Mi svegliai alle prime ore di luce anche quella mattina e mi scaraventai ancora una volta alla finestra, il ribollio era ancora lì e i garriti dei gabbiani erano cessati, come a voler presagire un epilogo di morte. Di quale orrenda manifestazione ero partecipe? La perdizione sconcertante a cui quello scoglio era destinato mi provocava delle insensatezze visive che mi circuivano nei meandri più profondi della mia psiche. La solitudine a cui fui costretto mi annichilì e persi gran parte del mio interesse per la vita, forse avrei potuto reagire ma a quale scopo?
Dopo un anno di permanenza al faro di Portland mi resi conto che lo sciabordio delle onde infrante sulle pareti della scogliera, era l'unico rumore che riuscivo a sopportare. Un moto di eterno riverbero e di imperituro recesso. Tuttavia per nulla potei ignorare gli straordinari avvenimenti di cui fui testimone e che accompagnarono le mie notti, come per niente potei trascurare i seducenti incubi e le reali paure a cui gli schiaffi della realtà mi costrinsero. Solo la penna e la memoria di me stesso tengono lontano gli strumenti affilati che bramano le mie carni. Questa scrivania è solo una prigione della quale prima o poi mi libererò.
Una volta mi chiamavano Harold Collins, ma non ne sono più così certo. Il passato e il presente adesso mi appaiono come farneticazioni del tempo. Rumori ed errori di una infinita sequenza di cruda abominazione e rifiuto, ma qual è il nostro vero posto oltre il tangibile? Sono sveglio eppure annaspo nel sonno.
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Il Faro di Portland
Mystery / ThrillerUna volta mi chiamavano Harold Collins, ma non ne sono più così certo. Il passato e il presente adesso mi appaiono come farneticazioni del tempo. Rumori ed errori di una infinita sequenza di cruda abominazione e rifiuto, ma qual è il nostro vero pos...