VI

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⚠️TW: struttura specializzata nella cura dei disturbi mentali

Sono passati due giorni, e siamo di nuovo all'ospedale. Sono io a insistere per venire qui, nel caso Stiles fosse tornato o fosse stato trovato ferito e portato qui. Mentre io vado a cercarlo, Scott va a vedere come se la cava Isaac dopo essere stato folgorato dal cavo elettrico tagliato che aveva elettrificato l'acqua nel parcheggio. Nessuna traccia di Stiles, tranne il messaggio che ha mandato allo Sceriffo con scritto: 'Sto bene. Per favore non cercarmi. Tornerò presto.'.

A scuola ci incontriamo con i gemelli per aggiornarci. "Niente Stiles e niente ninja demoniaci." ricapitolo. "È tutto troppo tranquillo." dice Aiden. "Si, è vero. Rende nervoso anche me." confessa Scott, poi un suono conosciuto giunge alle orecchie di tutti e quattro "Voi lo sentite?" domanda Ethan. Tutti annuiamo. "È un emettitore." afferma l'alfa. "Di quelli di Argent." specifico io. Seguiamo il suono, andando verso il seminterrato. Scendiamo le scale buie e voltiamo tutti la testa verso il punto da cui proviene il rumore. In fondo al corridoio una figura girata di spalle tiene tra le mani l'emettitore. Riconoscerei la silhouette di Stiles tra mille. Il ragazzo si gira, portando le mani in alto in segno di resa prima di pronunciare: "D'accordo, so che cosa state pensando. Ma vi giuro, vi giuro che non è come sembra.". La sua rassicurazione non basta a convincere i gemelli, che tirano fuori zanne e artigli e partono all'attacco. Contemporaneamente afferrano Stiles per il collo e lo sollevano da terra, lui istintivamente si porta le mani al collo cercando di liberarsi, lasciando cadere a terra l'emettitore. "Fermi!" urlo. Senza pensarci due volte prendo entrambi i gemelli dal retro del collo e con un solo movimento li scaravento dall'altro lato del corridoio, posizionandomi davanti a Stiles. Scott si precipita alle mie spalle per aiutare il mio migliore amico ad alzarsi "Ho detto fermi!" urlo contro i due fratelli, stesi a terra. Aiden si rialza e assume una posa teatrale prima di ringhiarmi contro, pronto ad attaccarmi. In quello stesso istante sento provenire da dietro di me un ringhio ancora più forte, abbastanza forze da far spegnere gli occhi del ragazzo e fargli ritirare gli artigli. Faccio un sorriso soddisfatto prima di tornare seria e mandare uno sguardo minaccioso ai gemelli. "Non so dove sono stato o che ho fatto negli ultimi due giorni. Ma non è come sembra, credimi." dichiara Stiles. "Sai che è successo all'ospedale?" dice Aiden in tono accusatorio, guadagnandosi un'altra occhiata da parte mia. "So anche di più." risponde Stiles, piegandosi su un borsone per prendere una cartina blu. "Vedete? - dice aprendola sul pavimento - è la cianografia dell'ospedale. Questi segni in rosso li ho fatti io. Lo so che ho causato l'incidente. Ma il contenuto di questa borsa è parte di qualcosa di più grande.". Ethan estrae dalla borsa una specie di trapano con una punta piatta, come un coltello, e con uno tono misto di scetticismo, confusione e impazienza domanda: "Ci dici che cavolo hai combinato?"  "Credo qualcosa di brutto." confessa, con lo stesso sguardo che aveva sul volto nell'aula di chimica la mattina dopo la festa di Halloween. "Di molto brutto."

Posiamo il borsone sul tavolo e lo svuotiamo, mentre Stiles gira in tondo, nervoso: nastro adesivo, corda, catene, fili elettrici e progetti. "Volevi costruire un terminator?" dice Ethan. "Grazie per la battuta." lo ammonisce Stiles. "Ragazzi c'è una cartina." notifica Scott. "Non è il percorso della corsa campestre?" faccio notare, tracciando con il dito il sentiero sulla mappa che è evidenziato in rosso. "Qui c'è l'auto di Tate. È il luogo dell'incidente." dice Scott quando raggiungo il punto con il dito. "Dove il signor Tate ha piazzato le trappole per il coyote." aggiunge Stiles. "Dobbiamo fermare la corsa campestre." dico. "Tra quanto inizia?" mi domanda Stiles. Guardo l'ora sullo schermo del mio cellulare. "Cinque minuti fa."

Io, Stiles e Scott sfrecciamo sulla strada nella jeep, cercando di fare il prima possibile, mentre i gemelli hanno deciso di correre, arrivando prima di noi. Fermiamo la macchina e di fretta scendiamo. "Coach!" lo chiama Stiles. "Stilinski! Ma- ma dove-?" esclama lui sorpreso, facendo cadere il cronometro sullo sterrato. Tutti i professori erano stati avvisati della sparizione di Stiles, ma nessuno se n'era preoccupato come il coach. "Mi ascolti." lo interrompe il ragazzo, iniziando a spiegare che avremmo dovuto fermare la corsa mentre io inizio a correre con Scott verso gli alunni.

𝕡𝕠𝕜𝕖𝕣 𝕗𝕒𝕔𝕖 || Stiles Stilinski, VoidStilesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora