Capitolo 3

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Riccardo ha preferito andare via poco dopo il pranzo, in modo da non essere a casa per il ritorno di Sara. Può sembrare strano, visto che ormai stiamo insieme da più di un anno, ma ancora non me la sono sentita di procedere con le "presentazioni ufficiali"... soprattutto con mio padre... diciamo che essendo la sua unica figlia femmina, ogni tanto tende ad essere un po' troppo protettivo nei miei confronti... soprattutto se si tratta di ragazzi.
Ovviamente, tutti sanno della nostra relazione, iniziata poco dopo il nostro trasferimento a Roma. Lui è un anno più grande di me e frequenta la facoltà di economia con Claudio, con il quale condivide anche il gruppo di amici. È così che ci siamo conosciuti, durante un'uscita alla quale ero stata invitata da Claudio per farmi conoscere gente ed ambientare in quella che sarebbe stata la mia nuova "realtà". Diciamo anche che la reazione del mio fratellastro alla mia storia con Riccardo non è stata proprio delle migliori, visto che è sempre molto protettivo con me. Quando però la nostra storia è andata avanti se ne è dovuto fare una ragione, rassicurato anche dal fatto che stessi con un bravo ragazzo come Riccardo.

«Ragazzi, sono a casa» sento dire dalla voce angelica di Sara dall'ingresso.

«Sara!» esclama mio fratello, alzandosi di corsa dal divano per andarle incontro.

Lo seguo a ruota verso l'ingresso e quando trovo mio fratello ad abbracciare Sara, mi scappa un sorriso. Sono davvero felice che Luca si sia affezionato così tanto alla nuova componente femminile della nostra famiglia. Tutti noi siamo davvero fortunati ad avere una persona come lei nella nostra famiglia, che ha avuto il coraggio di farsi carico di un bambino piccolo e di una ragazza e un padre distrutti. Oltre che di un cuore d'oro la natura l'ha anche dotata di una bellezza immensa. La sua figura esile ed alta, la pelle che sembra porcellana, incorniciata da capelli biondi come il grano e dai suoi grandi occhi, azzurri come zaffiri. Certo, anche mio padre è un bell'uomo... ma una donna come questa sembra quasi un angelo caduto dal cielo.

Visto l'orario, dopo essersi infilata un paio di pantaloni da casa, Sara inizia a preparare la merenda per mio fratello, ed io le tengo compagnia volentieri. È sempre piacevole parlare con lei, ogni volta che qualcosa non va riesce a tirarti su con le sue battute e con i suoi consigli preziosi.

«Vedo che Claudio ti ha lasciata ancora una volta a fare la babysitter» mi dice Sara con il suo sorriso smagliante, che nasconde però un minimo di disapprovazione nei confronti del comportamento del figlio.

«Diciamo che è stato di comune accordo... più o meno...» rispondo, mettendomi poi in bocca un gheriglio di noce.

«Ti ha detto che doveva fare oggi? È da questa mattina che è sparito» mi chiede Sara.

«So solo che doveva vedere degli amici, ma è stato molto vago sul chi fossero» rispondo, appoggiandomi all'isola di marmo della cucina.

«E... invece con Riccardo come vanno le cose?» mi chiede subito dopo, facendomi un sorrisetto ammiccante.

Eccola qui, la fatidica domanda che esce ogni volta con chiunque della mia famiglia. Ogni tanto mi chiedo perché siano tutti così tanto interessati alla mia vita sessuale con Riccardo...

«Tutto bene... niente di nuovo...» rispondo, facendo la vaga e non dando dettagli, in modo da troncare sul nascere l'argomento che più mi imbarazza al mondo.

Sara sorride di nuovo dopo aver sentito la mia risposta, comprensiva sul mio palpabile imbarazzo sull'argomento.
Tra me e Riccardo ci sono stati degli avvicinamenti... dei preliminari più che altro... ma ogni volta che si presentava l'occasione di andare oltre mi bloccavo, accampando scuse. Non è che non voglia farlo con lui, ma non mi sento ancora pronta. Lui, per fortuna, ha sempre rispettato le mie decisioni, lasciando solo trasparire un po' di delusione ogni tanto, ma senza forzarmi mai.

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