Non mi ricordo il mio ultimo bacio
quando è stato?
Forse un lunedì,
o un martedì?
No, non lo ricordo.Non ricordo di aver toccato le labbra di qualcuno, ma il freddo che quelle avevano portato sulla mia guancia.
Ricordo che il sole batteva, ma era debole, freddo.Era il bacio di mia mamma.
L'ultimo.Sapeva di malinconia, dolore;
ma aveva un retrogusto di speranza.
Speravi in me mamma?Speravi che trovassi l'amore.
Che scegliessi di amare per davvero.
Speravi che non amassi gli occhi della mia compagna,
ma il colore giallo che al mattino si incrostava ai suoi lati.
Speravi che con gentilezza glielo levassi,
che le baciassi la pelle,
che mi addormentassi con il suono del suo respiro, che mi svegliassi con la sua risata.
Che fossi diverso da mio padre.
Che non le tirassi i capelli, colpissi il petto, maltrattassi i seni.
Speravi che mi innamorassi.Sono innamorato mamma.
Non ha seno,
non ha un fiore,
non ha setosi bruni capelli.
Non ha un grembo, né le labbra carnose.Ma tranquilla, non mi conosce.
Non mi ama.Speravi amassi mio figlio,
ma anche quello manca dalla lista.
Speravi amassi il mio lavoro,
che cantassi in coro al bar,
che insieme ai miei amici ordinassi delle birre
e festeggiassi con loro.
ma a servire ai tavoli sono io;
odio il mio lavoro.
ma non ne cerco un altro.
non ho sogni.
né aspirazioni.
Non ho amore attorno a me,
non voglio bene neanche il mio specchio.La verità mamma
è che non cerco amore,
né da me né dagli altri.
L'amore altrui non fa la mia felicità, posso vivere senza quello.
Perché finto.
Amare qualcuno che non conoscerò mai abbastanza e che avrà sempre polvere da nascondere.
Non fa per me.Voglio tornare a casa.
mi manchi tu mamma.
mi manca il tuo amore.
Mi manca la tua voce,
la tua presenza.
Colmavi quello mancante di papà
e la tua risata è sempre stata la preferita.Mi manca la tua sveglia al mattino,
il tuo smalto rovinato,
i tuoi vestiti malandati.
Mi manca pulire con te il giardino,
giocare a nascondino nell'armadio,
fare le corse col carrello al supermercato.
Mi manca poggiare la testa sulla tua spalla,
pancia,
gamba,
mi manca la tua mano fra i capelli,
i solchi nei tuoi occhi,
le notti insonni nel tuo letto,
mi manca il tuo petto.Tremavo ogni volta che avevo fatto un pasticcio e sentivo i tuoi passi arrivare.
Veloci, e sempre uguali.
Camminavi sempre a piedi scalzi, ma non ti è mai venuto un febbrone.Mi manchi mamma.
Fammi tornare a casa.
Fammi...fammi un ultima volta sminuire la tua altezza.
Rispondimi un ultima volta a una lettera.Ti ho sentita scivolare fra il mio palmo,
ti ho lasciata nel tuo posto felice.
Ma ora ritorno a casa mamma.
Ritorno.
Preparami il piatto che mi piace tanto e un bagno caldo.
Torno con le ginocchia sporche di fango e il viso sfregiato.
Torno a casa mamma.
E ti darò un bacio.Marta Guerci
16.04.2021