I wanna be loved by you

"ti Sta Bene L'azzurro"

Maria le accarezzò la schiena scendendo sempre di più, lungo tutta la linea dei suoi fianchi fino ad arrivare alla gamba sinistra di Sabrina che stava sopra la sua.
Si fermò un attimo e poi tornò su lentamente, poi ancora giù ripetendo sempre gli stessi movimenti lenti.
Sabrina fece un piccolo mugugnio di piacere accoccolandosi ancora più vicina a lei.
"ma sei una coccolona..." Maria sorrise.
Lo sapeva bene quanto le piacessero le coccole, ma di certo non gliele aveva mai fatte così, dopo un orgasmo sul suo letto e con solo l'intimo addosso.
Aveva a disposizione l'intero corpo di Sabrina e tutto il tempo del mondo.
"mhh" Sabrina sorrise annuendo con gli occhi chiusi.
Maria le diede un bacio sui capelli e la strinse forte a sé.
Sabrina aprì gli occhi e le sorrise dandole un bacio sulla spalla.
"che dici la togliamo questa?" le chiese mettendo una mano sul bordo della tuta grigia che Maria aveva ancora addosso.
Maria sorrise e si scostò leggermente per fare quello che le era stato chiesto.
"wow che bellina che sei con tutto azzurro... Sei riuscita ad abbinare canotta e mutande! eh Marí è un grande passo per te che non sai abbinà manco un paio de calzini"
"ma che scema" Maria sorrise mentre tornava sul letto accanto a lei.
"è la verità cara mia..." Sabrina la guardò dalla testa ai piedi e sorrise "però te sta bene a te l'azzurro.."
"davvero?"
"si si molto"
Maria sorrise e le diede un bacio sulle labbra mentre Sabrina le accarezzava il braccio destro delicatamente.
"però magari quello che c'è sotto è ancora più bello..." sorrise maliziosa la mora.
Sabrina fece per toglierle la canotta quando Maria le afferrò le mani fermnadola.
La guardò negli occhi sperando che Sabrina capisse.
Sabrina inclinò la testa e le si avvicinò al viso, le diede un bacio e le accarezzò la guancia dolcemente.
"che c'è...?"
Maria guardò in basso distogliendo lo sguardo dal suo.
"oi...Mary sta tranquilla non ti levo niente se non vuoi..."
"non è che non voglio..." le accarezzò la mano e poi le labbra "è solo che mi vergogno Sabri... Non mi piaccio tanto.."
"ma se sei splendida, lo vorrei io il fisico tuo.." sorrise Sabrina " comunque va bene, se non vuoi nun te levo nulla non preoccuparti... Ok?" le diede un bacio sul naso.
"ok..." Maria sorrise leggermente "sei un amore Sabri... Come farei se non ci fossi tu"
"eh cara mia cosa faresti..." Sabrina si rimise a cavalcioni su di lei tenendola con il corpo ben sdraiato sul materasso "Vivresti la tua vita nella nebbia, nel pallore delle tue fette biscottate integrali e dei tuoi yogurt senza zucchero"
"ma dai scema guarda che mangio anche altro eh"
"siiii certo! l'insalata scondita e la pasta di lenticchie... "
"guarda che è buona l'insalata scondita"
"ma io te credo sulla parola guarda"
Maria sorrise accarezzandole le spalle e Sabrina fece di conseguenza.
"puoi togliermi la canotta se vuoi"
"Maria guarda che non dev-"
"Sabri va bene, te lo sto dicendo io che puoi farlo"
Sabrina la guardò un attimo negli occhi cercando di carpire chissà quale segreto.
"ok..." sorrise e le si abbassò vicino al viso "sei pronta Mary?"
Maria annuì leggermente mentre l'altra le sfilava la canottiera azzurra facendola restare con solo gli slip.
Istintivamente si portò le braccia sul petto per coprire il seno nudo e Sabrina sorrise trovando che fosse uno dei gesti più umani che Maria potesse fare.
Le diede un bacio sul collo, poi uno su ogni spalla, uno al centro del petto e poi uno sulle braccia che Maria teneva ancora strette per corprirsi.
"hai voglia di toglierle..?"
Sabrina sapeva che non aveva nessun senso forzarla, in fondo era la prima volta che la vedeva così e per di più non era una sconosciuta, ma una delle sue migliori amiche.
"ancora un attimo..." sussurrò Maria facendo un bel respiro.
Sabrina sorrise e si appoggiò con la testa sul suo petto.
"allora t'aspetto" le sussurrò mentre le baciava le dita di una mano.
Maria sorrise togliendo un braccio e mettendolo sulla testa di Sabrina.
Ne aveva tolto uno e l'altro era rimasto a coprire poco e niente, ma a Sabrina già bastava.
Maria si stava già sforzando per lei e questo lo sapeva.
"sei bellissima"
Sabrina le prese la mano che teneva ancora sul suo petto mentre lo diceva e a quel punto Maria si lasciò andare scoprendosi completamente. 
Sabrina sorrise e le diede un bacio sulla fronte.
"sei stata bravissima"
"ti rendi conto che ho 60 anni e sto messa così... Con tutte ste ansie... "
Sabrina sorrise ancora pensando solo 'è così tenera...' e le diede un bacio sul petto e poi uno sulla mano.
"e sei stupenda così come sei"
"mai quanto te"
"beh questo è ovvio cara mia"
"MA! SABRINA!"
"sto scherzandooo! Ao eddai!"
Maria rise tirando il corpo di Sabrina a sé.
"non sai quanto ti adoro scema!"
Le slacciò il reggiseno mentre glielo diceva e glielo levò tirandolo giù dal letto.
"MA! MARIAA!"
"beh che c'è scusa io sto solo in mutande e te con tutto il completino? Non è equo cara mia.."
"ma io non lo so veramente che devo fa co te..."
"guarda... Io una mezza idea ce l'avrei... Poi vedi tu insomma.."
Sabrina si fermò un attimo a guardarla , poi le sorrise maliziosa.
"e dimme, dimme un po' che magari ti accontento"
Maria sorrise imbarazzata guardando in basso
"bbeh..."
"abbiamo perso tutta la spavalderia Marí?" ridacchiò Sabrina soddisfatta "allora?"
Sabrina sorrise poggiando il suo seno direttamente su quello di Maria sorridendo maliziosa mentre aspettava una risposta.
"Sabrina..." fu l'unica cosa che Maria riuscí a sospirare prima che l'altra cominciasse a riempirle la pelle di baci, sul collo, poi giù sul petto fino a scendere al seno destro.
La bionda si aggrappò ai suoi capelli scuri appena Sabrina prese in bocca un capezzolo e cominciò a mordicchiarlo delicatamente.
La guardò un secondo per poi tornare a guardare quello che stava facendo mentre Maria non poteva far altro che chiudere gli occhi e inarcare il suo corpo.
Sabrina fece una delle sue risatine soddisfatte mentre le lasciava andare il seno baciandolo dove l'aveva morso.
"adesso non ridi più eh?"
Maria sorrise.
Aveva ragione, si era completamente persa nelle sensazioni che Sabrina le stava facendo vivere e ancora una volta le aveva ceduto il controllo.