Sono a Francavilla, ieri, nel pomeriggio arrivarono finalmente le casse! Nella prima cassa grande, in quella dei tappeti, la cosa che apparve innanzi a tutto fu il “cuscino delle carezze”, il cuscino sbiadito, senza oro, che ha sostenuto il tuo capo nelle più ardenti, nelle più folli, nelle più indimenticabili ore della voluttà. Mi tremavano le mani quando lo presi. E vi affondai la faccia, con una bramosia immensa, come per cercarvi qualche cosa di te, qualche cosa della tua bellezza, qualche cosa del piacere che tu mi davi….
Passerò tutto il giorno con le belle cose che tu hai amate e affatate. Sentirai oggi, certo, più violento il mio desiderio ed il mio pensiero.
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Lettere d'amore, Gabriele D'Annunzio
Casuale"D'Annunzio era un così grande amante che poteva trasformare la donna più ordinaria e darle per un momento l'apparenza di un essere celeste" "Quando il signor d'Annunzio parla, sembra sempre che stia raccontando un segreto, anche se sta solo dicendo...