cap.7

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"Ti dispiace se mi levo le scarpe?....i tacchi proprio non li sopporto " disse Giulia distesa  sopra dei pouf morbidi e colorati togliendosi subito i tacchi che proprio non sopportava.
Si erano distesi entrambi lì  assaporando quel silenzio che si era creato tra loro mentre i loro occhi erano catturati dal guardare le stelle, quella notte più luminose
Fortunatamente il cielo ne era pieno e poi era ancora più illuminato dalle mille luci delle strade di Roma.....Giulia ne era innamorata della sua città.
Ne era innamorata della sua arte, delle sue strade, della natura delle persone, della sua bellezza.
Roma era bellissima...la città eterna.
l'Italia era meravigliosa e lei ne andava orgogliosamente fiera di essere nata in un paese, in una città del genere.
Anche a Sangio Roma piaceva tanto....
Piaceva quel colore di Luci che si ricreava nel cielo, amava il panorama che riusciva a vedere ogni sera da quel terrazzo....lo tranquillizzava.
A Sangio Roma iniziava davvero a piacere tanto...e più di uno ne era il motivo.
" Ti hanno obbligata Chiara e Benedetta non è vero ?" Sangio ridacchiò vedendo uno sguardo più rilassato quando la ragazza buttò i tacchi chissà dove.
Nell" atmosfera rimbombava la musica alta dell' altra parte del terrazzo dove si stava volgendo la festa...ormai quasi al termine.
" Si, beh....oddio hanno fatto un bel lavoro per stasera...ma i tacchi per me sono proprio una tortura  " Giulia ridacchiò ricordandosi di quanto si era guardata allo specchio vedendosi decentemente bella per una volta.
Sangio poté osservare meglio Giulia da vicino.
Quella sera era veramente bella...non che tutte le altre volte che l'aveva vista non lo fosse ma quella sera per lui era stato davvero difficile concentrarsi su qualcos'altro.
Anche Deddy e Aka lo avevano notato....subito si erano accorti che quando tutti e 3 si erano trovati all'ingresso Sangio si era fermato guardando dritto davanti sé completamente imbambolato Giulia.
Il vestito che indossava non era per niente volgare....la valorizzava nei punti giusti, nel modo giusto.
Lasciava scoperte le sue gambe lisce e sinuose, la sua pelle morbida e bianca.
Sembrava porcellana, così pura così luminosa che brillava sotto le mille luci che decoravano il terrazzo
La scollatura morbida rendeva ancora più aggraziata la sua figura minuta...ma non era su questo che Sangio si era soffermato.
Certo, aveva guardato il suo corpo, era impossibile non farlo... Ma amava ancora di più guardarle il viso.
Le guance rosse un po' per il trucco un po' per il vino, gli occhi profondi valorizzati da un sottile strato di eyeliner e mascara,le labbra rosa curvate in un sorriso luminoso.
Era raggiante ed era impossibile per lui non sorridere sentendo la risata di Giulia perforare le sue orecchie.
Non si sarebbe mai stancato di sentirla ridere....assumeva una bellezza più rara, più affascinante.
Quando la vide rabbrividire sotto il freddo tocco del vento che le aveva accarezzato la coscia decise di togliersi la giacca per posarla delicatamente sopra le spalle di Giulia.
Nel fare ciò riuscì ad accarezzare con le dita la sua pelle morbida e fu attraversato da mille brividi....non di freddo.
" Grazie " Giulia era sicura che le sue guance avevano assunto una dolce sfumatura di rosso mentre una vampata di calore, al tocco del ragazzo, le aveva attraversato il corpo.
" Qui a Roma è così....si passa dal caldo infernale al fresco " Giulia si sistemò meglio la giacca del ragazzo che le veniva gigante riuscendo a riscaldarla ancora di più.
Un profumo delicato, inebriante percorse la sua pelle.
Era uno dei profumi più buoni che avesse mai sentito...la tranquillizzava, la faceva sorridere.
" Mi ero portata una giacchetta ma l'ho prestata a Chiara. Quella sua l'ha dimenticata sicuramente a casa mia " terminò Giulia guardando diritto davanti a sé, assaporando quel momento di pace che stava vivendo.....
Notò come Sangiovanni la osservava e se un qualsiasi altro sguardo l'avrebbe messa in sottopressione, l'avrebbe innervosita....quello del ragazzo le faceva solo piacere.
Normalmente si sarebbe allontanata invece lo sguardo di Sangio le piaceva, la faceva sentire bella....più sicura.
Sapeva di essere imbarazzata e fu certa di aver visto un sorriso comparire sul viso di Sangio.

E che sorriso....

" Chiara e Benedetta ti hanno praticamente sequestrata questo pomeriggio" Giulia ridacchiò alle parole del ragazzo mentre Sangio la seguiva.
" Praticamente si....ti dico solo che ero distesa sul mio letto quando sono stata travolta da due terremoti. La mia stanza si è trasformata in un campo di battaglia.
Però oltre al vestito e ai tacchi non posso lamentarmi " terminò Giulia guardando negli occhi il ragazzo che sorrise immaginandosi la scena.
" Non ti piace il vestito ?" Chiese Sangio mentre Giulia era concentrata a osservare come gli occhi azzurri del ragazzo con le luci, assumessero sfumature dei mari più limpidi e trasparenti.
" Non è troppo corto ?" Quella di Giulia era una domanda che la perseguitava fin da quando era uscita da casa, nonostante i suoi amici e la sua famiglia le avessero detto che fosse semplicemente bellissima.
Era stata insicura però per tutta la sera attenta ad ogni movimento che faceva per evitare che il vestito si alzasse ancora di più e Sangio lo aveva notato.
" Secondo me no....poi ti sta molto bene " Sangio non era mai stato così sincero come quella volta e Giulia era arrossita leggendo la verità nei suoi occhi
" Però devi sentirti a tuo agio con ciò che indossi" terminò Sangio cercando di mascherare le sue guance rosse spostando il suo sguardo verso il cielo
" Allora dovrei indossare sempre e solo il pigiama...ma chiara e Benny mi ucciderebbero " Sangio non riusciva a non resistere alla risata di Giulia.
Era contagiosa.
Ogni volta che la sentiva, iniziava a ridere pure lui.
" Sei molto carina stasera...davvero " Giulia si girò a guardarlo scoprendo che Sangio la guardava già da un bel po, affondando i suoi occhi scuri in quelli chiari di lui.
" Grazie " e Sangio si promise che glielo avrebbe detto più spesso se di rimando la ragazza gli regalava quel bellissimo sorriso.

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