Capitolo 16: Ti odio

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Tornai a casa dopo una giornata stupenda e soprattutto indimenticabile.

La nuova popolare a scuola ero io, nessuno si sarebbe più permesso di insultare me o infangare la mia famiglia.

Mi buttai sul divano come se fosse la cosa più preziosa che avessi in quel momento.
Tornò a casa mio padre, non mi parlava da molto.
Avevo un po' paura sinceramente.

<<Ciao Shanika, com'è andata a scuola?>> mi chiese col sorriso.

<<Come mai adesso ti
rivolgi a me?>>

Mi lanciò un'occhiata di puro disagio ed incertezza. Sembrava fosse in imbarazzo.

<<Beh, comunque sei mia figlia e...cioè>>

<<Stiles ti ha parlato di me
vero?>>

Annuì con tristezza e pentimento di non averlo fatto prima. Era dispiaciuto e molto.
Mi alzai e lui venne subito a travolgermi con un abbraccio. Un abbraccio che entrambi stavamo aspettando.

Nel pieno della notte tornò a casa Stiles, entrò dalla mia finestra per non farsi sentire dallo sceriffo.
Mi svegliò, mi venne un colpo.
Era sporco di fango e pieno di foglie attaccate al giubbotto.
Accesi la luce e lui, che si stava strusciando contro l'armadio nel modo più delicato possibile con l'intento di levarsi i rimanenti di erba sulla schiena, spalancò gli occhi sorpreso.

<<Che ci fai tu sveglia?>> sussurrò senza rendersi conto che stava alzando la voce.

<<Mi hai svegliata tu!>> ribattei con lo stesso tono che aveva lui.

<<Torna a dormire>> ordinò.

<<Prima dimmi da chi stavi scappando nel bosco>>

Era prevedibile, più che prevedibile che stesse cercando di sfuggire da qualcuno e che poi fosse inciampato, nel bosco.

Sbuffò, e cercò di non guardarmi negli occhi perché se lo avesse fatto avrebbe detto la verità.

<<Hale, Derek Hale>> confessò.

Ma certo, era ovvio. Come poteva non prendersela con il fratello innocente al posto della sorella colpevole ma che evitava.
Lui è l'Alpha e deve proteggere i suoi bambini.

[...]

Alle cinque di mattina mi svegliai, mi vestii di corsa e mi raccolsi i capelli poi presi la borsa ed uscii di casa.
Andai verso il bosco. Mentre procedevo misi le cuffiette e cliccai su una playlist a caso.

Senza rendermene mi ritrovai di fronte alla vecchia dimora della famiglia Hale.
Spensi la musica per ascoltare ogni minimo rumore che mi circondava.
C'era un silenzio inquietante.

<<Shanika>>

Mi girai e vidi l'uomo dalla giacca nera di pelle che avanzava verso me arrabbiato.
Grignò le zanne e mi mise contro il tronco di un albero.
Emise un respiro sul mio collo, non ero spaventata.
Sapevo che non mi avrebbe mai ferito...O perlomeno nel senso fisico.

<<Vedi di calmarti Derek>> affermai cercando di svincolarmi da lui.

Le sue braccia mi tenevano lì, non potevo andarmene a meno che non lo volesse.

Riprese coscienza dopo essere entrato in contatto con i miei occhi. Mollò la presa non del tutto, ma era già qualcosa.

<<Tu hai la faccia di venire qui, sbattermi addosso ad un tronco dopo aver inseguito mio fratello, tra l'altro incolpevole, in piena notte? L'unica persona con cui dovresti "arrabbiarti" sarei io. Però caro fatti dire una cosa, tieni a bada la tua cagna ok?>> sbraitai incazzata.

Rimase spiazzato dalle mie dolcissime parole, tanto ché fece un passo indietro mantenendo la giusta distanza fra i nostri corpi.

<<Tu tieni a bada la bocca, inclusa la lingua>> replicò mandandomi una frecciatina.

<<È colpa tua se uccideranno Erica, alcuni hanno visto. Capiscilo. Non è un gioco>> continuò urlando.

<<Se lo meriterebbe guarda>> risi.

Ritornammo nella posizione precedente. Lui stringeva i miei polsi contro la corteccia, il suo sguardo era perso. Colmava di rabbia.

<<Rischia la vita Shanika>> gridò a pochi centimetri dal mio viso.

<<Sai quanto mi interessa? Ha quasi ucciso Stiles e mi ha fatta passare per puttana per aver baciato Isaac dopo averti lasciato. Comunque è bravo a baciare ammetto, le sue mai sapevano dove andare...Come se->>

Cercai di finire la frase ma era difficile, soprattutto nel vedere Derek nel pieno d'ira mischiata alla tristezza.

<<Come se mi conoscesse da una vita>> finii io.
Deglutii e socchiusi le palpebre per paura di ciò che sarebbe accaduto.

Lo spinsi, con più forza possibile. Lui non fece una piega si lasciò spintonare.

<<Sei la persona più schifosa che io abbia mai conosciuto Stilinski. Non avrei mai dovuto conoscerti>> disse serio e freddo.

<<Ti odio Derek Hale non sai quanto>> affermai andandomene.

Spazio autrice
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, mettete tante stelline per il prossimo capitolo!
Un bacio.💓
Alla prossima <3



























||𝗕𝘂𝗼𝗻𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗔𝗹𝗽𝗵𝗮||𝗗𝗲𝗿𝗲𝗸 𝗛𝗮𝗹𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora