~Famiglia

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Melodia.

Che dolce... robotica, si, ma leggera e piacevole. La sento quasi a malapena.

Mugugno, sento un respiro fresco sui capelli, e un leggero pressare sulla testa <Shhh> mi sento accarezzare il viso. Apro gli occhi lentamente, ma quanto ho dormito, vedo tutto sfocato, ma riconosco perfettamente le dita appuntite che mi toccano il viso, Al, era appoggiato col mento sulla mia testa, non ricordavo di essere tornata all'hotel però... <Da quanto sto dormendo?> il cervo si staccò da me guardandomi in faccia <ti sei svegliata!> mi riabbracciò con stretta forte e buttò un sospiro di sollievo, ricambiai il suo abbraccio e risi <hey, non sono mica risorta>.
<Tesoro... hai dormito.. 2 giorni, ininterrottamente>.

Ho dormito per 2 giorni. 2 giorni interi a dormire sembrando quasi morta... .
Ricordavo un sogno... e ricordavo perfettamente che durava molto, ma si sa, mentre dormi il tempo è diverso... invece no, questa volta erano proprio passati giorni.

<Eravamo alla cena e quando sei andata in bagno sei svenuta mentre vomitavi..> riprese ad accarezzarmi il viso, <scusa.. ti sarai preoccupato..> rise <Beh si, ci siamo preoccupati tutti, ma ne è valsa la pena. Charlie le ha cantare al caro Lucifero, penso proprio che verrà a scusarsi con te dopo quella strigliata> mi misi anch'io a ridere.

Silenzio, per un bel po' ci fu solo un grande silenzio, in ciò si sentivano solo le urla dei demoni. <è oggi... vero?> il cervo annuì, il massacro, non sarebbe dovuto essere così presto... . <Lucifero ha garantito l'immunità dell'hotel, ricordi?> certo che ricordavo, ricordavo ogni singola frase detta dal sovrano quella sera, <Charlie sarà distrutta...> ero così triste... lei voleva solo aiutare, e gli abitanti che lei vorrebbe proteggere non fanno altro che deriderla, stolti. <Vuoi che faccia venire gli altri?> immersa nei miei pensieri risposi solo scuotendo la testa a destra e sinistra per dire "no", il ragazzo allora rimase in silenzio, facendomi solo pensare, capiva che ne avevo bisogno.

Ascoltavo il rumore straziante proveniente da fuori, perché... è così ingiusto. Chissà quante persone stanno in paradiso, all'inferno invece ci possono essere numeri molto limitati. Siamo all'inferno! Non possiamo scappare, l'unico modo è morire di nuovo, ma chissà dove si finisce morendo qui, dove siamo già morti.

Mi leccai le labbra inumidendole leggermente, e guardai il demone che avevo seduto accanto <Ho fatto un sogno, non sembrava reale ma non potevo far altro che osservare, non riuscivo a svegliarmi> si ristese insieme a me facendomi appoggiare la testa sul suo petto, <Vuoi parlarne?> annuii.

Il sogno.
Ci trovavamo tutti all'hotel, e il giorno del massacro era arrivato, ma nessuno urlava, c'era solo una grande calma, quando, ad un certo punto, nell'hotel, alla hole, si presentò un uomo accompagnato da Lucifero, <Charlie, tesoro, ci sei riuscita bambina mia> il madre di Charlie piangeva dall'emozione, fiero di sua figlia, mentre l'altro uomo veniva verso di noi <Vi siete guadagnati un posto in paradiso, vi chiedo di seguirmi> eravamo tutti così accecati dalla luce abbagliante emanata dall'uomo che non ci rendevamo neanche conto di cosa stavamo facendo, solo che a metà del percorso io mi bloccavo, insieme a Charlie, eravamo incatenate all'inferno, entrambe. <perché? Perché non possiamo andare!> Charlie urlava piangendo, mi spingeva verso la luce sperando di farmi andare avanti <AL!> piangevo forte, urlando, ma non ci sentivate, nessuno ci sentiva. Io e Charlie continuammo con l'attività dell'hotel, riuscendo a mandare il maggior numero di demoni in paradiso. Sembravano passare anni in quel sogno, ci mancavate.. volevo rivedere l'Alastor che tanto amavo, ma non era possibile.
Quando riuscimmo a rivedere l'uomo della luce lui ci confessò di non poter portarci in paradiso, perché entrambe avevamo peccato di essere figlie di esseri immondi, Charlie, figlia di Lucifero, mentre io, io scoprii di essere figlia di un angelo, che peccò portandomi al mondo e venne ucciso per questo.
Io e Charlie ci rassegnammo alla nostra vita, era casa nostra, l'hotel, ma non riuscivamo a chiamarla casa senza avere gli altri con noi.

Al mi abbracciò forte per consolarmi, mi accarezzava i capelli, <era un sogno però, giusto?> lo guardai tremante, impaurita dalla sua risposta, <hey> appoggiò la sua fronte alla mia <anche se avessi un posto in paradiso io non ci andrei senza di te. Io ti sento, non ti lascio indietro.> sorrisi, <tesoro... però c'è un'altra cosa che dovrei dirti>.

Flashback
Alastor's pov

Sentii bussare alla porta della camera di y/n in cui stava ancora riposando, ero seduto all'angolo del suo letto sperando che si svegli. Diedi un bacio sulla fronte alla gattina e mi alzai per aprire la porta, dove, dall'altra parte, ritrovai il sovrano dell'inferno, lo guardai cercando di mantenere il mio solito sorriso, ma ero incazzato nero con quel bastardo. <Buonasera Alastor> si fece spazio per entrare, lo lasciai fare, mi scocciava il fatto che fosse li, infatti mi precipitai vicino al letto, per tenerlo lontano da y/n, <ho bisogno di verificare la mia ipotesi, poi me ne andrò. Ma devo vederla da vicino> accettai, lo feci avvicinare, ma lo tenevo d'occhio <ho anche bisogno che tu la giri, devo vedere la sua schiena> oh questo è un po' troppo. Cominciai a incupirmi <senti, parliamoci chiaro. Durante la cena, lei ha puntato lo sguardo verso di me, qualche secondo, perciò non sono sicuro, i suoi occhi erano angelici. Ho bisogno di vedere la sua schiena.> rimasi shoccato... angelici... presi y/n e la spostai di lato, scoprendole di poco la schiena, <allora alla fine ha avuto la bambina..> sospirò, <non fare finta che io non sia qui dimmi cosa succede.> riappoggiai la gattina sul letto e le sistemai i capelli facendo sì che non le andassero sul viso <Y/n è un angelo... un angelo peccatore. È figlia di un angelo, una donna che io stesso conoscevo, è stata uccisa dopo averla messa al mondo e l'ha mandata sulla terra.> Ah... .

Fine flashback
Y/n's pov

<Quindi.. è così..> deglutii nervosamente <Ciò non.. non cambia niente vero?> cominciai a singhiozzare, sentivo la paura, <Oh.. ma tesoro, smettila, cosa dovrebbe cambiare con questo?> lo abbracciai forte, ero molto più tranquillizzata, <Sono felice che ti sia svegliata..> ridacchiai, <non ti libererai di me così facilmente. Gli altri sanno di questa cosa? Sai, l'angelo.> il demone annuì, almeno non avevo segreti da mantenere.

Qualche giorno dopo.

Finalmente camminavo di nuovo tranquillamente, e la stanchezza non era più un problema, a quanto pare stando a letto con Al dormivo tranquillamente.
Stavo cucinando, era quasi ora di cena e non avevo ancora finito di cuocere il pesce nel forno, <Buonasera> riconobbi la voce e mi irrigidii, voltai la testa verso la voce, <B-buonasera Lucifero.> abbassai la testa, <Si ferma per cena? Mi dispiace sto cucinando il pesce non sapevo della vostra visita> parlai rispettosamente, cercando di non dare a vedere il mio nervosismo, ma non ero molto brava a farlo, <Oh ti prego angioletto alza quella testa da... beh in questo caso, gatto bastonato, sono qua per chiedere scusa.> rialzai la testa lentamente e spalancai gli occhi all'affermazione del sovrano <Sono felice che tu ti sia ripresa, mi dispiace del mio comportamento oppressivo> mi calmai rilassando le spalle e i muscoli irrigiditi, sorrisi al demone vestito di bianco <Non c'è bisogno di scuse signore, ma sarei particolarmente onorata ad averla a cena stasera, il pesce e molto buono se cucinato bene, e io so il fatto mio> era il miglior modo per farmi capire che intendeva davvero farmi delle scuse sentite, il demone allora accettò felice del mio invito.

<Sono felice che vi sia piaciuto tutto> il sovrano stava andando via, sembrava essere soddisfatto della cena che avevo preparato, aveva finito tutto, non so se per perdono o perché davvero gli era piaciuta. <Y/n vorrei parlarti di una cosa> annuii portandolo a parlare <Tu ormai sei consapevole di essere una specie di angelo caduto, ciò ti porta ad avere molto potere, che non sai utilizzare e controllare, se avessi bisogno di un aiuto con questo vorrei che tu mi chiamassi. Un'ultima cosa, tu non potrai mai andare in par-> lo fermai prima che potesse continuare, <La chiamerò se avessi qualche problema, mentre per il paradiso... lo so. Ma non ho mai avuto intenzione di andarci> gli sorrisi <la mia famiglia è qua giù, ma grazie, per la preoccupazione>.

Lucifero se ne andò subito dopo, salutando tutti dopo di me.

La mia famiglia.

SPAZIO AUTRICE
AAAALLORA!! Si haha, questo capitolo è fatto principalmente per conoscere meglio il personaggio di noi stesse haha, sono particolarmente soddisfatta però. Ora la domanda sorge spontanea, si potrà avere un figlio tra demoni e angeli? Uhhh che strano!!! Che curiosità! Chissà cosa si inventerà la mia mente! Spero vi sia piaciuto il capitolo! Vi amo tutti, ciau! <3
Ah e per chi volesse, scrivetemi liberamente in privato, io ne sono felice!

Come ti vedo io~ {Alastor x reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora