Faenza, 6 settembre 1890

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Tutta la tua pelle è un velluto odorante; ciascuno dei tuoi pori diventa quasi una piccola bocca che rende i baci; ogni tuo moto suscita un’onda di voluttà smisurata; e dai tuoi occhi, di sotto alle pupille un po’ gravi, fluisce non so quale carezza, immateriale, continua, inesauribile, dove l’anima mia si annega e si smarrisce e mille volte crede di morire.

Lettere d'amore, Gabriele D'AnnunzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora