cap 19

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" sai... è stata sveglia tutta la notte " disse Abe che insieme a Francesca e Mery si trovava nella stanza dell'ospedale dove Sangio stava riposando ed era tenuto sotto controllo.
Stava meglio ma si era svegliato solo da alcune ore e almeno fino a domani doveva essere tenuto in osservazione.
Aveva gli occhi vispi e un sorriso smagliante ma questo tutti sapevano il perché...
C'era Giulia che si era accoccolata teneramente al suo petto e aveva ceduto alle braccia di Morfeo, al sicuro e protetta tra le braccia di Sangio che la stringeva a sé come se non volesse che scappasse via, come non desiderasse altro che non lei in quel momento.
" Nessuno le ha detto che doveva dormire ?" Sussurrò Sangio con tono di rimprovero verso la sua famiglia,  piano attento a non svegliare Giulia  mentre le accarezzava una guancia e le spostava una ciocca di capelli per guardare meglio quella visione....
Perché a Sangio sembrava di vivere un sogno, un bellissimo sogno...
Vedere Giulia mentre dormiva finalmente serena accanto a lui, con le labbra leggermente socchiuse  e le guance rosse indossando una sua felpa, bianca con colori tendenti all'azzurro che le stava il doppio, proprio come la prima volta che avevano dormito assieme.
Abe, Mary e Francesca si guardarono, scoppiando a ridere alla domanda del ragazzo che li guardò confusi.
" L'abbiamo supplicata Sangio.
Tutti quanti.
Si è data di caffè questa notte per rimanere sveglia, aspettando che ti svegliassi.
Ha detto proprio così a papà...
" Mi addormenterò quando saprò che Sangio sta bene " " disse Abe ripetendo le stesse parole di Giulia mentre gli occhi dei presenti si soffermavano sullo sguardo che Sangio rivolse a Giulia.
Ora finalmente li vedevano entrambi più sereni...Sangio esprimeva felicità dai suoi occhi che ora erano  luminosi, più azzurri anche se cerchiati dal rosso e da qualche livido.
Giulia invece si vedeva che dormiva rilassata e felice dopo tanto tempo dall'espressione del suo viso e dal suo corpo che anche se piccolina, copriva quasi tutto il ragazzo come se si stesse ancorando a lui.
Lidia non era riuscita a resistere e accanto al marito, ad Abe, a Carlito e Susi , gli aveva scattato una foto quando un'oretta prima entrambi si erano addormentati, con le fronti vicine e le mani intrecciate.
Quelle mani che non si erano staccate neanche per un secondo.
" Ditemi che almeno ha mangiato " E Sangio capì subito che quella sua implorazione non aveva un esito positivo
" Zero Sangio.
Aveva lo stomaco chiuso...ci ha provato a mangiare per fare contenta mamma e papà, Susi e Carlo e un po' tutti noi...
Ma quel piccolo pezzettino di pane che ha voluto l'ha rigettato subito dopo. " Gli rispose il fratello affranto ricordandosi di come Giulia avesse lasciato la stanza del ragazzo solo per correre in bagno e dare di stomaco.
" Dite a papà di andarle a prendere un panino con mozzarella prosciutto e salame... è il suo preferito.
Questo se lo divorerà. " Disse Sangio ricordandosi di come quel panino lo mangiava attentamente e piano gustandoselo pezzo dopo pezzo, obbligando il ragazzo ad aspettarla parecchi minuti, dato che lui, il suo, se lo divorava in pochi secondi.
" Ah e poi chiamami papà " disse Sangio con sguardo furbo mentre Francesca, che era quella più vicino alla porta, chiamò il suocero che in pochi minuti entrò in camera seguito da Carlito.
" Pa senti...dato che ho saputo che questa monella non ha mangiato nulla, non è che potresti portare anche del gelato " disse Sangio con gli occhi da cucciolo
prendendo una mano di Giulia che dormiva profondamente e unendola con una delle sue, come se stessero pregando, facendo ridere tutti là dentro
" Va bene va bene...ma li prendo per Giulia non per te, sia chiaro " disse Pier prendendo la pagina degli appunti che aveva scritto sul telefono
" Allora che gusti ?" Chiese al figlio che si era spostato leggermente sentendo Giulia muoversi tra le sue braccia
" allora prima di tutto il mio panino te lo sei appuntato ? " Chiese subito Sangio continuando ad accarezzare i capelli di Giulia che mugugnò nel sonno
" Shh...fate piano...così la svegliate " rimproverò Sangio quando suo padre roteò gli occhi al cielo e tutti ridacchiarono
" Sangio me lo avrai chiesto mille volte....si te ne prendo pure due così non mi rompi più.
Salsiccia, pomodoro, insalata, funghi piccanti e patatine. " Ripeté il padre per la milionesima volta
" Bravo Pà...hai ancora un'ottima memoria e ci senti bene nonostante l'età" a questa Abe si strozzò con l'acqua e anche Carlito rise mentre Pier rivolse un'occhiataccia al figlio
" Ringrazia di essere nel letto di un ospedale ....a che ci sono posso andare a chiamare il dottore e dirgli di sistemarti la testa e la lingua " Pier fece finta di essere offeso ma in realtà era felice...felice di potere scherzare e ridere così con suo figlio.
E sapeva che Sangio l' aveva fatto apposta....l'aveva capito dal suo sorriso e dall'occhiolino...voleva rendere leggera l'aria pesante e asfissiante dell'ospedale.
" Comunque Pà per Giulia prendi due panini con prosciutto, mozzarella e salame e poi un gelato al pistacchio e nocciola e un altro al caffè e nutella " terminò Sangio accarezzando la schiena di Giulia da sopra la felpa.
Avrebbe voluto accarezzarle la pelle nuda ma c'era suo padre davanti ed era meglio evitare.
" Conosci tutti i gusti di mia figlia " disse infatti Carlito sorridendo mentre le guance di Sangio si tingevano di rosso.
" Bhe così come lei conosce i miei " Sussurrò Sangio accarezzando una guancia della ragazza  che aveva iniziato ad aprire gli occhi lentamente
" Buongiorno o meglio buonasera  bellissima " Sussurrò lui  sulla sua guancia quando Giulia si accoccolò ancora di più strusciando il suo viso sulla spalla del ragazzo
" Buongiorno " mugugnò la ragazza ridacchiando aggrappandosi sempre di più al corpo di Sangio mentre veniva inondata dal suo calore e dal suo profumo.

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