza. La nostra è una famiglia solida in cui non manca mai affetto, è abbastanza numerosa ed è anche molto conosciuta a causa delle nostre agenzie di, ormai, vasta fama internazionale.
Il progetto del marchio LOPEZ, che prende origine dal nostro cognome, venne ideato dal bis nonno ma è solo merito del nonno se possediamo questo nostro piccolo impero che ad oggi è nelle redini dei figli poiché, purtroppo, nostro nonno rese la nonna vedova in giovane età, quando noi eravamo ancora delle bambine. Di nostro nonno conserviamo solo un piccolo e vago ricordo, ma dalle foto che ci vengono mostrate sappiamo che fu un uomo di classe, sempre impeccabile, molto responsabile e conosciuto da tutti. In giro ancora si parla di lui così come delle sue buone azioni e dagli occhi delle persone posso intuire quanto fosse amato e stimato, ed è per questo che in futuro vorrei fargli onore portando avanti il progetto per cui ci ha rimesso la vita."Siamo arrivati a destinazione signorina."
Questa frase fu l'unica cosa che riuscì a distaccarmi dai miei pensieri. Pagai e ringraziai per poi salutare.
Non appena misi piede all'interno della hall dell'hotel venni accolta dall'immensa aria calda emanata dalle fonti di calore e mi avvicinai alla reception per chiedere la mia keycard che preferisco non portare con me poiché, sbadata come sono, la perderei quasi sicuramente. Nello stesso momento il cellulare iniziò a squillare; era una videochiamata da mia cugina Kendall."Hey cugi, per caso sapevi di essere nei miei pensieri?" Chiesi ridacchiando. "Ti pensavo fin pochi minuti fa e infatti non appena sarei salita in suite ti avrei chiamata ma fortunatamente ci hai pensato tu ad anticiparmi, quindi grazie love."
"Ti prego, qui sono le 10 del mattino e mi sono appena svegliata, evita di essere così felice." Disse ancora assonnata. "Comunque ti stai divertendo a Seoul? Purtroppo, come ben sai, la tua dolce zietta è a Sharm el-Sheikh per il suo anniversario di matrimonio e non me la sentivo di lasciare Andrea e Audrey soli, se lo avessi fatto al nostro ritorno avrei trovato la casa completamente in fiamme e i miei fratelli in preda ad un immenso litigio per scoprire chi dei due fosse il colpevole."
"O magari avresti trovato il diavoletto di tuo fratello a combinare qualche pasticcio e Audrey, come suo solito, in camera con il cellulare tra le mani senza fregarsene minimamente del mondo che le circonda." Disse entrando in ascensore e premendo il bottone del piano in cui era la mia suite.
Adoro scherzare sul comportamento di mia cugina Audrey, ha soli 20 anni ma con la sua determinazione sarebbe capace di dominare l'intero universo. È molto sveglia, gentile e le piace divertirsi, proprio come l'intera famiglia, ma credo che il suo unico difetto sia quello di prendere la vita troppo alla leggera, insomma, non ho mai visto mia cugina preoccuparsi di qualcuno o qualcosa. Volete un esempio? Perfetto, inizio raccontando il primo che mi passa per la mente, ovvero quando qualche anno fa lei e Andrea erano soli in casa, la madre le raccomandò di fare il bagnetto al fratellino e lei obbedì, ma indovinate come si concluse la storia? Le squillò il cellulare che si trovava nella stanza accanto e corse per rispondere lasciando suo fratello solo in vasca. Inutile dirvi che al bagno non fece più ritorno, dimenticò totalmente dell'esistenza di suo fratello il quale rimase in vasca fino all'arrivo dei genitori. Forse vi chiederete cosa stesse facendo Audrey? Beh, lei dopo aver staccato la chiamata si era semplicemente addormentata.
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FORSE ERA DESTINO!
RomanceUna 24enne si trova a Seoul a causa del suo capo dove, grazie al DESTINO, incontrerà un ragazzo di fama mondiale con alle spalle una vita losca, la cui immagine non corrisponde a chi dimostra di essere. Curiosi? Bene, allora cimentatevi nella lettur...