cap 29.

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" eilà nonna " Giulia sorrise piegando sul letto una delle tante magliette che avrebbe dovuto posare dentro la valigia, aperta e disordinata sul suo letto.
In realtà, quando la nonna di Giulia entrò nella stanza, regnava il caos e il disordine....abituale per Giulia.
Quando si trattava di lei, era la ragazza più disordinata e imbranata di tutti....ma con gli amici, i nonni, Sangio era tutto il contrario.
Nonostante la sua piccola età, riusciva ad essere molto matura, sistemata, ordinaria, ad essere quasi una mamma.

Sangio si era appoggiato alla stipite della porta del bagno, e con un asciugamano in vita e uno per tamponare i ricci biondi grondanti d'acqua, osservava con un sorriso Giulia, che non curante dello sguardo addosso del ragazzo, stava ordinando il suo armadio che sembrava più un campo di guerra appena bombardato.
Canticchiava e ballava mentre piegava le magliette sul letto per poi posare sugli scaffali dell'armadio.
Era già a buon punto....la maggior parte dei vestiti erano già sistemati e la sua stanza ora sembrava più grande e soprattutto più pulita
Assomigliava terribilmente a sua madre.... Osservava con cura ogni maglietta, ponendola, dapprima sopra il suo corpo,  per specchiarsi davanti allo specchio dell'armadio, quando ne trovava una che le piaceva di più.
Sorrideva mentre faceva la giravolta e Sangio era sicuro che quella maglia celeste avrebbe fatto la stessa fine di molti altri suoi indumenti...ormai il suo armadio lo usava più Giulia che lui stesso
Ma non era colpa sua se con ogni cosa che indossasse, la ragazza era ancora più divina, più bella.
Era felice, rilassata e si stava divertendo....
Indossava i pantaloncini della tuta beige e un top nero, con la pancia scoperta.
I capelli erano per metà sciolti ma la parte superiore era legata in un piccolo chignon scombinato.
Aveva gli occhi luminosi, felici e stava sorridendo mentre canticchiava Guccy Bag, che risuonava ad alto volume dalla playlist del suo telefonino.
Ciò che piaceva tanto a Sangio di Giulia era la semplicità con la quale lei rideva, con la quale sorrideva.
Era una ragazza semplice, istintiva per niente finta o studiata.
E questo lo si leggeva dalla naturalezza dei suoi gesti, dai suoi occhi, dal suo sorriso che in quel momento stava facendo passare tutta la pesantezza di quella giornata a Sangio.
Non si era fermato un secondo.
Tra due giorni sarebbero dovuti partire e
il cantante doveva sistemare le ultime cose prima della partenza.
Ciò però non gli permetteva di respirare e di vedere Giulia nemmeno durante la loro pausa pranzo.
Un altro motivo per il quale Giulia si trovava lì era anche per questo....non la abbracciava, non la guardava da solo, senza occhi indiscreti da troppo tempo.
Sangio amava osservarla....la guardava sempre, fregandosene degli sguardi e dei commenti di chi notava quel gesto tenero e romantico del ragazzo.
Falso, Deddy e Aka, la maggior parte delle volte lo prendevano in giro, bonariamente ma solo perché era strano vedere il loro amico in quelle condizioni.
Quando stava con Giulia, quando la vedeva anche da lontana diventava completamente un imbecille...e la cosa peggiorava quando la ballerina si avvicinava a lui.
Sangio, invece, prima di incontrare Giulia, e con le precedenti relazioni non si era mai comportato così.
Il cantante ancora non glielo aveva detto, e non c'era bisogno di conferme perché Deddy, Aka, Falso, capirono che Giulia fosse diversa, speciale soprattutto per il ricciolino.
Chiara, Benny, Sam,.Massimo, Flaminia, Francesco e tutti gli altri conoscenti di danza di Giulia lo guardavano, invece, inteneriti.
Più volte aveva visto e sentito ragazze e adulti  guardarlo e parlare sottovoce inteneriti, dal suo sguardo imbambolato verso Giulia.
" Guardate come la guarda "
" Mio dio la sta spogliando con gli occhi "
" Anche io voglio un ragazzo che mi guardi con gli occhi a cuoricino "
Queste erano alcune delle tanti frasi sussurate che sentiva spesso e alle quali non poteva non sorridere.
Ma preferiva quando nessuno si accorgeva di quei sguardi, quando soprattutto Giulia non si accorgeva di avere i suoi occhi addosso.
Proprio come in quel momento in cui continuava a muoversi e a canticchiare nonostante tutta la stanchezza di quei giorni di prove interminabili, più pesanti del solito.
E nonostante lui avesse insistito, Giulia aveva obbligato il ragazzo a rilassarsi con una doccia prima di lei.
Sicuramente perché, entrata in camera, vedendo tutto quel casino, aveva deciso di sistemare e di aiutarlo.
" Se continui a guardarmi così mi consumi" ridacchiò Giulia con le guance rosse appena notò Sangio osservarla.
" Non è colpa mia se sei così bella " Sussurrò Sangio avvicinandosi a lei e cingendole la vita con le sue braccia, quando Giulia sistemò meglio dentro l'armadio anche l'ultima maglia.
La ragazza gli sorrise, cingendo il suo collo con le sue mani, avvicinandosi così ancora di più al ragazzo che le baciò dolcemente la fronte.
" Potevi metterti a letto invece di sistemarmi la camera.
Quello lo avrei fatto io, dopo " continuò lui sentendo Giulia sorridere contro la pelle nuda e bagnata del suo petto.
" Sei stanca pure tu...anche se non capisco come fai a trovare lo stesso tutte queste energie " ultimò lui stringendola ancora più forte a sé e baciando delicatamente i suoi capelli, iniziando ad attorcigliare una ciocca tra le sue dita.
" non sono stanca e poi mi piace sistemare... soprattutto le tue cose.
C'è il tuo profumo ovunque " mormorò Giulia sentendo i battiti del cuore del ragazzo contro la sua guancia rilassarla.
Sangio le alzò lo sguardo, esercitando una leggera pressione con le dita sul suo mento, facendo scontrare così i loro occhi.
..." Facciamo finta che ti creda che tu non sia stanca "...Sangio le accarezzò le occhiaie più evidenti, ora a fine giornata, mentre Giulia socchiudeva gli occhi con un sorriso leggero e divertito che le accarezzava le labbra.
..." Comunque grazie....davvero " ....Giulia aprì gli occhi per guardarlo con sguardo interrogativo sentendo il ragazzo baciarla leggermente e delicatamente le labbra.
" Per questo " iniziò lui facendo oscillare il suo sguardo verso la camera, ora immacolata.
..." E per questo" concluse lui indicando i loro corpi stretti nell'abbraccio e azzerando la poca distanza che separava le loro labbra.
Fu un bacio, all'inizio delicato... uno scambio lento di labbra socchiuse che fece perdere ancora di più, quei pochi neuroni rimasti a Sangio, quando Giulia decise di approfondirlo, accarezzando lentamente il petto nudo del ragazzo e tirandolo leggermente per i ricci umidi dall'acqua , schiacciando completamente i loro corpi.
Sangio indossava solo un asciugamano in vita che gli sembrò fin troppo leggero e stretto, quando percepì i brividi della pelle di Giulia.
E la cosa peggiorò quando Giulia non riuscì a trattenere un gemito contro la bocca del ragazzo.
Sangio rese ancora più famelico e passionale quel bacio, al quale Giulia si stava aggrappando con tutte le sue forze, mentre sentiva le carezze del ragazzo provocarle scosse lungo tutta la sua schiena e scendere più giù, verso il suo sedere che iniziò a sfiorare senza toccarlo o palparlo completamente.
Sentiva contro la sua coscia il desiderio del ragazzo....lo stesso desiderio che provava anche lei in quel momento.
"Giù " gemette Sangio quando Giulia morse il suo labbro inferiore.
La ballerina si allontanò da lui quel poco che bastava per guardarlo in faccia ma per Sangio fu ancora peggio....vederla con gli occhi luminosi, pieni di desiderio, lo stesso che provava lui, le labbra gonfie, rosse e la fronte sudata.
Faceva troppo caldo....e con quel caldo intendeva non la temperatura dell'ambiente, ma la temperatura dei loro corpi incollati.
" Vai a farti la doccia....che io ne ho bisogno urgentemente di un'altra...questa volta ghiacciata " Giulia ridacchiò, nascondendosi contro il suo petto, imbarazzata, contagiando anche Sangio che sorrise ritornando a giocare con i suoi capelli.
Amava come riusciva a trasformarsi...da donna provocatrice a tenera bambina.
" Amo tenerti tra le braccia ma così non riesco a calmarmi" Giulia si staccò mentre la sua risata aumentava, contagiando subito Sangio
" Okok....corro in bagno " Giulia prese una maglia del ragazzo, quella che appositamente aveva lasciato sul letto e quella che aveva deciso di indossare per quella notte.
Lasciò un veloce bacio a Sangio e corse in bagno, ridacchiando, quando il ragazzo la lascio andare dopo una leggera pacca sul sedere.
Sangio scosse la testa sorridendo, buttandosi sul letto dopo che Giulia, prima di chiudere la porta alle sue spalle, gli aveva rivolto una felice linguaccia, con la sua risata che rimbombava per tutta la camera.
Continuò a guardarsi attorno e inspirò, sorridendo con gli occhi chiusi quando sentì che il profumo di Giulia dominava nella camera.
Scosse la testa divertito ...Giulia non era solo la sua migliore amica, la sua confidente, la sua fidanzata ma anche una mamma.
Si occupava anche di quelle piccole attenzioni, di quei semplici gesti, con un cuore grande colmo di amore....un amore non solo da fidanzata ma  un amore anche  materno.

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