cap 18

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Giulia aprì piano gli occhi e alzò la testa dal morbido materasso su cui stava dormendo, quando mettendo a fuoco, vide Lidia avvicinarsi piano a lei e Pierlu chiudere piano la porta, cercando in tutti i modi di non fare rumore.
In realtà entrambi non avrebbero voluto svegliare Giulia ma sapevano che la ragazza non stava realmente dormendo.
Aveva iniziato a sonnicchiare solo alle prime luci dell'alba e ora erano già le prime ore del pomeriggio.
Ma ad ogni movimento, anche quello più delicato, Giulia apriva gli occhi, gli accarezzava il braccio, la fronte, lo guardava per un po' prima di ritornare a chiudere gli occhi dopo avergli lasciato un delicato bacio sulla fronte e uno sulla mano.
Era questa la scena a cui assisteva la gente ogni volta che entrava in quella stanza sorridendo tristemente alla ragazza che non aveva mai lasciato solo il ragazzo.
" Ciao Giulia " disse Lidia prendendo un sedia e sedendosi accanto a lei, accarezzandole i capelli, amorevolmente e triste prima di spostare la sua attenzione sulla fronte del figlio che dormiva su un letto candido e troppo bianco, fin da troppo tempo.
La ragazza le sorrise cercando di rivolgere sia a lei che a Pierlu, che si era seduto dall'altro lato del letto, uno dei suoi sorrisi migliori, sinceri....ma fallì
Non aveva nessun motivo per sorridere, né tantomeno ora, osservando come Pierlu e Lidia accarezzavano e guardavano affranti e tristi il volto del figlio e il loro braccio.
Gli occhi tristi e pieni di lacrime,segnate da profonde occhiaie, segno che neanche loro avevano dormito.
Ma come avrebbero potuto ?
Si erano subito precipitati in ospedale appena avevano saputo della notizia.
Gli aveva avvisati Falso che era stato  avvisato a sua volta da Chiara.
La ragazza aveva preso il numero dal telefonino di Giulia che l'aveva pregata di avvisare subito lui e la famiglia del cantante

Attorno a Giulia tutto era diventato buio appena aveva visto Sangio a terra, con gli occhi chiusi, svenuto, sanguinante
" Sangio " Giulia strisciando con gli occhi pieni di lacrime si era avvicinata al ragazzo, non sentendo il dolore al polso e alla spalla.
Non si era accorta che spostandosi aveva urtato una statua che cadendo, si era ridotta in mille frantumi, alcuni di questi l'avevano colpita la spalla e il braccio che ora stava sanguinando.
" Sangio " ripeté la ragazza portandosi il ragazzo tra le sue braccia iniziando a cullarlo mentre le sue guance iniziavano a  bagnarsi da lacrime copiose.
Guardava soltanto il cantante che tra le sue braccia non apriva gli occhi mentre lei piangeva e lo stringeva ancora più forte, vicino al suo cuore.
Non si accorse che Deddy e Aka,insieme ad alcuni uomini di sicurezza  avevano allontanato Sebastian e che subito dopo insieme a Chiara, Benny e Sam la raggiunsero.
" Giulia " sussurò Chiara quando la chiamò per la milionesima volta, non  ottenendo nessuna risposta  , come se la ragazza  fosse sotto choc,tenendo ancora più stretto il ragazzo vicino a sé.
" Dovete chiamare l'ambulanza " disse Giulia tra le lacrime non riuscendo a separarsi da Sangio  che continuava a non rispondere a nessun tipo di segnale.
..." Prendi il mio telefono e avvisa a Falso e digli di avvisare anche i suoi genitori " riuscì a dire soltanto mentre Chiara prese subito il telefono dell'amica e fece tutto ciò che le aveva detto.
Giulia era sotto choc, lo avevano capito subito tutti i suoi amici che continuavano a guardarli non sapendo effettivamente cosa fare ...erano in confusione totale.
Avevano visto tutta la scena ma mai avrebbero pensato che Sebastian sarebbe arrivato a tanto.
Non avevano sentito nulla ma avevano capito che più o meno Sangio aveva detto alla ragazza cosa aveva visto quella sera al bar e da lì in poi si è scatenato il putiferio.
" Sangio ti supplico resisti...ti supplico aprì gli occhi. " Continuava a sussurrare Giulia all'orecchio del ragazzo mentre lo stringeva forte accarezzando i suoi morbidi capelli.
Era una scena straziante...vedere Giulia in lacrime, distrutta, mentre tra le sue braccia giaceva Sangio inerme.
" Giulia è arrivata l'ambulanza " Chiara le si avvicinò di nuovo, cercando nel frattempo, di vedere se l'amica fosse ferita da qualche altra parte.
Aveva un po' di sangue ma la sua ferita sulla spalla non sembrava grave....a preoccupare era Sangio che sembrava svenuto,non rispondeva a nessun segnale e perdeva abbastanza sangue.
"Signorina dobbiamo portarlo in ospedale " disse uno dei soccoritori arrivando subito sul posto e spostando Sangio su un barella.
Nel movimento però la mano che Giulia aveva stretto a quella di Sangio, quando se lo era portato sulle sue braccia, non si staccò, anzi...la ragazza la strinse ancora più forte.
Si vedeva Giulia, seduta a terra, con il viso sofferente, Sangio sulla barella che sembrava dormire serenamente e le loro mani intrecciate come a simboleggiare che non avevamo nessuna intenzione di allontanarsi, non volevano rimanere da soli.
" Posso venire con lui ?" Chiese Giulia, titubante e con una vocina così piccola che  la rendeva talmente tenera, mentre, stringendo sempre la mano di Sangio, con l'aiuto di Chiara e Sam, si alzava cercando il più possibile di reggersi in piedi....per il ragazzo
" anche se mi dite di no, verrò lo stesso.
La sua mano non la mollo " continuò Giulia questa volta più sicura guardando negli occhi i due soccoritori che a sorpresa di tutti sorrisero.
" Certo che puoi venire.
Così nel frattempo controlliamo pure te " la donna si avvicinò a lei portando il braccio della ragazza sulle sue spalle per aiutarla a camminare mentre l'altro soccoritore, raggiunto da un altro uomo, portavano Sangio in barella dentro l'ambulanza.
Giulia e l'altra donna gli  seguirono subito scomparendo dalla vista dei loro amici.
"Dio mio...Falso mi ha detto che si farà trovare direttamente in ospedale e che ha già avvisato i genitori di Sangio " disse Chiara mentre i suoi occhi si soffermavano sulla chiazza di sangue lasciata da Sangio.
" Io ho avvisato i genitori di Giulia " disse invece Benny quando gli occhi dei 5 ragazzi si soffermarono sui segni di quello che era appena accaduto.
" Andiamo in ospedale....Giulia e Sangio hanno bisogno di noi "

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