11)Il Biglietto

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Marcus era li, con i capelli bagnati, lasciato solo come un cane da tutti, di nuovo.

Il ragazzo a cui Chico aveva rubato la tazza se ne era andato dopo avergli lanciato un occhiata di dispiacere.

"Asciugati e poi mangia" disse una voce femminile.

"Grazie" disse Marcus senza neanche guardare la ragazza.

"Prego" rispose schietta, ma con un tono di voce dolce.

Marcus prese l'asciugamano che la ragazza gli aveva tirato sulla testa e si asciugó i capelli.

Poi si mise l'asciugamano intorno al collo e si girò verso la persona che lo aveva aiutato.

"Alex?" chiese curioso.

"Si. Quello è il mio nome....Ora mangia." disse tirandogli qualcosa che il ragazzo prese al volo rischiando di farlo cadere.

"Potevo andare in mensa. Mi hanno detto dove è." disse il ragazzo porgendole la ciambella.

"La mensa è chiusa...riapre all' ora di pranzo. In più questa non proviene da li." disse la ragazza sussurrando l'ultima frase per poi fare un sorriso al ragazzo.

Marcus all'inizio fu spiazzato da quella ragazza... gli aveva detto, anzi meglio scritto, che non voleva si sapesse lo avesse aiutato...eppure lo stava aiutando di nuovo.

Poi alla fine scosse la testa scacciando tutte le domande che si era posto e tutti i pensieri per poi sorridere alla ragazza.

"Grazie di nuovo..." disse il ragazzo addentando la ciambella.

Alex si limitò a sorridere ed a girarsi per ricominciare a camminare lungo il corridoio.

"Aspettami" sentì la ragazza provenire da dietro di lei, ma non si fermò o tanto meno rispose.

"Sai... dove è, la classe...del Maestro Lee?" chiese il ragazzo con la bocca piena per poi ingoiare il grosso pezzo di ciambella che aveva in bocca.

"Si, ci stó andando ora. Seguimi." rispose la ragazza, camminando più velocemente.

"Perchè mi aiuti?" chiese il ragazzo interrompendo il silenzio.

Dalla ragazza non ricevette nessuna risposta, si limitó a fare una piccola risata.

"Insomma...perché ogni volta mi dai una mano?" chiese il ragazzo mentre camminavano.

"Io non ti ho mai dato una mano..." rispose allungando ancor di piú il passo.

"Bhe non fisicamente...ma mi hai aiutato." rispose il ragazzo raggiungendola.

"Io non ti ho mai dato una mano." rispose la ragazza con un tono piú aggressivo.

"Perchè fai cosí?" chiese il ragazzo serio parandolesi davanti alla strada.

"Arrivati" disse la ragazza facendo un cenno col capo per poi aggirarlo e varcare l' entrata dell' aula.

Marcus si giró ed seguí la ragazza dentro l' aula.

Essa era molto vecchia, con dei banchi di legno oramai pieni di scritte ed incisioni.

La cattedra del Maestro Lee forse era l' unica cosa non rovinata e ordinata: sopra vi erano disposti dei fogli, una statuina di ferro, delle penne e degli oggetti abbastanza vecchi ma in buone condizioni.

Alex si era seduta nella penultima fila, Saya nella seconda, Chico nell'ultima e Maria, la ragazza conusciuta prima, in quarta fila...dietro all' unico banco libero.

L'amore é debolezza- Deadly ClassDove le storie prendono vita. Scoprilo ora