V: Piccola.

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Piccola bimba dai sogni infranti, cosa ti lega ancora ad una realtà che vorresti ma che purtroppo non è?
Dimmi un po', che poi un po' non è,: la notte riesci a fare sogni tranquilli; o gl'incubi s'impossessano della tua mente già fin troppo incasinata?
Secondo me abbracci ancora il cuscino nella speranza di risolvere qualcosa che poi, si sa, non si risolve mai.
Piccola bimba dal cuore spezzato, cosa ti fa sognare ancora il lieto fine nei romanzi o al "vissero per sempre felici e contenti" nelle favole o ai baci alla fine di un film?
Dimmi: aspetti ancora il tuo principe azzurro che ti risveglia dalla maledizione o ti calza la scarpetta, oppure sei diventata tu la strega del racconto?
Secondo me dovresti sciogliere i tuoi capelli ed ondularli un po', in caso attirassero l'attenzione di un avventuroso, perché per te servono solo i coraggiosi, che purtroppo ora mancano.
Piccola bimba dagli occhi lucidi, cosa ti fa credere ora che la prossima volta andrà finalmente bene e non sarà l'ennesima delusione?
Dimmi: pensi che il tuo fragile cuore possa ancora rimanere intero con ancora un altro taglio?
Secondo me ha bisogno anche lui di un po' di pace ogni tanto, non credi?
Piccola bimba dalle mani lisce, cosa te le fa tremare dall'emozione?
Dimmi: ti piace ancora quando qualcuno ti prende per mano? O quando ti mettono un anello al dito? O quando se l'avvicinano al viso per una tua magica carezza...
Secondo me lo sfogliare di un libro, lo schiacciare l'inizio della tua playlist, il toccare della pelle altrui, no?
Piccola bimba dal sorriso smagliante, cosa ti serve per non nasconderlo mai?
Hai un sorriso così bello, sai? No, non lo sai, cerchi di nasconderlo sempre. Perché? Non ti piace? Deduco di no. Non mi interessa se è perfetto, mi interessa se è vero.
Dimmi un po', sinceramente ovviamente, quando è vero? E non stare qui a raccontarmi storielle su "ma lo è sempre, perché dovrei mentire?" perché non ci credo.
Secondo me quando vedi un bimbo sorridere, o forse quando entri in una libreria, o quando senti la musica del camioncino dei gelati, si?
Dimmi un po', che poi dai, per parlare del tuo sorriso non basterebbe mai un po'.
***
Martedì sera.

Salutiamo sorridendo ed il cameriere estremamente giovane ci fa accomodare subito al tavolo prestabilito, ovviamente il più grande al centro della sala sotto l'enorme lampadario, almeno ho trovato qualcosa che brilla più di me questa sera... Forse. Notiamo che la famiglia Scott è già seduta, questo farà innervosire mio padre, ciò significa che questa notte a casa ci saranno guai.
<Buona sera signori Scott>, <Buona sera famiglia Lamia> mio padre sicuramente si infastidirà ancora di più per non aver usato lui la parola "famiglia cognome" anziché "signori cognome".
<Scusate il ritardo, di solito siamo noi i primi ad arrivare e aspettare, non pensavamo di trovarvi già qui> piccolo spoiler: l'appuntamento era alle 20:30 di sera, sono le 20:00 in punto, sicuramente i loro colleghi arriveranno alle 20:45, ritardo o scemenza cronica?
<Assolutamente nessun problema, mia moglie era ansiosa di vedere il prezioso locale e mia figlia era già pronta da un po', come loro solito fare, quindi abbiamo deciso insieme di partirci un po' prima>
<Ottima scelta, avrei volentieri fatto lo stesso ma mia figlia invece aveva molto da studiare e visto che teniamo enormemente alla sua cultura le abbiamo lasciato quanto più tempo possibile sempre nei limiti>

Spoiler: giusto giusto domani abbiamo assemblea scolastica, non ho detto niente ai miei per poter andare al mare, quindi non ho dovuto studiare niente anche perché sono perfettamente organizzata nel mio programma, per questo infatti la principessina Scott mi ha guardato accigliata ma fortunatamente non può controbattere per non sembrare scortese o addirittura maleducata, quindi semplicemente le sorrido.
Noto che, come sempre, è davvero perfetta, come ha detto mia madre, è esattamente la figlia che i miei vorrebbero. Il vestito rosso che arriva leggermente sotto le ginocchia, perfettamente abbinato al rossetto, le fascia il fisico snello e slanciato che possiede, con le forme e l'altezza che io posso solo sognare di notte. Sulla sua sedia dietro ha poggiato la sua giacca corta nera, perfettamente abbinata alle décolleté nere ai piedi. Non ha mezzo capello fuori posto, le cadono lisci e composti sulla schiena scoperta, le mani con la manicure sempre impeccabile. Mi chiedo cosa vede lei quando si guarda allo specchio, com'è appena sveglia o prima di addormentarsi.

<Visto che siamo tutti insieme, che ne dite di farci scattare una bella foto?> In queste serate così chic c'è sempre un fotografo in giro per promuovere l'evento e far vedere agli altri che sono solo degli insignificanti poverelli.
<Che bella idea Scott, aspetta che lo chiamo subito> mio padre alza le mani e applaude solo 2 volte per attirare l'attenzione su di se, lo sentono perché c'è solo una leggere musica classica di sottofondo e le persone parlano piano.
Il fotografo arriva sorridendo immediatamente, ci chiede di metterci in posa e scatta con la sua enorme e bellissima macchina fotografica. Un sogno, mi piacerebbe tanto fare questo lavoro, non nei locali però, in giro per il mondo. In tutto ciò non posso credere che ora io abbia una foto con la fantastica Britney Scott, per quanto la foto sono sicura che sia di alta qualità, mi sentirò solo uno schifo in confronto a lei.

Dopo pochi minuti arrivano gli altri colleghi ed il cameriere ci fa ordinare subito, devo dire che c'è un ottimo servizio, come sempre. E da qui, la noiosa serata uguale può iniziare: cibo, lavoro, alcol, soldi, foto, chiacchiere. Tutte cose di cui non me ne può fregar di meno, ma devo tenere su il mio sorriso d'argento per tutto il tempo e rispondere in fretta a tutto ciò che mi viene domandato: scuola, materie, professori, voti.
***
Martedì notte.

<Hai visto la figlia degli Scott? Veramente impeccabile> inizia il discorso mia madre appena entrati in macchina.
Oh no, ciò significa che la discussione l'avremmo qui e non a casa come avevo sperato prima. Ciò significa che non posso scappare e chiudermi in cameretta, ma dovrò aspettare tutto il tempo del tragitto, sperando che vada veloce ma non credo proprio.
<Già, puntuale ed elegante, a differenza di mia figlia>
<Non eravamo in ritardo, anzi, in anticipo di mezz'ora>
<Non abbastanza in anticipo da superare gli Scott>

<Non è una gara, padre, è una cena di lavoro. Siamo arrivati prima di tutti gli altri tuoi colleghi che addirittura, cosa veramente imperdonabile- dico con assoluta ironia- sono venuti senza i propri figli perché gli danno la libera scelta di partecipare o meno, com'è giusto che sia>
<Loro sono liberi di fare ciò che vogliono, io e la mia famiglia dobbiamo sempre essere i migliori, i primi, i perfetti>
<Di sicuro 5 minuti dopo gli Scott non ti leveranno 5 anni di vita>
<No ma rovinano la mia reputazione>
<Stai tranquillo che la tua reputazione da padre è assolutamente meglio...> Dico sottovoce.
<Cosa?> Chiede alzando il volume della voce.
<Niente, guardavo il paesaggio fuori e pensavo> fortunatamente chiudiamo il discorso li sperando di non aprirlo più.

L'apparenza inganna. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora