29 maggio-nella mia dimensione

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prima di andare a dormire ho fatto tutto quello che ho letto: ho scritto dei desideri e ho deciso l'azione che modificherà la mia vita.
23.43.
Sono sul letto, stesa, ma non a stella. Penso a come sarà la mia dimensione, e lentamente mi addormento in una nuvola di idee.
Mi risveglio. È notte. Sono a casa mia. Esco dalla camera per controllare se è tutto come nella vita reale. Non sembra esserci nessuna differenza. Forse non ci sono riuscita. Sento una musichetta lontana proveniente da fuori alla casa. Mi avvicino alla porta. La musica è sempre più forte. La apro. Viene da destra. Seguo la direzione in cui mi porta la canzone. Cammino cammino cammino. Non ho niente con me. Solo un cuscino che mi sono portata nel caso ci fosse stato qualche sconosciuto.
Arrivo in un locale. Si sta svolgendo una gara di pianoforte. Ecco da dove proveniva la musica. Decido di partecipare pure io. Adoro il pianoforte, e so suonare qualcosina. Sono la sesta a suonare. Decido di portare "Gymnopedie n.1". Un brano che adoro, e che mi trasmette tanta tranquillità. Inizio a suonare. A momenti non mi sento viva. Le mani si muovono da sole mentre il mio cervello è in un altro posto. Finisce il brano. Ricevo un lungo applauso dalle cinquanta persone lì presenti.
Sono riuscita a suonare davanti a delle persone. Sono orgogliosa di me.
Mentre sento gli altri suonare penso a chi potrebbe essere stato più bravo di me. Non ho possibilità di vincere.
Finisce la competizione. Arrivo 2ª su 10. Sono felicissima e doppiamente orgogliosa. Ma compare nei miei pensieri il ricordo di quello stesso posto la mattina prima. Non esisteva...

Dimmi che ci rivedremo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora