Capitolo 32.

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Erano passati più o meno quindici giorni dalla mia riappacificazione con Federico. Le cose andavano bene, anche se riuscivamo a vederci poco per via dei suoi allenamenti per il campionato e per la Champions League. Ovviamente non mi lamentavo, amavo vederlo felice grazie al calcio, grazie al suo sogno, ma a volte mi mancava tanto. Inoltre, essendo in piena sessione invernale, approfittavo della sua assenza per studiare e preparare gli esami. Anche se era difficile concentrarmi... Avevo sempre il suo pensiero nella mente.

Però, ogni momento libero lo passavamo insieme. Essenzialmente a casa mia, ci eravamo ambientati bene. Mi parlava di come si trovava bene alla Juve, della sua amicizia con alcuni compagni di squadra, di come era fiero di vestire una maglia così importante. E io gli raccontavo dell'università, della mia amicizia con Luana e Sophia, di come Torino mi rendeva felice.

Quel giorno, era uno di quei momenti in cui eravamo riusciti a ritagliarci un po' di tempo per noi. Eravamo sdraiati nel mio letto, coperti dal lenzuolo e dal piumone, perché faceva veramente freddo ed entrambi avevamo addosso solo l'intimo. Io avevo la testa sul cuscino, lui l'aveva sul mio seno e ne approfittavo per accarezzargli i capelli. Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo, con la differenza che quella volta non ero più la sua amante.

-Non ti sembra tutto così naturale?- sussurrò piano, mentre accarezzava leggermente la mia pancia con l'indice -Noi intendo, essere qua, così... Come se la natura avesse creato apposta entrambi e se non fossimo insieme saremmo fuori posto-

Sorrisi intenerita dalle sue parole e annuii anche se non poteva vedermi in viso. -Hai ragione, è tutto naturale con te-

Smise di parlare per qualche minuto e visto che smise pure di accarezzarmi, capii che era pensieroso. Ero quasi sicura di cosa stesse per chiedermi. -Venere, non voglio litigare, ma con Luca hai provato ciò che provi con me?- il suo tono di voce sembrò quasi insicuro, ero certa che la domanda riguardasse ciò che c'era stato tra me e Luca -Insomma, io con nessun'altra ho provato ciò che provo con te. Con te è tutt'altra cosa, tutt'altro livello-

Sospirai debolmente e, per un attimo, mi sentii parecchio in imbarazzo... Non so se per la domanda in sé o perché, dentro me, mi stavo rendendo conto di quanto avevo preso in giro me stessa e Luca. Sì, avevo provato un sentimento forte con lui, ed era reale, ma non era paragonabile a quello che sentivo con Chiesa.

-Vuoi sapere se mi faceva sentire come mi facevi sentire tu quando siamo stati a letto insieme?- davanti alla mia domanda alzò la testa dal mio petto e mi guardò attentamente negli occhi, facendo un cenno impercettibile con il capo -No... Tu mi trasmetti delle emozioni uniche, qualcosa che va al di là del contatto fisico. Tu sai arrivarmi fino all'anima-

Il suo viso si rilassò davanti alle mie parole e mi rubò un bacio casto, sedendosi poi accanto a me. -Ti devo confessare che ho chiamato Chiara col tuo nome, mentre stavamo per fare sesso. Mi mancavi così tanto che immaginavo come sarebbe stato se al suo posto ci fossi tu e tadan-

Sgranai gli occhi e, senza riuscire a trattenermi, gli scoppiai a ridere in faccia. Chiara me l'aveva accennato, ma sentirlo dire da lui era diverso. Lui alzò gli occhi al cielo davanti alla mia reazione, ma vidi che stava ridacchiando pure lui. Forse non avrei dovuto ridere, ma non seppi trattenermi.

-Tu l'hai davvero chiamata Venere? E l'ha scoperto così di noi?-

Scosse la testa -Non c'è nulla da ridere. Comunque no, non proprio così. Insomma, credo che quella scena le abbia messo la pulce nell'orecchio, ma ne ha avuto conferma perché voleva essere tua amica e io mi sono scaldato dicendole che non volevo assolutamente accadesse. Quel mio comportamento le è sembrato strano e ha fatto 2+2-

-Certo che sei un disastro, Chiesa.- scherzai, schiacciandogli un occhiolino -Ma ti amo comunque-

-Che bello sentirtelo dire... Mi ami. Pensavo non sarebbe successo più.-

Non solo lui... Quindici giorni prima di quel momento, per me era assolutamente fuori discussione che io lo perdonassi. Ero davvero spaventata dall'idea di stare ancora male per colpa sua, ma il sentimento che provavo per lui aveva superato ogni cosa.

Ogni fibra di me lo amava e non potevo combatterlo. Sarebbe stato come combattere contro me stessa. Era più facile amarlo, perché era davvero naturale farlo. Era creato per me. Ed io ero creata per lui. Finalmente potevamo viverci come avremmo dovuto fare da sempre e mi sentivo come su una stella. La nostra stella personale, un posto intoccabile dove nessuno poteva più farci del male.

-Fede, come sta Luca?- era a conoscenza che io e Federico eravamo tornati insieme e mi faceva male il pensiero che potesse soffrire per quello. Non avrei mai potuto ringraziarlo abbastanza per ciò che aveva fatto per me, mi amava ma mi aveva lasciata per far sì che fossi felice. Le persone così le avevo sempre considerate più uniche che rare ed ero stata davvero fortunata ad incontrarlo. Mi salvò due volte.

-Bene, credo. Non parliamo tanto.- sembrò un po' infastidito dalla mia domanda -Perchè ti interessa?- finse indifferenza mentre mi faceva quella domanda, ma era chiaramente geloso

-Federico Chiesa, se non fosse per Luca noi non staremo insieme. Quindi non iniziare- gli rammentai, mentre mi avvicinavo a lui, accarezzandogli il petto nudo. Lui osservò ogni mio movimento, poi fermo le mie mani e mi tirò verso di sé, facendomi sedere a cavalcioni su di lui.

Avvicinò la sua bocca al mio orecchio e mi baciò là, poi appena sotto, sul collo, facendo scatenare tutte le farfalle nel mio stomaco e facendomi venire la pelle d'oca. -Ti ricordi quando ti dicevo che sentirti chiamarmi per cognome mi mandava in panne? Beh, ancora oggi è così- sussurrò appena, con la voce roca, per poi lasciarmi un bacio nell'angolo della bocca

-Scusami, non era mia intenzione, Chiesa- ripetei il suo cognome, evidenziandolo maggiormente, con finta innocenza

Lui scosse la testa, poi alzò gli occhi al cielo - dannazione se sei bella, Venere-

Mi scrutò attentamente, come se stesse analizzando ogni dettaglio del mio viso, poi posò la mano dietro la mia nuca e mi spinse verso di sé, per poter baciare le mie labbra. Io mi sistemai meglio sulle sue gambe e, prontamente, ricambiai il suo bacio.

Mi baciò immediatamente con foga, quella volta lasciò perdere ogni briciola di dolcezza, ma nonostante ciò mi sentivo amata, mi sentivo desiderata, mi sentivo bene. Io risposi al sul bacio con la stessa intensità e, pochi secondi dopo, ci ritrovammo sdraiati.

Mi baciò il petto, dove poco prima era adagiata la sua testa, mentre io gli accarezzavo i capelli e poi la schiena. -Ti amo così tanto, Venere. Ti desidero così tanto, sempre. Non ho mai voluto nessuna così intensamente-

Mi sentii lusingata dalle sue parole ed ero consapevole che l'aveva detto perché lo pensava realmente e non perché il momento lo richiedeva. In risposta ripresi a baciargli le labbra e poi gli lasciai qualche bacio sul petto, ma improvvisamente il mio telefono suonò, notificando l'arrivo di un messaggio e facendomi sussultare.

-Va tutto bene?- mi chiese lui, visto che avevo smesso di baciarlo -Se vuoi puoi controllare, noi possiamo continuare tra poco- mi regalò un sorriso malizioso, come se volesse tranquillizzarmi, e mentre stavo per scuotere la testa, in segno di negazione, il telefono suonò nuovamente, così decisi di controllare.

Federico si spostò da sopra me, capendo che avevo intenzione di vedere chi fosse e cosa volesse, e io mi misi a sedere, afferrando il cellulare da sopra il comodino.

Mi resi conto che erano due messaggi su WhatsApp, da un numero che non avevo registrato, così, curiosa, aprii immediatamente la chat. Non mi servii nemmeno controllare la foto profilo o che, il contenuto del messaggio era chiaro e conciso.

Immediatamente un senso di nausea e malessere mi pervase e, a quel punto, mentre realizzavo, alzai lo sguardo su Chiesa che mi stava osservando in attesa che dicessi qualcosa. E mentre lo guardavo, e sembrava così innamorato, mi sentii una deficiente e, nuovamente, tutto mi crollò addosso.

NOTA: 03:33 oggi un po' tardi, ma ho potuto scrivere solo ora, amatemi comunque.

Anyway, abbiamo un capitolo super dolce dove vediamo la sintonia tra Fede e Venere... Però, qualcosa, a fine capitolo, rompe questa sintonia. Io vi avevo avvertito ehehehe. Cosa avrà ricevuto Venere? Qualcosa che porterà tanti guai? Mah, lo scopriremo solo vivendo

Detto ciò, come ogni notte vi chiedo di lasciare un commento e un pronostico se vi va. Buonanotte, Ele 🤍

Un altro amore|| Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora