Lentamente slegavo le fasce intorno al suo torace cercando di non fargli male. Affianco a me sulla sedia vi erano due ciotole, una con un limone tagliato e l'altra con lo zucchero dentro e poi affianco delle fasce pulite.
"Oscar… per l'amor di Cristo fai piano sennó tiro un urlo che faccio crollare il palazzo! "
Accennai una risata divertita e sospirai.
"Cercherò di fare piano… ma le mie mani non sono tanto delicate, sono quelle di un soldato. "
"Confido nella tua delicatezza femminile nascosta. "
Sospirai sorridendo e tolsi del tutto le fasce.
"Preparati psicologicamente per il limone. "
"Oh madre santa… "
"Se vuoi ti tengo la mano piccolino. Ihih… "
"Mi prendi in giro?? "
"No no, macchè, sei pazzo? Ihih… dai… prendi la mia mano. " dissi prendendo la sua.
"Si, ma ho paura di spezzarla. "
"Non spezzi nulla tranquillo. " dissi prendendo il limone e cominciai a premere per far uscire il liquido, e non appena la prima goccia toccó la superficie della sua carne lo sentii fare uno scatto e stritolare la mia mano.
"Ahh! " sospirai dolorante, "Madonna ma da dove la cacci sta forza?! "
"Dal cu- mhhhh! Fammi stare zitto! Te l'avevo detto che ti avrei rotto la mano. Quanto brucia! "
"Dai non fare il bambino. "
"Non fare il bamb- " e si irrigidí sentendo bruciare ancora di piú poiché versai altro liquido sulla sutura e trattenne un urlo. "Porca puttana! "
Scoppiai a ridere anche se la mia mano era dolorante e stretta dalla sua presa.
"Ridi?! Che ti ridi?! Maledetta! "
"Oh! Non ti azzardare! "
"Sei tu che m'hai sparato! "
"Lo so! E per ovvi motivi! La colpa è tua quindi muto e soffri in silenzio! Non solo ti ho chiamato il dolore, e mi sto occupando della ferita! Ti ho salvato la vita nonostante tu mi abbia ucciso mentalmente, qui di zitto! "
"Stronza. " borbottó.
"Fiera di esserlo, per me è un complimento." dissi versando dell'altro liquido sulla sutura davanti, poiché il proiettile aveva trapassato la spalla da dietro finí a trapassare dall'altro lato davanti, piú su del petto. Si fermó a fissarmi dritto negli occhi con un'espressione seria… la cosa mi inquietava.
"Non lo posso fare perchè ho la ferita che me lo impedisce ma appena lo posso fare perché guarisce… ti lego al letto e ti torturo nei peggio modi! "
Mi si illuminarono gli occhi ed accennai un sorriso spiazzato.
"Beh… spero che mi legherai nuda al letto peró. " mormorai.
"Contaci. "
Sorrisi sospirando accennando una risata e posai il limone ormai finito nella ciotola e presi quella con lo zucchero.
"Ora c'è lo zucchero… questo non brucia. "
"Meno male che non è sale. "
"Ahah… ti immagini Nina si è sbagliata e invece dello zucchero a preso il sale? "
Lo vidi sgranare gli occhi e afferrare la mia mano che aveva in mano un pizzico di zucchero.
"Fermati! Assaggialo prima! "
Scoppiai a ridere nuovamente ed assaggiai.
"È zucchero tranquillo. "
"Non è che mi stai prendendo in giro? "
"Non ti fidi di me? "
"Mia nonna diceva fidarsi e bene e non fidarsi è meglio! "
Feci una smorfia offesa, presi lo zucchero e glielo gettai sulla ferita.
"Stronza! " disse alzandosi in piedi, poi fece una smorfia strana guardando il vuoto in alto a destra. "Ah, ma non brucia. "
"Infatti è zucchero! " dissi permalosa voltandomi di spalle e sedendomi sul letto. "Mettitela tu la fasciatura! "
"Ma… ti sei offesa? "
"Secondo te? Non ti sei fidato di me! "
"Ma.. sei dispettosa amore, permetti che un po' di timore ce l'ho? "
"Secondo te voglio farti soffrire ancora? E poi il sale non va messo su ferite cosí grosse come d'arma da fuoco! Secondo te sono pazza? Non voglio mica farti tumefare la spalla! "
Lo sentii sospirare, avvicinarsi a me da dietro e posarmi entrambe le mani sulle spalle e darmi un bacio sul collo.
"Scusami amore, non ci ho pensato. Non volevo offenderti. "
"Uhm… tu dici troppo spesso non ci ho pensato, pensa di piú Grandier! "
"Va bene penseró di piú, ma tu non farmi piú scherzi. "
"Affare fatto? "
"Affare fatto. " rispose.
Mi alzai in piedi e andai a prendere le fasce pulite e mi risiedetti di fronte a lui.
Guardare quel petto mi faceva impazzire, era una tentazione enorme, ma dovevo finire di medicarlo.
Ma prima forse avrei potuto accarezzarlo… solo una carezza.
"Perchè mi fissi con quegli occhi? " sussurró lui sfiorandomi il viso. Sentii una scossa di eccitazione e adrenalina percorrermi dalla testa ai piedi. Desideravo toccarlo.
Sospirai cominciando a respirare piú affannosamente, il mio cuore galoppava, mi avvicinai e posai le mie mani sul suo petto… QUEL petto! Vi posai le mie labbra lasciando una scia circoncisa di baci lenti, profondi, passionali. Dio quanto amavo sfiorare la sua pelle.
Lo sentii sospirare profondamente e lasciai scivolare la mia mano sotto la cintura dei pantaloni e accarezzai la sua erezione. Mi accarezzó i capelli e sospiró.
"Amore non è il caso adesso. "
"Voglio solo… toccarti ancora un po'. " sospirai ad occhi chiusi eccitata mentre continua ad accarezzare il suo petto e posarci piccoli baci, mentre infilavo l'altra mano nei pantaloni fino a prenderlo in mano ed accarezzarlo con più foga.
"O… Oscar… ti prego… se continui non mi controllo più. " mormoró eccitato anche lui.
"Ti voglio. Voglio sentirti dentro di me! " mormorai sensualmente tirandolo fuori dai pantaloni. Era cosí gonfio ed eretto… piú lo guardavo e piú lo desideravo. Con una mano sul petto lo spinsi piano costringendolo a sdraiarsi, fortuna che avevo ancora solo la camicia addosso, mi misi a cavalcioni su di lui, lo infilai dentro e toccai il paradiso ad un passo dalla pace, inondata da mille e piú sensazioni al secondo, un brivido lungo la schiena mi costrinse ad inarcarla. Poche spinte e venni all'orgasmo, compreso lui.
Affannata mi alzai da lui e presi le fasce. Anche lui si alzò, rimettendoselo nei pantaloni e sospirò.
"Amore… vacci piano però, non possiamo scopare ogni due minuti. "
"Lo so… ma… è stata una terribile piaga degli eventi non prevista. Mi sono lasciata andare. "
"Me ne sono accorto. "
Sospirai mordendomi il labbro inferiore e mi voltai verso di lui. Mi avvicinai con le fasce in mano e finalmente gliele misi.
/
"Meh, ma veramente? "
"Già… " sospirai.
"No, ma che mi stai a dì compà, ma non è possibile! "
"E invece sì. " dissi di nuovo.
"Ma come fa dai?! "
"Ma che ne so, soffre di ipersessualità forse, il che non mi dispiace molto anzi ma… ma io non riesco a tenere il suo ritmo! Cazzo lo facciamo otto volte al giorno! "
"Uh! Mimchia! Ahahah… beh allenati carissimo Andrè, non puoi deludere la tua leonessa bionda dai bollori accesi! " rise Alain, "Altro che vergine di ghiaccio! Quella sembra frigida, ma non lo è! "
"Alain, smettila. Non mancarle di rispetto. " dissi serio.
"Eh va bene amico… non le stavo mancando di rispetto, ci stavo scherzando sopra. "
"Per me è una mancanza di rispetto. "
"Va bene, non ti arrabbiare. Come va la spalla? "
"Mi sto riprendendo in fretta per fortuna. "
"Meno male… di solito per una ferita cosí servono dalle sei alle otto settimane, ma secondo me guarisci in cinque settimane. "
"Col cazzo Alain, è una ferita bella profonda la mia, mi ha trapassato la spalla da parte a parte, credo che ci vorranno minimo sei settimane. "
"Bah… il dottore che ti ha detto? "
"Di rimanere a riposo per due settimane. Le due settimane sono passate ed oggi devo andarci di nuovo. "
"Ti accompagna la bionda? "
"Molto probabilmente si. "
"Evvai! " esultó Alain. "Il colonnello è in ferie, Oscar si prende la giornata, il generale Bouillé è partito per l'inghilterra… ergo oggi forse comando io! "
"Hai detto bene Alain… forse! " disse Oscar entrando in camerata. "Oggi infatti ci sarà mio padre a prendere il mio posto. Non fatelo incazzare sennó poi a casa va trovando litigi. "
"Che?! " sussultó Alain.
"Si hai capito bene, e non fatelo incazzare. " disse lei poi spostando lo sguardo su di me "Io e te dopo dobbiamo fare i conti a tavolino con i referti! "
"Perché cosa ho fatto ora? " chiesi.
"Lo so io cosa hai fatto! Anzi… cosa non hai fatto. Alzati muoviti, dobbiamo andare da Lasson. "
"Agli ordini… madame Gra- " dissi bloccandomi, alzandomi in piedi e vedendo il generale sulla soglia della porta.
"Madame Gra- cosa? " chiese minaccioso il padre, guardai Oscar cercando una risposta… non sono affatto nelle condizioni adatte per sfidarmi a duello contro di lui.
"Madame Granrompipalle! Sicuramente voleva dire questo! " disse Oscar salvando ad entrambi la pelle.
"Uhm… e si usano questi termini in caserma?! Con una donna?! Con il comandante di brigata?! Con la figlia del generale?! Andrè mi meraviglio di te! Me lo sarei aspettato da Soisson, ma non da te! Cos'è la compagnia ti trasporta?! " incominció a borbottare il padre e allora sospirai.
"Sentite generale, oggi non è una gran bella giornata, evitate per favore di farmi innervosire! E poi vostra figlia, la donna, il comandante di battaglione, mi ha sparato alla spalla! Ora sono costretto a non poter lavorare quindi se mi scappa un termine storto che è maggiormente per ironia non ve la prendete a male e cominciare a farmi la ramanzina! "
"Se mia figlia ti ha sparato ci sarà una motivazione! "
"Si! " intervenne lei "Semplicemente mi stavo allenando a tiro al bersaglio, lui era andato a posizionare l'altro manichino, e mi è partito il colpo per sbaglio. "
"Certo come no… il colpo partito per sbaglio… come se non lo sapessi che l'hai fatto per gelosia perché si è fidanzato! "
Sgranai gli occhi sorpreso e incredulo e mi domandai: Ma questo come minchia fa a sapere i cazzi miei!?
"Ma voi… come lo sapete? " chiesi basito.
"Hai un succhiotto sul collo Andrè, quella gran donna della tua ragazza ti ha marchiato. È cosí che mia figlia ha capito che sei fidanzato! "
Ero rimasto fermo a fissare il vuoto davanti a lui chiedendomi quanto fosse stulido da uno a dieci e poi mi voltai verso Oscar che fece spallucce.
"È cosí che ho capito che ti sei fidanzato, per questo t'ho sparato. " disse facendo il gioco del padre.
"... già. È cosí che l'hai saputo, vero… " dissi giocando anch'io facendo la parte del finto tonto.
"Ma… una cosa non capisco… perchè ti fai disinfettare la ferita da mia figlia!? "
"Sono io che ho insistito per i sensi di colpa! " disse Oscar.
"E la ragazza di Andrè non è gelosa? "
"Perché dovrebbe? Lo sa che io e Andrè siamo cresciuti insieme! "
"Si ma tu gli hai sparato per gelosia d'amore! "
"Si ma lui non mi ama è fidanzato! " disse mordendosi la lingua.
"Uhm… e tu hai insistito di curargli le ferite per i sensi di colpa… non per toccarlo e vederlo a petto nudo, uhm?! "
Rimanemmo entrambi a bocca aperta senza parole e svincolammo diversamente.
"Generale/ Padre, dobbiamo andare si è fatto tardi, arrivederci! " dicemmo entrambi tutto d'un fiato e all'unisono andando via dalla camerata.
Per un pelo ci saremmo cacciati nei pasticci.
"Io vorrei sapere come dannazione fa a sapere che ti curo la ferita! "
"Forse qualche cameriera glie lo ha riferito… "
"Oppure ci ha spiato! "
"No, non penso ci ha spiati, altrimenti avrebbe visto anche… l'uccellino nella grotta che fischiava! E ci avrebbe fatto il culo a mandolino! "
"Io ce l'ho già il culo a mandolino. " disse lei sarcastica.
"Eh, vorrà dire che a te, te lo faceva a strisce. " disse ironico.
Entrambi sospirammo e salimmo in carrozza.
"No, sicuramente glielo ha detto qualche cameriera. " disse.
"O forse è stata mia nonna. Lei non approverebbe mai che tu una donna e nobile anche possa vedere a petto nudo e curare le ferite ad un servo. "
"Ahah… se sapesse il resto! Ahahah… " disse scoppiando a ridere lei.
"E tu ridi amore mio bello peró se lo scopre sono io che mi becco le bastonate, e devo stare pure zitto e fermo perchè è una vecchietta ed è una donna e le donne non si toccano neanche con un fiore, soprattutto se sono anziane! "
"Ahah… non lo verrà a scoprire, tranquillo. L'importante piú che altro è che non lo scopre mio padre. Almeno finchè non riusciamo a scappare e a sposarci. Una volta sposati non potrà dire piú nulla. "
"Già… il problema è uno Oscar… il re non approverebbe un matrimonio tra due persone di fazioni diverse, perché per i nobili il matrimonio è un affare. Che ne sai se il re vuole farti sposare con il cugino? "
"Ma ti prego non dirlo neanche per scherzo! Io detesto il duca d'Orleans, e a prescindere non obbedirei mai ad un ordine del genere! "
"Allora sei una rivoluzionaria. "
"Non lo sono! "
"Ahah… allora cosa sei? "
"Sono… una disertrice! "
"Ammettilo, sei una rivoluzionaria ammo! "
"Scordatelo ammo! "
/
Eravamo in sala d'attesa da dieci minuti, finalmente il dottore uscí e ci fece entrare.
"Allora… sei stato a riposo come ti avevo detto? "
"Si, dottore. "
"Le fasce cambiate ogni giorno, e avete disinfettato i punti? "
"Si, ho disinfettato tutti i giorni con limone e zucchero. "
"Perfetto, il limone aiuta a cicatrizzare e lo zucchero disinfetta e assorbe i liquidi per prevenire l'infezione… " disse il dottore "Togli la camicia Andrè. " disse il dottore, e si tolse la camicia. Il dottore gli tolse le bende e ispezionó la ferita cucita per capire quando avrebbe dovuto toglierli. Fece un'espressione sorpresa.
"Cosa c'è dottore perchè quella faccia!? " chiesi preoccupata.
"Non vi preoccupate madamigella, sono solo sorpreso. La ferita si è rimarginata subito, i punti si possono già togliere, e non avuto alcun infezione, niente… è il primo caso che mi accade in una vita di carriera medica! "
Sospirai e sorrisi contenta.
"Sapevo che il suo corpo reagiva molto velocemente alle ferite, ma una ferita cosí avrebbe dovuto impiegare almeno un mese o due, dalle volte sei o otto mesi… invece lui in due settimane è guarito… "
"Dev'essere stato tutto il limone con cui mi ha disinfettato la ferita, ancora un po' mi faceva la doccia con il succo di limone e lo zucchero! " ironizzó Andrè.
"Ahah... credo sia stato piú anche il suo amore che ti ha aiutato a guarire. " disse il medico prendendo pinza e forbice chirurgica dopo essersi disinfettato e lavato le mani con bicarbonato e sale, e cominció a togliere i punti.
"E voi madamigella come state? Vi siete ripresa? "
"Ripresa da cosa?? " chiese inconsapevole Andrè preoccupato.
"Dal periodo di depressione che ho passato per colpa tua! "
"Ah… scusami eh ho solo chiesto! "
"Eh no, tu ci devi arrivare! "
"Ma non leggo nel pensiero! "
"Devi intuire! "
"Non mi fido dell'intuito! "
"E io non mi fido di te quando ti lascio a casa da solo in mezzo a tutte quelle cameriere! "
"Amore possiamo parlarne dopo? Se non l'avessi notato ho una forbice chirurgica affilata e appuntita pericolosamente vicino alla mia pelle, non vorrei lasciarci le penne! "
Sospirai e mi sedetti su una sedia lì vicino alla scrivania e il dottore mise i suoi arnesi apposto dopo aver disinfettato la cicatrice e si sedette alla scrivania. Andrè si rimise la camicia e mi guardó sorridendo come un'ebete.
"Perchè sorridi? "
"Perchè sei troppo bella quando ti arrabbi! "
"Ahah… coff coff… scusate. " disse il medico prendendo delle carte e mettendole nel cassetto. "Allora… madamigella Oscar… per il resto tutto bene? "
"Si dottore… a parte… un ritardo mestruale. "
"Uhm… potrebbe dipendere da molte cose, come ad esempio lo stress, la depressione, perdita di peso, o una gravidanza. "
"Emmm… spero non sia l'ultima. "
"Beh se avete avuto rapporti, potrebbe esserlo, ma per averne una conferma bisognerebbe attendere tre mesi. Comunque sia deduco che sia per lo stress accumulato, la depressione, perdita di peso associata ad un'alimentazione scorretta, ad esempio abuso di alcol. "
"Capito… la ringrazio dottore. "
"Bene… arrivederci ragazzi. "
"Arrivederci dottore. "
E dopo averlo salutato ci alzammo in piedi entrambi e uscimmo dallo studio. Sorridevo fissando il vuoto, come se fossi una ragazzina che ha scoperto di essere appena innamorata.
"Amore come mai quello sguardo? "
"Beh… sono contenta che tu sia guarito cosí in fretta. "
"Uhm… non è solo quello. Avanti sputa il rospo. " disse sorridendo.
"Beh… è che mi alletta l'idea di avere una famiglia. "
Mi cinse per la vita e mi diede un bacio.
"L'avremo, te lo prometto. "
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MAI PIÚ SEMZA TE||Lady Oscar
Fiksi PenggemarUna fiction drammatica-romantica, a luci rosse e con contenuti forti quindi avverto i lettori minorenni di non leggere questa storia se non siete in grado di sopportare alcune scene e di non censurarmi, grazie. Del resto... preparatevi ad una lunga...