[Akaashi]
Solita mattina, solita routine.
Oggi all'ultima ora ho matematica, e poi incomincerò gli allenamenti con la squadra, speriamo che vada tutto bene.
Entro in classe e mi siedo, oggi Bokuto non mi ha salutato col suo solito sorriso, ne con suo solito entusiasmo... anzi, non mi ha proprio rivolto la parola. Meglio così.
Le lezioni trascorrono tranquillamente, oggi sono riuscito a seguire tutto con più facilità, e mi sono anche reso conto che questa scuola è 3 volte più facile di quella che facevo prima, magari riuscirò ad uscire con il massimo dei voti, proprio ciò a cui punto.
Le lezioni finisco rapidamente, e dopo l'ultima campanella mi reco nella palestra. Vado negli spogliatoi e mi cambio, rigorosamente nel bagno, non mi piace mostrare il mio corpo ad altri. Per questo tutto mi hanno sempre guardato in modo strano, e mi facevano delle domande a riguardo, come se fossero affari loro, "chi si fa i fatti suoi, vive 100 anni", così mi diceva mia nonna quando era ancora in vita. Ero molto attaccato a lei, col suo sorriso riusciva a far sorridere anche me, era l'unica persona di cui mi fidavo, e l'unica che ha tradito la mia fiducia morendo davanti ai miei occhi in una squallida camera da letto, per una stupida malattia. Sembrerà stupido, ma è proprio per questo che non voglio legare con la gente, prima o poi tutti se ne andranno, e non voglio soffrire.

Entro nella palestra e inizio il riscaldamento. Quando è il momento di fare il riscaldamento a coppie, Bokuto non lo fa con me, tanto meglio, oggi il mondo mi sorride.
È il momento di giocare, devo ammettere che nella squadra c'è sincronia e fiducia, merita tutta la fama che ha, in più Bokuto se la cava a giocare, non mi aspettavo che fosse davvero l'asso... è riuscito a schiacciare ogni palla che gli ho alzato, ed è la prima volta che giochiamo insieme.
Finiti gli allenamenti, mi sento chiamare: "Ehi, Akaashi... oggi non mi ha rivolto la parola" è Bokuto, e sta parlando come... una vittima(?),

"Bokuto-San, non vedo il perché io debba farlo"

"Come perché? Non siamo amici? Gli amici si parlano"

Parla come se lo avessero bastonato, ammetto che mi fa pena, e adesso mi sento pure in colpa.

"Bokuto-San... chi ti ha detto che siamo amici...?"

"Come? Quando vuoi parlare con una persona e non vedi l'ora di vederla, non la definisci amica? È così che io vedo i miei amici..."

"Bokuto-San... ma io ne vedo l'ora di vederti, ne sento il bisogno di parlarti"

Forse sono stato un po' troppo duro, però ho solamente detto la verità, ho messo i fatti in chiaro, non è da me dare false speranze.

"Capisco... allora ci si vede"

Ecco, come mi aspettavo, si è offeso. Vabbè non mi cambierà la vita.

Appena torno a casa, mi lavo e ceno. Dopo ciò mi stendo un po' sul letto e vedi il telefono. Ho dei messaggi sul gruppo della classe:

II A
Bokuto Koutaro: ~HEYHEYHEY RAGAZZI! Scusate il disturbo, ma qualcuno sa che compiti ci sono per domani

Akinori Konoha: ~Bokuto, solo le 10 di sera, pensi adesso a studiare?

Bokuto Koutaro: ~Daii, la notte è giovan HAHHHAHAHAHAHAHA

           
              TU:
           ~Bokuto-      San, sa vuoi ti invio la foto del diario.

Bokuto Koutaro: ~no grazie, ho risolto.


Chiudo la chat e spengo il telefono, domani avremo un amichevole con un'altra squadra, la Nekoma, speriamo di vincere .



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Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.💓
Scusate eventuali errori grammaticali.

[𝐁𝐎𝐊𝐔𝐀𝐊𝐀]  𝚃𝚑𝚎 𝚋𝚘𝚘𝚔 𝚘𝚏 𝚘𝚞𝚛 𝚕𝚒𝚏𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora