I wanna be loved by you

Come Cuoci Le Polpette?

Maria si scostò leggermente da lei per farla tornare a respirare regolarmente.
"hai voglia di tornare a casa?" sorrise dolcemente mentre le poggiava una mano sulla coscia.
"solo se hai voglia di cenare con me" sorrise delicatamente Sabrina mentre poggiava una mano sulla sua.
"posso dire di no?" chiese la bionda ridendo.
"ah si, puoi dirlo, però poi scordate er dolce bella mia" sentenziò la mora facendo scorrere le mani lungo il suo corpo come a farle intendere che il dolce era lei e doveva guadagnarselo per averlo.
"va bene va bene allora vengo" sorrise Maria.
"ahhhh e mo te ne vieni. Eh he c'hai avuto paura de perderte n'occasione der genere, ma io te conosco troppo bene Marí, troppo" sorrise soddisfatta Sabrina.
La bionda scosse la testa sorridendo e le diede una leggera pacca sulla gamba mentre si alzava.
Le tese una mano per aiutarla ad alzarsi ed insieme si avviarono verso i genitori della mora per avvisarli che sarebbero tornate a casa e lasciare che Maria li salutasse.

Arrivate all'auto la bionda si precipitò ad aprire la portiera a Sabrina, che sorrise soddisfatta.
"ma come siamo galanti, ma che t'è successo a Marí, c'hai paura che nun rimanga nemmeno un pezzetto de dolce?"
"ma guardi che io sono sempre galante signora Ferilli" sorrise Maria alzando il mento e gonfiando il petto.
"sseh vabbé, vatte a mette ar posto tua vah che fai più bella figura se te stai zitta" sentenziò la mora salendo in macchina mentre l'altra scoppiava in una fragorosa risata e si posizioanva al posto di guida.
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"tiè guarda che roba" Sabrina sorrise soddisfatta posizionando delle polpettine alla curcuma sul tavolo di fronte a Maria, appena uscita dalla doccia e con indosso una vecchia felpa della mora e i suoi pantaloni.
"ma... Davvero sono già pronte..? Ma come fai, come le cuoci.."
La bionda sembrava sconvolta dalle abilità culinarie dell'attrice di fronte a lei.
"e come le cuoci Marí, na volta che c'hai gli ingredienti fai le palline e le butti ner forno o nell'olio no?!"
Maria la squadrò facendo trasparire uno sguardo poco convinto.
"nun te preoccupá so cotte ar forno, che poi te lamenti che il fritto fa male... Mamma mia come rompi er cazzo te nessuno mai Marí veramente"
"eddai che lo so che mi adori scema" la bionda sorrise soddisfatta, immaginando Sabrina pensare a lei prima di decidere come cuocere quelle benedette polpettine.
"si si infatti, e me chiedo pure perché tante volte"
"e ti sei data una risposta?"
"guarda Marí eh nun tirá troppo er filo altrimenti se spezza e cadi tu e a risposta appresso"
Maria decise di non andare oltre.
Sabrina era una persona molto dolce e affettuosa con tutti ma raramente esprimeva chiaramente i suoi sentimenti a parole e la bionda decise che non avrebbe turbato troppo il suo spirito per il momento.
Si limitó a sorridere agguantando una polpetta sotto lo sguardo attento della mora e del suo gatto appollaiato alla fine del tavolo.
"allora? Come so ste 'polpette rigorosamente ar forno altrimenti a signora De Filippi se lamenta'?"
"ah si chiamano proprio così?" rise " comunque sono... Sono bone, bone come quella che le ha cucinate"
Maria sorrise mentre cercava di imitare l'accento romano di Sabrina, conscia di aver comunque colpito nel segno.
La mora sbarrò gli occhi qualche secondo, arrossendo violentemente, cercando poi di ricomporsi il più velocemente possibile.
"guarda che sei proprio na ruffiana eh" cercò di trattenere un sorriso.
Sabrina non amava particolarmente quel tipo di complimento.
Insomma dopo una vita passata a sentire persone complimentarsi con lei per la sua bellezza con commenti molto spesso abbastanza volgari aveva cominciato ad essere quasi infastidita da commenti non dolci o delicati.
Quel 'bona' però, forse perché pronunciato da Maria, o perché parte di un giro di parole, una battuta, come lo volete chiamare, non l'aveva infastidita.
Non era un volgare commento scritto sotto un post da uno sconosciuto, era un pensiero, una battuta preparata al momento dalla sua bionda e a lei stava bene così.