Capitolo 13 "Non era reale"

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[YELENA]
È notte fonda e come al solito non riesco a dormire.
Questa volta però non è solo quello che ho passato, questa volta nei miei pensieri ci sei tu, tu e quello che è successo un paio di ore fa.
Penso a cosa sarebbe successo se Alexei non fosse arrivato...magari ci saremmo baciate oppure ti saresti allontanata, come fanno tutti...

È mezzogiorno e come immaginavo siamo ancora molto lontani da dove si trova Melina.

T/n:"A pochi chilometri eh?" Dici tu sarcastica

A:"Ok potrei essermi sbagliato, forse"

N:"Piantala e continua a camminare" dice Nat dando un colpo sulla schiena ad Alexei.

È sera, il sole sta tramontando e finalmente siamo arrivati.
Melina ci ha fatto entrare in casa e adesso siamo tutti seduti a tavola.

N:"Dov'è la stanza rossa Melina?"

M:"...hahahah...sai è come quando tu le hai fatte rimanere sveglie per vedere babbo natale"

A:"Era diverte, insomma lui scende dal camino "attente, dov'è?" Tu stai li ad aspettarlo e poi quando spariscono i biscotti ti rendi conto che è li...io voglio che non abbandonino i loro sogni, puntate in alto ragazze" dice Alexei per giustificarsi

N:"Trovare Drakov non è una fantasia, è un affare in sospeso" dice decisa Nat, anche se noto che si sta irritando come me del resto

M:"Non si può sconfiggere un uomo che comanda la volontà degli altri, non avete mai visto il risultato di ciò che abbiamo fatto in America"

Detto questo ci fa vedere "Alexei" un maiale controllato da lei e dopo averlo quasi fatto morire soffocato continuano a parlare.

[T/N]
Non ho ancora detto niente e dopo la scena del soffocamento del maiale sono anche un po' disgustata.
Poi ricominciano a parlare mentre io evito di intromettermi.

M:"Drakov ha agenti sottomessi in tutto il mondo" continua Melina

Y:"Sai su chi lo testano?" Chiedi tu

M:"No, quello non è il mio reparto"

A:"Donna dai, basta mentire, tu sei l'architetto di Deakov-" lei non lo lascia finire e ribatte

M:"Tu cos'eri, se io ero il suo architetto, tu eri il suo socio in affari!"

A:"Nono, io ero il caprio espiatorio, mi ha venduto un ideologia!"

M:"Ho smettila con la solita storia"

N:"Adesso basta! Sei un idiota!" Poi continua "e tu sei una codarda....una codarda, e la nostra famiglia non era reale, non c'è niente che ci lega"

A:"Non era reale eh...in cuor mio sono un uomo semplice e credo che per essere due agenti sotto copertura, credo che abbiamo fatto un bel lavoro"

M:"Si abbiamo svolto gli ordini e abbiamo interpretato i ruoli alla perfezione" continua Melina

N:"Che importa, non era reale" dice Nat più irritata che mai

Y:"Cosa?" Chiedi tu ferita

N:"Non era reale! Che importa?" Continua

Y:"Non dire cosi...ti prego non dire cosi, era reale" poi continui "era reale per me, tu sei mia madre...la mia vera madre, la cosa che più ci si avvicinava, la parte migliore della mia vita era finta e nessuno di voi me l'ha detto" dici tu mentre con le lacrime agli occhi te la prendi con loro.

Mentre stai continuando a parlare capisco quanto stai soffrendo e vorrei davvero fare qualcosa

Y:"E quegli agenti che avete chimicamente sottomesso in tutto il mondo...eccoci qua" dici parlando anche di me e un po' di Nat

N:"E tu? Tu sei fuggita...Drakov non permetteva a nessuno di scappare...intendi dire qualcosa?"

Y:"No...ma tu guarda" poi ti alzi e dopo aver preso la bottiglia di alcol in mano ti dirigi verso la una stanza.

N:"Yelena" ti chiama Nat

Y:"No" tu la ignori e ti chiudi in camera.

***Spazio Autrice***
Eccomi, come avevo promesso un'altro capitolo, più lungo del solito.
Sono successe un sacco di cose e nel prossimo ci saranno altri momenti mooolto importanti.
Spero che vi piaccia e come al solito se si fatemelo sapere con una stellina e un commento(anche costruttivo).
Spero di riuscire a pubblicarne uno al giorno ma se non fosse così cercherò di essere il più costante possibile.

Black Widow-Yelena Belova and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora