Una volta arrivata in salone, ancora irritata dalla breve conversazione con quel ragazzo, trovo Claudio, seduto sul divano, con una ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri come il ghiaccio.
Quando realizzo che ci sono buone probabilità che quel ragazzo che ho incontrato nel corridoio pochi secondi fa sarà uno dei nostri ospiti a cena, il mio umore diventa ancora più nero."La serata si prospetta davvero divertente..." tra me e me ironicamente.
«Emma, ti presento Victoria» dice Claudio quando mi vede in salone.
«Chiamame Vic, te prego!» lo riprende subito lei sorridente, rivelando un accento romano molto marcato, come il ragazzo dai capelli lunghi.
«E lui è Damiano» continua Claudio, indicando proprio quel ragazzo dai lineamenti marcati ed i capelli lunghi.
«Piacere Vic, io sono Emma» mi presento sorridente a quella ragazza bionda, dalla bellezza disumana, che mi ricorda vagamente Sara da giovane.
Poi mi volto verso il ragazzo dagli occhi scuri, che una volta riemerso dal corridoio, si è fermato proprio di fianco a me.
«Molto poco piacere di conoscerti, sono Emma» gli dico, con un sorrisetto assolutamente finto e porgendogli la mano.
«Complimenti pe a lingua tagliente ragazzì» mi risponde lui, con uno dei suoi sorrisi ammiccanti, stringendomi la mano.
«Me dicono che ve state simpatici» dice Vic ridendo ed interrompendo quella guerra di sguardi che abbiamo intrapreso il ragazzo dagli occhi scuri ed io.
La situazione imbarazzante per fortuna viene interrotta dalla porta d'ingresso che si apre.
«Ragazzi siamo qui...» dice la voce di Sara dall'ingresso «Victoria! Damiano! Ma che bello vedervi!» Esclama quando arriva in salone, con mio fratello al seguito, che si nasconde dietro di lei, vista la sua timidezza con gli estranei.
Sara abbraccia Vic e Damiano ed inizia a fare mille domande, su altri due ragazzi, che credo si chiamino Thomas ed Ethan; sulle loro vite; su come gli vanno le cose.
«Mamma basta! Lasciali respirare» la riprende Claudio, suscitando le risate di tutti... tranne la mia... che non riesco a capacitarmi di come una come una persona come Sara possa avere una specie di adorazione nei confronti di quel ragazzo che a me già dopo due parole sta veramente antipatico.
Durante la cena continuo a domandarmi come sia possibile che uno come Damiano risulti simpatico a chiunque, perfino mio padre lo trova simpatico! Mio padre che ha una simpatia per un ragazzo della mia età è quasi una visione, un miracolo.
Almeno Vic è stata una bella scoperta, con la sua parlantina romana e le sue battute devo ammettere che è davvero simpatica.«Ditemi un po', com'è stato il Tour? Vi abbiamo seguito ad XFactor! Dovevate vincere, almeno secondo me... ma ovviamente sono di parte» dice Sara, mentre porta a tavola un tiramisù che ha improvvisato all'ultimo minuto, per i nostri ospiti.
A sentire quelle parole per poco non mi va di traverso l'acqua che stavo bevendo.
XFactor? Tour? Ma che cazz...
Mentre nella mia testa continuano ad apparire sempre più domande su quello che ha chiesto Sara ai due ragazzi, mi torna in mente la mia migliore amica di Milano, Sofia. Mi ricordo delle serate passate insieme nella mia vecchia casa, quando l'anno scorso mi ha obbligata a guardare XFactor perché faceva il tifo sfegatato per una band di cui non ricordo il nome...«Te hai visto XFactor?» mi chiede Damiano, seduto davanti a me, facendomi sobbalzare.
«Si, mi obbligava la mia migliore amica a guardarlo» rispondo secca, senza alzare lo sguardo e prendendo una cucchiaiata di tiramisù.
«Anche te facevi il tifo pe noi?» mi chiede, con un tono saccente.
Ma quanto se la crede questo ragazzo?
«Mi dispiace davvero molto deludere quel tuo ego spropositato» dico in tono ironico «Ma sinceramente, mi piaceva di più il ragazzo che ha vinto... e adesso che ti conosco sono ancora più convinta di questa cosa» continuo, guardandolo con aria di sfida «Però, se può consolarti, la mia migliore amica faceva il tifo per voi» dico, con un sorrisetto finto.
«T'ha zittito pe bene» dice Vic ridendo a crepapelle.
Anche Claudio ride di gusto, mentre mio padre mi lancia un'occhiata di rimprovero. Ma non gli do alcun peso, non posso essere gentile con una persona che se la crede così tanto ed ha un ego talmente smisurato.
Finita la cena, mio padre e Sara si sono messi a sistemare la cucina dopo che li abbiamo aiutati a sparecchiare.
Per fortuna tra poco Riccardo passerà a prendermi, almeno non dovrò più vedere quell'egocentrico di Damiano.
«Te che fai sta sera Emma?» mi chiede Vic.
«Vedo il mio ragazzo» rispondo, calcando le parole "mio ragazzo" e rivolgendo uno sguardo al ragazzo dai capelli lunghi davanti a me.
«Uscite con noi!» Propone Claudio, mentre si da una sistemata ai capelli biondi davanti allo specchio.
«In realtà... volevamo stare un po' da sol...»
«Daje porta anche lui! Non vedo l'ora de conosce quel campione del ragazzo tuo» mi interrompe Damiano, con un tono ironico ed un'aria di sfida.
«Cla ce divertiremo un sacco a vederli bisticciare!» dice Vic mentre si scambia uno sguardo d'intesa con Claudio, per poi scoppiare a ridere.
«Va bene» rispondo secca, guardando Damiano con la stessa aria di sfida che mi ha rivolto lui prima.
Anche se non capisco cosa voglia, non posso proprio dargliela vinta.
Mi allontano dagli altri per fare una chiamata a Riccardo, per informarlo del cambiamento dei programmi della serata. Avrei dovuto informarlo prima di dare il mio ok all'uscita con loro... ma non potevo certo cedere la vittoria a Damiano.Per fortuna Riccardo non se l'è presa per la serata rovinata.
Dopo avergli spiegato tutta la situazione e la mia antipatia per quel tipo dai capelli lunghi e le unghie smaltate di nero, si è fatto una bella risata, dicendomi che anche per lui sarebbe stato molto divertente assistere ai botta e risposta tra me e quel tipo.
Devo ammettere che mi sento molto fortunata ad avere accanto a me una persona come Riccardo, fa di tutto per starmi vicino, per darmi il suo supporto, non è mai geloso... è senza ombra di dubbio il ragazzo perfetto, quello che ogni ragazza vorrebbe al suo fianco.
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Caos
FanficPrima di lui, crede volevo che la mia vita fosse perfetta. Mi avevano preso alla facoltà di medicina; avevo una famiglia allargata, ma eravamo felici nonostante tutte le difficoltà; un ragazzo che mi amava e con cui sognavo di costruire qualcosa di...